Riesco a scrivere solo adesso, dopo cinque giorni. Quello che ho visto nella scorsa partita non è ammissibile nemmeno nei campetti di periferia, forse nemmeno in una partita in cui si fanno le squadre a pari e dispari (Io prendo Pippo, e io Davide,io Nino e jù Santu e io Vasco e io Marco...)
Sono e sarò sempre un ottimista, ma gli obbrobri visti in questa partita non meriterebbero nemmeno un commento. Per quanto mi impegni a vedere migliori di quanto non siano i giocatori in maglia rossoazzurra, resto del parere che il tasso tecnico di questa rosa sia valido per ottenere la salvezza e, nonostante i vari infortuni, l'undici di ogni domenica vale una squadra dignitosa. Quindi, il Catania di quest'anno sta rendendo molto meno di quanto potrebbe.
A proposito di Legrottaglie: non è scivolato, non è inciampato, ha semplicemente e orribilmente perso il tempo. Un errore di concentrazione, dovuto forse alla sfiducia, ma anche alla consapevolezza che la squadra non stesse girando, perché credo sia un dato di fatto: questa volta la squadra era messa male in campo e il doppio cambio in pieno primo tempo lo dimostra. Non sono mai stato un estimatore di De Canio (anche se a Lecce fece ottime cose), ma ho apprezzato in queste settimane la sua capacità di mettere in campo la squadra. Ecco, a Torino non è andata così. Il centrocampo era inesistente, la squadra era lunga e slegata, esposta paradossalmente al gioco che avrebbe voluto fare il Torino. Poi le sostituzioni e il caos che ha reso inutile immaginare un'idea di gioco.
In ogni caso, per me quello che conta è solo il tabellone, e il tabellone dice che siamo in piena corsa salvezza. Con il lavoro e un po' di fiducia, ci sono tutti i mezzi per salvarsi.