Nel secondo tempo, soprattutto quando siamo rimasti in superiorità numerica, avremmo dovuto cercare di entrare palla al piede in area, e farci dare il rigorino, c’erano tutte le condizioni.
Invece, tirati fuori gli unici in grado di farlo (Keko e Barrientos), abbiamo cominciato a buttare in area palle dalla trequarti (a turno Fedato da sinistra e Peruzzi da destra) che finivano inesorabilmente sulla capoccia dei lungagnoni centrali del Cagliari.
Maran, Maran…..
Temo anch’io come Marco Tullio che finiremo in B, questa stagione mi ha ricordato il film “risvegli” con Dustin Hoffmann, un lungo coma intramezzato da brevi riprese di coscienza. Il finale è noto, a meno di non rifare il film.
Non sono d’accordo, invece, con chi pensa che ci sia stato un qualsivoglia vantaggio del presidente che possa aver causato questo disastro.
E comunque, senza di lui saremmo destinati a tornare nelle serie minori.
Non finirò mai di essergli riconoscente per avermi regalato per 8 lunghi anni la soddisfazione di raccontare ai romanisti e laziali di cui sono circondato le gesta del mio Catania e di condividere questa soddisfazione con il mio papà e gli amici catanesi di Roma (anche quelli che non ci sono più).
Ovviamente, non mi perderò un minuto di questa agonia.