Quando le cose vanno male torna di moda...il
bizantinismo.E' una sorta di virus che ci trasmettono i nostri politici a furia di ascoltarli.
A volte fare a gara nella ricerca affannosa di sottigliezze e disquisizioni sterili che non hanno riscontro nella pratica fa perdere di vista l'oggetto del contendere.Per carità,nelle vostre osservazioni c'è un elenco completo di adempimenti seri che ogni società di calcio dovrebbe fare, ma che poi nella realtà non si realizzano mai.
Stiamo parlando del Catania e non della Juve o del Milan o ancora della Roma e della Fiorentina, dove esistono i punti neri,hai voglia, che vengono mascherati dai risultati e perciò passano nel mondo dell'obblio. Parlavo del Catania società medio-piccola,che in dieci anni ha subito una trasformazione che in pochi avrebbero previsto,nemmeno il piu' ottimista dei tifosi,compreso il sottoscritto.
Tornando al
casus belli in questione mi domando:quanto possano avere influito i comportamenti di Bonanno o di Cosentino nella situazione attuale di classifica?
Pensate davvero che due figure che lavorano nella società e che hanno la fiducia e la stima della proprietà possano essere gli unici artefici dei risultati deludenti del Catania? Certo, se errori ci sono stati, hanno una loro valenza, ma non sono preponderanti rispetto alla situazione che si è creata in infermeria per via degli infortuni,oppure per una mancata condizione atletica di alcuni uomini ,oppure ancora per alcune valutazioni che riguardano l'inserimento e l'adattamento di alcuni nuovi elementi della rosa su cui si puntava, magari per fare il famoso e tanto auspicato salto di qualità.
Quando le cose vanno male,succede da tutte le parti,ci si aggrappa a tutto...anche sugli specchi. E alcuni di noi faremmo bene a fare una rettifica alle ventose,perchè...si corre il rischio di scivolare... nei discorsi sterili e futili che non servono a nessuno.Nemmeno a chi li fa.
Per rendere chiaro il concetto basta riferirsi alle parole di Nino Pulvirenti: ME NE ASSUMO TUTTE LE RESPONSABILITA'.Che tradotto in
de vulgari eloquentia vuol dire che tutto quello che succede a TdG,anche solo lo spostare una matita da una qualsiasi scrivania e-o qualunque decisione di qualsiasi carattere passa dalla discrezionalità del PRESIDENTE e solo lui da l'imprimatur alle decisioni e alle scelte operate dalla società.
Questo è quanto accade da tutte le parti del mondo, a qualsiasi livello e in tutte le aziende dove c'è una proprietà che sovrintende l'operato dei suoi collaboratori.
A tutti un abbraccio,senza dimenticare