Ricordiamoci, infatti, che lo stesso nell'organico del Catania Calcio non è diesse - ruolo oggi ricoperto da Bonanno - bensì addì, ovvero quel componente del consiglio di amministrazione posto a capo del management aziendale, un vero e proprio capo-azienda.
Presidente
Amministratore delegato
Direttore generale
Direttore tecnico
Direttore sportivo
Questo è l'ordine gerarchico nell'organigramma di una società.
Allora, sponda Toro, il diesse Petrachi ha incassato la promessa pubblica di rinnovo da parte di Cairo, sostenuto dalla vice-presidenza del figlio Giuseppe, la struttura organizzativa prevede la figura del diggì (Comi), ma non dell'addì.
Si è parlato qui di Marino, dea bendata, lui è addirittura un direttore tecnico, essendo la figura del diesse interpretata da Zamagna, mentre addì è Percassi, figlio del presidente, e diggì Spagnolo.
Ora, potrebbe un domani Lo Monaco "accontentarsi" di essere diesse di un Toro? oppure si accontenterà di un ottimo posto da diggì?
Oggi Lo Monaco nel ruolo di addì porta sulle sue robuste spalle ogni peso della società, da quello prezioso dello
scouting all'altro di un'eccellente amministrazione, rappresentando sinanco Pulvirenti nelle riunioni di Lega.
Avoca a se i ruoli di direttore generale e direttore tecnico, lasciando al diesse Bonanno quelle poche formalità che possono essere chiuse in tutta tranquillità.
Potrà trovarsi a suo agio in una società che non abbia la struttura notoriamente "corta" del Catania?
Vorrà Pulvirenti allungare la catena di controllo della sua società con dirigenti preposti ognuno alla propria specifica competenza, raddoppiando così il suo carico di responsabilità e fatica?
Sono sicuro di no!