Azzardo una formazione:
1 Frison
2 Peruzzi 6 Legrottaglie 3 Spolli 18 Monzon
8 Plasil 7 Tachtsidis 13 Izco
28 Barrientos 11 Leto 19 Castro
Modulo 4-3-3, ma con la speranza che il reparto d'attacco sia composto da tre giocatori con con compiti di gioco offensivo, accompagnati da Plasil che si inserisce da dietro.
Il Catania di De Canio mi è parso che abbia interpretato il 4-3-3 come un 4-5-1, tranne nei primi tempi di buon livello giocati contro Sassuolo e Udinese. Ecco, vorrei che la squadra giocasse con un baricentro alto e nella metà campo avversaria, gestendo le energie ed evitando la consueta foga di inizio partita e l'inesorabile calo nella seconda parte. Lo sappiamo, il palleggio che permetteva di non fare giocare gli avversari è ormai solo un ricordo, era stato insegnato da Montella e poi sfruttato intelligentemente da Maran. Quest'anno la squadra è diversa, abbiamo cambiato tre undicesimi e abbiamo fatto i conti con una serie di infortuni che hanno cambiato il progetto stagionale: doveva essere una stagione senza patemi e con la speranza di consolidare la permanenza in seire A con risultati simili agli scorsi anni, invece ci ritroviamo a dover lottare per la salvezza. Lo sapevamo, lo abbiamo sempre saputo, noi giochiamo per mantenere la categoria, ma nessuno avrebbe scommesso di dover mettere seriamente in dubbio la possibilità di salvarsi.
Per quanto riguarda le altre ipotesi, probabilmente mi sbaglio e ne sarei lieto in caso di vittoria, ma credo che il 4-2-3-1 non sia in questo momento adatto. Questa squadra non punge, non ha attacco, è vero, verissimo, i numeri parlano chiaro e quello che abbiamo visto è facilmente descrivibile: lì davanti, il nulla.
Ma il grande limite di questa squadra è il centrocampo, che inevitabilmente fa crollare qualsiasi idea di gioco offensivo. Mettiamola così, l'uno e l'altro non funzionano, perché non c'è collegamento tra i reparti. La mancanza di organizzazione nella parte nevralgica del campo fa allungare la squadra, che regolarmente si disunisce e fa crollare anche la difesa. In fondo, i difensori, singolarmente, hanno giocato quasi tutti una discreta stagione, ma la squadra ha subìto troppe reti.
Per una questione di compattezza e coesione, scarsi o mediocri, belli o brutti, dobbiamo avere tre centrocampisti di ruolo. E Plasil deve inserirsi, dando supporto agli attaccanti.
Il forfait di Biraghi è un problema, perché sappiamo quanto sia importante saper coprire quella fascia. Ma bisogna fare di necessità virtù e giocarsela con tutti i mezzi a disposizione. Io darei una chance a Monzon, lui a sinistra e Legrottaglie al centro. In moltissimi non saranno d'accordo, la scelta sarebbe azzardata, ma abbiamo bisogno di cercare le opportunità su palla inattiva, è ora che l'argentino faccia vedere cosa sa fare col sinistro e frate Nicola faccia un gol pesante. Ce lo devono.
Una squadra che non ha gioco, deve puntare sulle caratteristiche dei propri giocatori, è inutile pretendere che facciano quello che non sanno fare.
Due parole su De Canio: i numeri parlano chiaro, solo quattro punti, uno col Sassuolo e tre con l'Udinese, oltretutto conquistati soffrendo e rischiando (di perdere). Ma è anche vero che ha sempre dovuto ricostruire la squadra. Il Catania quest'anno ha schierato 28 calciatori diversi, difficile in queste condizioni trovare un gioco e plasmare un'idea di squadra.
Il portiere non ha convinto, si sta provando il più reattivo Frison, che merita la chance; al centro della difesa, a rotazione, hanno giocato tutti, al punto che non sappiamo più chi dover preferire al fianco di Spolli; a centrocampo abbiamo cambiato il regista e fin ora non è andata bene, De Canio non ha avuto a disposizione Izco, per molto tempo è mancato Plasil, Guarente ha giocato male (ma non è facile fare bene quando la squadra non ha un centrocampo stabile) e Almiron – nonostante abbia giocato male – rimane un giocatore necessario (ma guarda caso, è infortunato). In attacco gli è mancato Barrientos per molto tempo, si è infortunato Bergessio e ha atteso inutilmente che Maxi Lopez tornasse ad essere un calciatore. Insomma, non mi va di dare addosso a un allenatore cui è mancata quasi tutta la squadra titolare. I paragoni a vantaggio di Maran non sono giustificabili. Che poi De Canio non mi piaccia, è un altro paio di maniche (anzi, un altro paio di scarpe, come disse Matthaus).
In attacco la prima punta sarà molto probabilmente Leto. A Genova non mi è dispiaciuto, riusciva a difendere il pallone e a fare salire la squadra. Se il Catania ha retto nel primo tempo, lo deve anche a lui. Ma non possiamo giocare così anche in casa. Dobbiamo giocarcela.
Il mio ottimismo è sempre vivo e gli otto anni consecutivi di serie A hanno dimostrato che valeva la pena esserlo. Quindi, nonostante le scarse prospettive emerse dalla totale assenza di gioco, dobbiamo crederci.