Non c’è stato nessun piede di Morimoto, nè tacchetti di Ledesma (e poi, prendersela con l'arbitro senza affucari a Bresciano... andiamo!!)
In campo quel giorno c’era Sant’Agata.
E’ stata Lei che ha preso la palla e l’ha messa per 4 volte nella rete del Palermo,
è stata Lei a fare di Bizzarri il più grande portiere del mondo di quel preciso momento,
è stata Lei che di contro ha fatto si che Amelia venisse irriso.
PAROLA DI MISCREDENTE!
In qualità di Santa,
era invisibile, per cui nessuno di noi l’ha vista. Ma la sua presenza è stata alquanto ovvia, ci sono stati troppi indizi.
Sia nell'eccezionalità dell'evento perché il Catania da tempo le buscava ovunque andasse, anche al cospetto di team poverissimi tecnicamente,
sia perché è stata l'unica sua vittoria in trasferta di quel campionato,
sia perché manco Zenga sapeva come casso avevano fatto a vincere 4-0,
sia perché 4 gol in trasferta il Catania non li faceva dai tempi di quando l'uomo si accorse che il pìsello se sollecitato cambiava forma, calibro e dimensioni.
Al Catania i meritati plausi per la storica impresa. Ma quando se ne parla.. m'abbrucia ancora.