Sì lo so, questo finale di campionato sarà una sofferenza, perché anche di fronte all'evidenza, continueremo a vedere le partite, sperando di vincerne qualcuna.
Ieri si poteva vincere e si poteva pareggiare, ma abbiamo perso. E ieri è apparso evidente, per l'ennesima volta, il limite principale di questa squadra, che è la mentalità e il gioco.
Prima di continuare su questo argomento, vorrei fare due premesse: 1) Non è il Catania dello scorso anno e non può giocare come lo scorso anno. Non è solo l'assenza di Gomez, ovviamente, perché la squadra è sostanzialmente diversa, in quanto, a causa di vari infortuni, c'è stata una rotazione costante, al punto da non riuscire ad immaginare una formazione titolare; 2) Sono consapevole che di argomenti ce ne siano tanti, dall'organizzazione societaria alle valutazioni in fase di calciomercato, ma preferisco parlare del calcio giocato, quello che si vede in campo, lasciandomi andare all'unica critica che mi permetto di fare senza dubbi e con il supporto dei fatti, ovvero il mancato ingaggio di una prima punta nel mercato di riparazione.
Fatte queste premesse, passiamo alle riflessioni sul gioco del Catania. L'ho detto più volte e lo ripeto, nonostante i tanti infortuni e l'evidente mancanza di una prima punta, questa squadra è tecnicamente superiore alle quattro dirette concorrenti, ma gioca un calcio prevedibile e inefficace, perché si propone per fare la partita, non trova soluzioni per finalizzare ed è vulnerabile ai contropiede degli avversari. Ergo, se per due anni era stata una provinciale che giocava come una grande, quest'anno è una provinciale che vorrebbe giocare da grande, ma non ci riesce.
Solita storia, possesso palla e unica soluzione: verticalizzazione a cercare Bergessio, solo ed esclusivamente Bergessio, che non si regge in piedi. Possibile che una squadra che gioca col 4-3-3 puro - perché gli attaccanti non sono esterni di centrocampo, ma attaccanti veri, cioé Keko (o altri) e Barrientos – non riesca a trovare soluzioni diverse nelle sovrapposizioni, negli scambi di posizione, nel gioco sulle fasce o altro? Negli ultimi due anni le fortune di questa squadra erano dovute soprattutto nella imprevedibilità dei tre attaccanti, Gomez e Barrientos si scambiavano di ruolo, al momento opportuno retrocedevano a centrocampo e molte volte l'intelligenza tattica permetteva a Bergessio di aprire dei varchi per gli inserimenti degli altri due. Indubbiamente, mancando Gomez, questo fantastico tridente non è più esistito e ce ne siamo rammaricati, ma è possibile che non siano state trovate soluzioni tattiche? È accettabile che con tutto il tempo a disposizione (dovuto alla scarsissima media punti del nostro mini girone in cui si gioca per non retrocedere) Maran non abbia trovato nuove soluzioni tattiche o di gioco per fare qualche punto? Abbiamo visto e rivisto la solita pasta ca cucuzza, possesso palla e verticalizzazioni a cercare Bergessio, che gioca zoppicando e non ha un sostituto. Perché il sostitito non c'è. Perché Leto, Castro adattato a prima punta e Petkovic, caro Presidente, non sono sostituti di Bergessio.
Ma, come abbiamo detto, ne parleremo serenamente a fine stagione.