bravo,lo facciamo tutti quelli che ci sono qua.Allura picchi i spaks passati sui risultati?
No, uora mi mittieva a chianciri picchì vincievamu a London... ma che vuoi dire? Non è normale che se la tua squadra si distingue in Italia e, in piccolo, pure in Europa, per te è una soddisfazione?
Il discorso è diverso, ma tu proprio non ci vuoi arrivare, perché cretino non lo sei assolutamente, ma chiuso tipo tamburino sardo sì... Te lo ripeto per l'ultima volta, ci provo e faccio io la figura del cretino, magari:
1) Zamparini ha fatto un investimento molto forte spendendo 60 milioni + 20 milioni di fidejussioni personali fino al 2005. Questo ha permesso al Palermo di passare in tre anni dal quasi fallimento con Sensi ai quinti posti in A, alle vittorie a Londra, Francoforte in casa con lo Schalke 04. A Palermo si festeggiava e Zamparini si dava una popolarità immensa che gli serviva per gli altri suoi affari. Lecito e sincero peraltro, perché lui ha sempre detto che il calcio dà visibilità, non ti fa arricchire direttamente. Enormi meriti vanno dati a Zamparini.
2) Un Palermo con questa dimensione ha reso appetibile il suo bacino d'utenza fino ad allora limitato e mortificato dalle categorie inferiori: Sky, Mediaset, per intercessione della Lega, non è che sono pazzi o filantropi se al Palermo danno 35 milioni di euro l'anno o lo mandano dieci volte fra anticipo e posticipo, semplicemente si fanno quattro conti e ci guadagnano alla grande. Giusti meriti vanno dati a Zamparini, per avere permesso lo "sfruttamento" di questo potenziale.
3) Dal 2006 il Palermo va da solo, senza più alcun contributo personale di Zamparini, perché quei 70 milioni che non vuoi sentire nominare, ma che esistono, permettono di comprare giocatori, farli crescere tre-quattro anni, rivenderli, guadagnarci, coprire tutte le spese e ricominciare. Da questo punto in poi il Palermo ha due strade: provare a crescere ulteriormente aumentando il fatturato o attraverso nuove immissioni di denaro di Zamparini o accontentarsi della sua dimensione economica cercando di sfruttare al meglio la competenza dei suoi dirigenti e scattiare di tanto in tanto il risultato prestigioso come hanno fatto la Samp, la Fiorentina con entrate simili o l'Udinese, con entrate ancora inferiori. Merito a Zamparini per avere stabilizzato la situazione, adesso serve soltanto un buon amministratore e noi tifosi diventiamo la parte più importante del progetto, perché siamo noi, messi in moto dalla serie A e dall'entusiasmo, a finanziare INTEGRALMENTE le stagioni del Palermo.
4) Zamparini ad un certo punto cambia rotta: niente più giocatori affermati o giovani di livello superiore, via Foschi e dentro Sabatini, con la precisa richiesta di pescare in Sudamerica piccoli campioni e di trasformare in oro quanta più mer.da possibile. Il canto del cigno sono questi due campionati in cui c'è ancora la mano di Foschi (penso a Cavani, Kjaer, Cassani, Balzaretti, Liverani) più il gioiellino Pastore, con la CL rubata dalla Sampdoria e la finale di Roma.
5) Siamo arrivati al punto in cui Zamparini boicotta apertamente DS e allenatori, limita i risultati sportivi, inizia a pensare di potere fare tutto da solo e, probabilmente, a recuperare buona parte dell'investimento iniziale e così indebolisce anno dopo anno la rosa della squadra, fino alla retrocessione di quest'anno. Zamparini fa tutto questo dimenticando che adesso i finanziatori del Palermo, dal 2006 in poi per la precisione, siamo noi tifosi e non più lui e questo, a meno di essere un lecch.ino, un ignorante o un'idiota, è qualcosa di inaccettabile.
Questa lunga spiegazione per spiegarti che il tuo discorso "accura ca iucati cu l'Akragas" è completamente sbagliato, perché oggi come oggi Zamparini è titolare delle azioni del Palermo, ma i suoi finanziatori, ripeto, siamo noi e, chiaramente a questo punto, i risultati sportivi che ha scientemente messo in secondo piano da almeno tre anni a questa parte. Qualunque forma di ricatto, per questo motivo, se la può semplicemente infilare laddove il sole generalmente batte meno.
A beneficio se non tuo di chi è interessato ad un po' di cifre, notizie, situazioni reali.