Eviterei il pessimismo e la rassegnazione. In una settimana non si può cambiare tutto e risolvere per magia i problemi di questa squadra. Quindi, animo e analizziamo alcuni aspetti.
Francamente, sorprende che il Cibali non sia più il fortino che ogni anno ha garantito vittorie, quest'anno abbiamo ottenuto solo un pareggio con Parma, Genoa e Sassuolo, perdendo punti pesanti che hanno lasciato il Catania in fondo alla classifica. Lo stesso De Canio aveva detto che in una settimana non avrebbe stravolto nulla, quindi non ci deve sorprendere che siano apparsi evidenti alcuni limiti di cui abbiamo diffusamente parlato. Sebbene contro il Sassuolo non sia arrivata la vittoria (se Zaza fosse caduto, l'arbitro avrebbe dato il rigore e probabilmente sarebbe stata sconfitta), sebbene si debba giocare in casa della Juventus e del Napoli, io credo che ci siano i margini per migliorare e lottare per la salvezza. Inoltre, considero ingeneroso giudicare il lavoro del nuovo allenatore dopo solo una partita. Sia chiaro, ieri ero basito quando ho visto i macroscopici e (credo sia il caso di dirlo) banali errori di De Canio. Eppure, credo possa giocarsela per far migliorare questa squadra.
Sarò ottimista, ho visto alcuni aspetti positivi per cui auspicare dei miglioramenti:
- I primi trenta minuti sono stati di buona intensità e la squadra era messa molto bene in campo. Si stava sulla trequarti con 5 giocatori, Castro, Bergessio e Keko più Almiron e Plasil. D'accordo, l'attacco non pungeva, ma si giocava, e a quel ritmo prima o poi il gol può arrivare. Tachtsidis stava dietro e non sbagliava gli appoggi perché non soffriva il pressing avversario e trovava gli spazi per fare ripartire l'azione. Direte che è poco, ma è da qui che si ricomincia ad avere un'idea di gioco. Ripeto, la squadra era messa bene in campo, c'erano i riferimenti adatti per mantenere il possesso palla e lì davanti gli spazi erano sfruttati bene;
- Oggettivamente, la squadra era in piena emergenza. Eppure, qui non si disquisisce sull'impoverimento tecnico dato dalla mancanza di Barrientos, l'adattamento di Izco in difesa e l'assenza di tre difensori titolari. Qui si discute dei soliti limiti. Questo fa pensare che i cosiddetti rincalzi siano giocatori di buona qualità, e quando una squadra ha la panchina lunga, si deve essere ottimisti, anche perché i giovani sembrano adeguati alla categoria. Ergo, se si ottiene la salvezza, ci sono ottime basi per continuare quello che abbiamo fatto negli anni;
- Rolin, Gyomber, Tachtsidis, Keko: buone prestazioni, eppure, alcuni non giocano mai, altri non sono tra i preferiti dei tifosi. Ma ieri sono stati i migliori, e sono giovani. Keko era fondamentale per provare ad aprire la difesa a tre del Sassuolo, Rolin badava al sodo, anche a costo di sparare qualche pallone in tribuna, Gyomber non si è fatto condizionare dall'emozione e sembra essere un centrale completo, Tachtsidis ha un ottimo senso della posizione e con quel sinistro dà un po' di qualità alla squadra (dovrebbe provare a sfruttare anche le palle inattive);
E ora alcuni dettagli che lasciano perplessi:
- Per Aldo: non so se sia come dici tu, ma alcune settimane fa alludevo alla possibilità che sia stata impostata una preparazione al fine di ottenere il massimo della forma nella seconda parte del campionato. Probabilmente è una banale considerazione, ma spero sia così, perché dopo 9 giornate non ci sono dubbi che la condizione sia carente;
- I macroscopici errori di De Canio. Possiamo dirlo, perché conosciamo la squadra e sappiamo già quali sono i limiti e quali tentativi non debbano essere fatti.
Il 4-3-3 era messo molto bene in campo, seppur molto spregiudicato, perché la squadra era molto alta rispetto al solito. Ma poi la smania di far giocare Lopez ha indotto il nuovo allenatore a togliere Keko (uno dei migliori) per far giocare le due punte centrali e spostare Castro trequartista. Minchiatona! Lo sappiamo da tempo che non abbiamo i terzini adatti a sfruttare la fascia come tornanti e i limiti sono apparsi evidenti.
Ha avuto il buon senso di rendersene conto dopo pochi minuti e ha messo nuovamente gli esterni, rinunciando a un buon Tachtsidis e improvvisando un 4-2-4, nella speranza che qualche rimpallo o stop sbagliato degli avversari potesse permettere a uno degli attaccanti di fare gol. Solo una carambola poteva permetterci di segnare, perché non esisteva più la squadra e la compattezza era ormai un'ipotesi un poco più in là.
- Bergessio-Lopez: io non credo nelle incompatibilità. I giocatori intelligenti e volenterosi riescono ad adeguarsi. Basta volerlo. Ma Bergessio e Lopez non ci riescono. Il generoso Lavandina ha l'istinto di giocare per la squadra e, inevitabilmente, scalava sulla trequarti per dare una mano, lasciando lo statico e inutile Lopez al centro dell'attacco.
In bocca al lupo a De Canio, purché eviti di pensare che con più punte si possano risolvere i problemi dell'attacco.