Non e' che tra i tuoi eventi che riabilitano Maran possiamo inserire il gol di Gomez al '68 del primo tempo, che e' il secondo gol piu'veloce della storia del Catania in serie A dopo quello realizzato da Biagini al '58 nell'anno '64 ?
...visto che stasera i giornalisti dell'unico mezzo di informazione etneo sono in agitazione sindacale (sinceri auguri per loro, considerando i paventati tagli di personale...
) ci diamo da fare noi...
I GOL IN SERIE A PIU' VELOCI NELLA STORIA ROSSAZZURRA
- 15 gen 1961 Catania - Padova 2-0 (1 'Prenna)
- 26 nov 1961 Catania - Lecco 1-0 (2' Calvanese)
- 28 gen 1962 Catania - Roma 1-1 (1' Castellazzi)
- 18 mar 1962 Catania - Udinese 2-0 (1' Calvanese)
- 19 gen 1964 Catania - Messina 2-0 (1' Miranda)
- 24 mag 1964 Juventus - Catania 4-2 (1' Danova...vincevamo 2-0...)
- 4 apr 1965 Catania - Atalanta 4-1 (1' Biagini)
- 1 giu 1965 Inter - Catania 5-1 (2' Rozzoni)
- 22 nov 1970 Catania - Lazio 3-1 (2' Baisi)
- 14 feb 1970 Fiorentina - Catania 1-1 (1' aut. Ferrante)
- 18 apr 1971 Cagliari - Catania 1-1 (2' Schifillitti)
Conclusioni
il fulmineo gol di ieri non sarebbe statisticamente rilevante per due ragioni:
1) è un evento già visto 11 volte nella storia rossazzurra
2) è un fatto avvenuto anche in una stagione conclusasi con la retrocessione in B (1970-71)
Quei record o tabù della storia rossazzurra che ho citato nei precedenti post valgono anche a livello generale, ossia statisticamente rilevanti anche ai fini di una salvezza in serie A (eccetto vittorie interne con Milan e Juventus).
I due più fulminei gol della storia di serie A appartengono a due giocatori (Paolo Poggi e Marco Branca) che con le rispettive squadre ( Piacenza, Udinese) hanno penato sino all'ultima giornata per conquistare la salvezza. Dunque il gol-lampo non sarebbe un "sintomo" di forza di una squadra.
Approfittavo anche per rispondere a quanto detto da Giovanni (Roma) in merito al fatto che non noi non siamo il Barça e dunque "
chi vulemu chiù assai di vinciri nà pattita?".
Nulla di personale questa volta, in quanto la sua stessa affermazione l'ho sentita anche da qualche mio conoscente.
Vorrei dire intanto: se c'è una cosa che ieri ha assomigliato tanto al Barcellona è stato proprio il gesto tecnico del primo gol (velocità e palleggio sugli spazi stretti) e in parte del secondo (bellissimo disimpegno a centrocampo).
Ciò di cui abbiamo peccato pesantemente questa domenica, rispetto al Barcellona, è stato proprio nella mancanza di intensità di gioco. E questa è la cosa che più mi fa "addannare". Se il talento è lì, o ce l'hai o non puoi certo inventartelo, la mentalità di gioco (in questo caso l'aggredire gli spazi, in fase difensiva e nell'impostazione manovra) è solo questione di allenatore.
Quest'anno nell'impostare una manovra sbagliamo molto, perdendo puntualmente palloni a centrocampo, come se avessimo quella frazione di secondo in meno (infinitesimale, ma sostanziale !) rispetto agli avversari. Mancano più spesso le idee, con una crescente percentuale di palloni che dalla difesa vengono gettati "random" in avanti.
La nostra fortuna e salvezza sta nelle qualità dei singoli, senza le quali un gol del genere ce lo saremmo sognato.
Un vero peccato questo "distacco" dal gioco della scorsa stagione in intensità. Le occasioni quest'anno, per carità, in una partita le costruiamo, ma nascono da "folate" improvvise, da cambi di marcia in alcune fasi dell'incontro.
Abbracci