Solo il cuore ci credeva (diremo meglio ci sperava) ma la testa sapeva già che il confronto era impari, sia perché il Palermo era monco e mezzo incerottato e sia perché l’Inter è pur sempre una delle squadre più forti d’Europa e se hai giocatori in squadra a cui basta mezza palla per farti gol l’impresa diventa impossibile. Poi le varie variabili tipo fortuna, decisioni arbitrali infortuni in corso, li ho visti leggermente propendere per la squadra meneghina per cui l’Inter si porta a casa meritatamente la coppa, soffrendo si ma al tirar delle somme senza spremersi più di tanto in avanti e con qualche fatica di troppo in difesa.
Onore ai giocatori rosanero che hanno dato tutto quello che avevano, con tutta la generosità possibile ed immaginabile, onore a Delio Rossi e un immenso grazie per il lavoro svolto, uno dei più bravi allenatori avuti a Palermo, onore al Presidente che ha creato tutto ciò e soprattutto onore ai tantissimi palermitani che hanno riempito tre quarti dello stadio Olimpico di Roma (e la Lega dovrebbe dirci grazie perché senza di noi il tutto esaurito, come da diversi anni a questa parte, se lo scordavano).