Barrientos è stato posto al centro del sistema di gioco in fase di precampionato. Ma il progetto tecnico può anche fare a meno di Barrientos.
Non c'è nulla di allarmante tatticamente, bensì solo la certezza che la squadra è attualmente meno competitiva rispetto a quanto fantasticato negli ultimi mesi.
C'è da lavorare, indubbiamente, ma non ci sarà alcun traumatico sconvolgimento tattico per i seguenti motivi:
- sin da quando siamo in serie A, la squadra è sempre stata costruita per il 4-3-3. Lo è ancora adesso e lo dimostrano anche gli arrivi di Guarente e quello molto probabile di Plasil. Ergo, si torna a giocare come lo scorso anno, anzi, come sempre;
- prepararsi per il 4-2-3-1 è stata una tentazione, Maran voleva giocarsi tutte le carte, ovvero tutti i giocatori di talento, senza escludere nessuno, confidando nelle qualità di Leto, Castro, Barrientos e Bergessio. Del resto, il Pitu talvolta era un po' sprecato quando per esigenze tattiche doveva ripiegare sull'esterno. Maran contava sul gruppo già rodato per provare questa trasformazione tattica. È vero che la squadra sarebbe stata in grado di modificare assetto a partita in corso, ma francamente, il buon Castro, sa adeguarsi in tutti i ruoli, ma in fase di non possesso non è un mediano di interdizione (seppur abbia altre ottime qualità, soprattutto per far ripartire l'azione), quindi la preparazione mirata al 4-2-3-1 non subisce alcun irrecuperabile sconvolgimento tecnico;
- non ho ancora letto alcuna notizia ufficiale, ma supponendo il definitivo addio di Barrientos, non ci sono più tentazioni per applicare quel sistema di gioco, tanto interessante in prospettiva, ma altrettanto inadeguato senza Barrientos (e ancora da testare e non definitivo seppur con Barrientos). Francamente, il sistema di gioco applicato a Firenze mi aveva lasciato un po' perplesso, perché la squadra non era compatta ed era priva di filtro a centrocampo. Ma tutto sommato, alcuni frangenti di buon gioco giustificavano questo progetto.
Insomma, si ritorna al 4-3-3 e forse è meglio così.
Oltretutto, il Greco ritornerebbe al suo ruolo principale, al centro di un centrocampo a tre, in quanto è un regista a tutti gli effetti.
Ci sarà da lavorare, perché sono andati via Marchese, Lodi, Gomez, Biagianti e Barrientos (non c'è dubbio che sia un gran cambiamento) e i nuovi dovranno dimostrare nei fatti il loro potenziale, ma ci vuole tempo e pazienza.
A volte mi sono chiesto quanto fosse sbagliato essere ancora attivi nel calciomercato fino alle ultime ore del 02 settembre. Ma poi leggo che anche le altre squadre fanno tante operazioni in questa fase finale e mi rendo conto che fa parte dei giochi. Basta pensare alla Roma, che una settimana fa si è privata di Osvaldo e Lamela ...
Per adesso mi fermo qui, attendo solo la chiusura di questo infinito, insopportabile calciomercato.