Il Catania pareggia in casa contro il Cagliari per 1-1 al termine di una partita difficile contro un avversario tosto, perdendo una grossissima opportunità per rilanciarsi nella corsa alla salvezza, e subendo un grave colpo alle proprie speranze di permanenza in serie A. Si sapeva a priori che la partita contro i Sardi non sarebbe stata una passeggiata per la nota caparbietà della squadra allenata da Lopez, e per le difficoltà ormai croniche del Catania di giocare a calcio quest’anno.
Maran ha giustamente schierato in campo la sua squadra con il 4-3-3, ritrovando due terzi dell’attacco titolare che tanto era mancato a Marassi contro il Genoa la domenica precedente, con Barrientos che è stato recuperato all’ultimo momento. Di contro Lopez si è permesso il lusso di lasciare in panchina gli attaccanti titolari, tanto la sua squadra, al contrario del Catania, può contare su attaccanti di riserva più che validi.
Nel primo tempo il Cagliari ha fatto la partita, prendendo ben presto in mano le redini del gioco, anche se tutto sommato non è riuscito a produrre palle-gol di rilievo particolare. Il Catania ha fatto una fatica tremenda a tenere il passo del centrocampo sardo, anche se a sprazzi è riuscito ad avvicinarsi dalle parti di Avramov e ad arrivare per ben tre volte vicino al gol. Ma Lodi di testa ha fallito la più facile delle occasioni mentre il portiere sardo è stato bravo sui tiri dello stesso Lodi (su punizione) e di Barrientos nel finale di frazione.
Nella ripresa il Cagliari si è trovato ben presto in vantaggio con un altro di quei gol assurdi concessi dal Catania quest'anno unni macari quannu ‘n iucaturi avvessariu attruppicau e cascau 'n tera (Sau nell’occasione), u palluni c'intappau 'ngoddu addivintannu n’assist po so cumpagnu di squattra. Fortunatamente il Catania è riuscito a pareggiare in meno di dieci minuti con un gol di punta di capelli di Bergessio su punizione di Lodi. I rossazzurri hanno poi beneficiato della prima espulsione a favore del campionato, e si sono gettati all’arrembaggio dell’area sarda per i rimanenti 17’ della partita più il recupero. Il Catania ha colpito il palo con un magnifico tiro di Biraghi, e l’incrocio dei pali con un bel colpo di testa di Rolin, ma alla fine non è riuscito a sfruttare la superiorità numerica e a mettere la palla dentro, dovendosi accontentare dell’ennesimo pareggio interno.
Quando non si riesce a vincere, un punto è meglio di niente, e la classifica del Catania è solamente peggiorata di poco, dovendo adesso inseguire la salvezza a tre punti dalla quart’ultima. A parte il Chievo che sembra aver trovato una buona continuità di rendimento in casa, le altre squadre continuano a inciampare tanto quanto, e forse anche più, del Catania. Quindi non tutto è ancora perduto.
La mia impressione sui giocatori scesi in campo oggi è la seguente:
Andujar: Il Cagliari ha tirato in porta solamente due volte, una volta con un tiro telefonato di Sau, l’altra con il tocco vincente di Vecino. D’accordo che il centrocampista sardo ha tirato da distanza ravvicinata, ma ancora una volta si è avuta la sensazione che il citofono argentino poteva fare meglio di farisi passari u palluni n’autra vota di sutta ascidda. Della serie "E continuavano a chiamarlo menza ammulatura". Voto 5,5
Peruzzi: Il pendolino rossazzurro sembra essere entrato in riserva. Non domina più la sua fascia come nelle sue migliori partite con il Catania. Non affonda più come in occasione del suo favoloso gol segnato alla Lazio. Però ammenu non cumminau dannu, e si è limitato a un normale pattugliamento della sua fascia. Aspettiamo che inserisca nuovamente il turbo per riprenderci la fascia destra. Voto 5,5
Rolin: Ha giocato ancora una volta come difensore centrale destro e tutto sommato ha tenuto bene contro i pericolosi attaccanti sardi, soprattutto Sau che tagliava dalla sinistra. Sfortunato sia nell’azione del gol del Cagliari, con il pallone che gli è passato tra le gambe dopo il rimpallo su Sau, sia su quel colpo di testa nel finale che ha preso l’incrocio dei pali. Voto 6
Spolli: Il Flaco si è parzialmente riscattato dalla pessima prova di Genova, anche se pure oggi non è parso impeccabile. Degli attaccanti sardi gli è toccato Nenè riuscendo a farlo girare al largo. Speriamo che non ricada mai più nei blackout tipo Marassi. Voto 6
Biraghi: La migliore partita di Biraghi in rossazzurro. Aveva iniziato in sordina, come al solito, ma poi nel finale di primo tempo con Keko si è reso protagonista di una splendida triangolazione con cross finale sulla fascia sinistra. Secondo tempo in crescendo culminato da un sinistro terrificante che si è infranto sul palo della porta difesa da Avramov. Appostu a Cristiano. Voto 6,5
Izco: Da migliore in campo a Marassi, a peggiore in campo contro il Cagliari. Marianito contro i Sardi passi ‘n palloncinu quannu accumincia a peddiri aria. In difficoltà contro i prestanti centrocampisti sardi, stavolta non è riuscito a far valere né il suo dinamismo né il suo passo nella zona nevralgica del campo. Speriamo che è solo un passaggio a vuoto. Voto 5
Lodi: Il regista del Catania stavolta è stato il migliore del centrocampo rossazzurro. Malgrado la marcatura asfissiante di Ekdal a tutto campo, il nostro numero 10 è riuscito a giocare e a smistare una buona quantità di palloni. Ha impegnato severamente Avramov su punizione, e sempre su calcio piazzato ha messo la palla del pareggio sulla testa di Bergessio. Mezzo voto in meno però per aver fallito un facile gol di testa nel primo tempo. Voto 6
Rinaudo: Malgrado non giochi una delle sue migliori partite in rossazzurro, il Fito ha pur sempre offerto una prestazione tritrigna. Non tira mai indietro la gamba e corre come un forsennato. Stavolta però ha trovato in Dessena un avversario davvero in gamba. Voto 6
Barrientos: Il Pitu oggi ha giocato con una gamba sola, e si è ampiamente visto. Recuperato all’ultimo minuto e mandato in campo allo sbaraglio da Maran, forse era meglio risparmiarlo per non fargli correre il rischio di ricadute. Un tiro pericoloso ben parato da Avramov nel finale di primo tempo e nenti chiù. Mezzo voto in più per le non perfette condizioni fisiche. Voto 5,5
Bergessio: Il nostro centravanti è finalmente tornato al gol con un tocco quasi impercettibile di testa, ma quanta sofferenza per il Toro Lavandina per tutti i 90’ contro i prestanti difensori centrali sardi. Gonzalo ha lottato come un leone fin quando ha potuto, e considerato che alla fine si è pure saputo che Bergessio soffre di pubalgia, credo che più di così, per il momento, non possa proprio fare. Voto 6
Keko: Riportato nel suo ruolo naturale di esterno d’attacco, lo Spagnolo ha giocato decisamente meglio della partita precedente, ma ci ni manca sempri unu pi fari trentunu. Stavolta però quantomeno ha tentato alcune volte di saltare l’uomo, anche se, marcato com’era da quel cane bracco di Pisano, non è mai riuscito nell’intento. Io credo che Keko, per le sue scarse qualità tecniche, più di così non possa fare. Voto 5,5
Fedato: Entrato in coppia con Leto un minuto prima del pareggio rossazzurro, il rinforzo di fine gennaio ancora una volta non ha inciso sulla partita, malgrado fosse fresco e si giocasse in superiorità numerica. Chi pozzu riri, diamogli ancora un po’ di tempo per ambientarsi in Serie A. Voto 5
Leto: Il suo ingresso in campo ha cambiato la partita. Si è immediatamente procurato il calcio di punizione che ha portato a gol del pareggio. Ha causato l’espulsione di Avelar che ci ha consentito di giocare in superiorità numerica per 17 minuti. E poi tanti dribbling sulla fascia, risultando l’unico che riusciva a saltare l’uomo. Apposto a Sebastian! Fussi sempri accussi però! Voto 6,5
Monzon: Quattro minuti in campo e fici ‘n tempu a farisi futtiri u palluni e farimi stari cu l‘amma satata finu a quannu spiddiu a pattita. Senza voto
Maran: Stavolta non mi sento di dare colpe specifiche all’allenatore trentino. Ha mandato in campo la formazione giusta, con il modulo d’assalto e gli uomini migliori al momento. Forse era il caso di non rischiare Barrientos, ma a cu ciava a mettiri? Buona anche la gestione dei cambi con Leto che ha spaccato in due la partita. Però la faccia pietrificata del buon Rolando a fine partita non lascia presagire niente di buono! Voto 6
E st'autra pattita passau macari. A quannu a quannu aumu attruvatu n’abbittru ca finammenti abbiau fora a unu di l’avvessari, ci pinsanu i pali a savvari o Cagliari. Adesso rimbocchiamoci le maniche e sotto con l’ennesima partita dell’ultima spiaggia contro il Sassuolo in trasferta. Ancora si può fare. Finché c'è vita c'è speranza.
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FOZZA CATANIA