Autore Topic: il momento più delicato dal 2 febbraio 2007... UN APPELLO AL POPOLO ROSSAZZURRO  (Letto 3571 volte)

Offline cantarutti72

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Non scordiamocelo mai: Il Catania è una importantissima parte della nostra vita, un'istituzione della nostra meravigliosa città. LA SERIE A E' UN PATRIMONIO DA DIFENDERE, ED I MEZZI ECONOMICI, TECNICI E FINANZIARI, GRAZIE A DIO QUESTA SOCIETA' LI POSSIEDE e sono, dati alla mano, superiori a buona parte di quelle società che attualmente ci precedono in classifica o ci seguono ormai con il fiato al collo.
Lasciamo per un po' di tempo da parte rancori verso chicchessia. Gli errori, le colpe, se ci sono, sono da parte di tutte le componenti. ADESSO OCCORRE SOLO UNA COSA. RIEMPIRE LO STADIO E TIFARE ININTERROTTAMENTE PER 90 MINUTI PER SPINGERE LA SQUADRA VERSO UNA VITTORIA CONTRO IL LECCE.
Questa è l'unica condizione per ritornare al sorriso e all'ottimismo, se siamo dei veri tifosi, dei veri catanesi, se vogliamo bene i nostri colori, se vogliamo bene noi stessi !!!!!
Mai come ora i giocatori, smarriti, paurosi, nervosi, in crisi d'identità (mi sembra di vedere il Catania post 2 febbraio 2007…) hanno bisogno del nostro sostegno.
Restare in A, ricordo, non è solo un motivo di gioia e di orgoglio per la città ed i catanesi, ma di speranza anche per il futuro dei nostri figli che invece di migrare a centinaia di chilometri da casa per una sistemazione, avranno una chance in più, una speranza in più di vedere realizzati i propri sogni presso il centro sportivo a pochi passi da casa !!!!!
FORZA CATANIAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline rossazzurrostorico

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Non scordiamocelo mai: Il Catania è una importantissima parte della nostra vita, un'istituzione della nostra meravigliosa città. LA SERIE A E' UN PATRIMONIO DA DIFENDERE, ED I MEZZI ECONOMICI, TECNICI E FINANZIARI, GRAZIE A DIO QUESTA SOCIETA' LI POSSIEDE e sono, dati alla mano, superiori a buona parte di quelle società che attualmente ci precedono in classifica o ci seguono ormai con il fiato al collo.
Lasciamo per un po' di tempo da parte rancori verso chicchessia. Gli errori, le colpe, se ci sono, sono da parte di tutte le componenti. ADESSO OCCORRE SOLO UNA COSA. RIEMPIRE LO STADIO E TIFARE ININTERROTTAMENTE PER 90 MINUTI PER SPINGERE LA SQUADRA VERSO UNA VITTORIA CONTRO IL LECCE.
Questa è l'unica condizione per ritornare al sorriso e all'ottimismo, se siamo dei veri tifosi, dei veri catanesi, se vogliamo bene i nostri colori, se vogliamo bene noi stessi !!!!!
Mai come ora i giocatori, smarriti, paurosi, nervosi, in crisi d'identità (mi sembra di vedere il Catania post 2 febbraio 2007…) hanno bisogno del nostro sostegno.
Restare in A, ricordo, non è solo un motivo di gioia e di orgoglio per la città ed i catanesi, ma di speranza anche per il futuro dei nostri figli che invece di migrare a centinaia di chilometri da casa per una sistemazione, avranno una chance in più, una speranza in più di vedere realizzati i propri sogni presso il centro sportivo a pochi passi da casa !!!!!
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Offline vasco

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Non scordiamocelo mai: Il Catania è una importantissima parte della nostra vita, un'istituzione della nostra meravigliosa città. LA SERIE A E' UN PATRIMONIO DA DIFENDERE, ED I MEZZI ECONOMICI, TECNICI E FINANZIARI, GRAZIE A DIO QUESTA SOCIETA' LI POSSIEDE e sono, dati alla mano, superiori a buona parte di quelle società che attualmente ci precedono in classifica o ci seguono ormai con il fiato al collo.
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Mai come ora i giocatori, smarriti, paurosi, nervosi, in crisi d'identità (mi sembra di vedere il Catania post 2 febbraio 2007…) hanno bisogno del nostro sostegno.
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Offline cantarutti72

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cori contro l'AD a parte, oggi il sostegno dei cuori rossazzurri è stato fondamentale per risollevare le sorti di una partita che dal punto di vista sportivo aveva assunto dei connotati DRAMMATICI. Grazie a tutti, fratelli rossazzurri. La strada è ancora lunga, dal punto di vista non solo temporale ma anche del recupero mentale di un gruppo. Strafelice di aver dato il mio piccolo contributo alla causa rossazzurra, lanciando appelli in tutti i siti immaginabili. Continuiamo ognuno di noi a fare qualcosa per i nostri gloriosi colori. Un singolo apporto di un individuo ha la forza (minimale) di una goccia d'acqua. Ma tante gocce formano una marea, in grado di fare varchi anche nella roccia più dura. Uniamo le nostre forze, infondiamo un clima positivo a tutto l'ambiente. Il calcio nella nostra città non è un semplice sport dove ventidue giocatori rincorrono una palla. E' qualcosa di molto, ma molto più importante e più elevato, soprattutto per chi dalla vita ha avuto solo calci in culo o colpi bassi. E sono veramente in tante le persone meno fortunate nella nostra meravigliosa città.
Un abbraccio a tutti
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Offline bua

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Assurdi i cori nel bel mezzo della contesa, nel momento peggiore, e non mi si dica che hanno scosso la squadra perché la reazione è stata relativa e abbiamo sfondato con la forza della disperazione e dei piedi d'oro di Lodi.
Comunque in cuva Nord sono stati di parola,  niente fischi, solo cori.
E che cori...
Se non avessimo sbloccato allo scadere pure nell'intervallo ci sarebbe stata contestazione.
Vabbè, ormai il nostro tifo è umorale come quello di qualunque altra squadra, magari imparassimo dai genoani...
Intanto fra i segni del destino c'è da dire che abbiamo vinto con il dodicesimo uomo a favore degli ospiti.
Comunque questo è l'ultimo dei problemi, solo con i risultati si può trascinare il pubblico.

Offline marco-69

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Re: il momento più delicato dal 2 febbraio 2007... UN APPELLO AL POPOLO ROSSAZZU
« Risposta #5 il: 15 Febbraio 2011, 05:01:35 pm »
Comunque questo è l'ultimo dei problemi, solo con i risultati si può trascinare il pubblico.

E' sempre stato cosi'...

E noi non facciamo eccezione.. ;-)

Offline cantarutti72

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Stanco, ma non rassegnato, per amore, solo per amore dei nostri meravigliosi colori, ho buttato giù su un file xls. un possibile andamento delle squadre "pericolanti" (Catania, Brescia, Cesena, Lecce, Parma, Sampdoria, Chievo) dove emergerebbe, come squadra retrocessa dopo il Bari, con ogni probabilità il Brescia, per gli impegni proibitivi delle prossime due partite che, aggiunti alla fragilità mentale della squadra, la farebbero ristagnare al penultimo posto sino alla fine della stagione.
La grande lotta si ridurrebbe tra le superstiti per evitare un terzultimo posto, per sfuggire al quale occorrerebbero quest'anno, secondo i miei calcoli, non meno di 42 punti.
Perchè questa quota salvezza risulterebbe così maledettamente cresciuta??
Per due motivi: il risveglio del Cesena, innanzitutto, che con la vittoria in casa della Samp ha messo in subbuglio cinque squadre sino a quel momento relativamente tranquille. E' una piazza che in questo momento vive una condizione ideale in termini di entusiasmo che la porteranno sino all'ultima giornata ad essere ad un passo dalla salvezza.
E poi, non da meno, il generoso spargimento di punti che le squadre "demotivate" faranno (Bari, Genoa, Cagliari, Bologna, Fiorentina), in buona fede (ci si augura...), per mancanza di stimoli, alle compagini più bisognose.
Andando ad esaminare le cose di casa nostra occorrerebbero dunque almeno 13-14 punti nelle ultime dieci partite. Considerando gli impegni contro Roma ed Inter nelle ultime due giornate, tredici punti andrebbero dunque conseguiti, per stare relativamente tranquilli, in otto partite. Cosa tutt'altro che agevole, ma non proibitiva. Cruciale sarà il trittico di incontri con Palermo, Bari e Lazio, dove un Catania ancora recentissimo (leggasi: targato Mihajlovic) avrebbe senz'altro conseguito bottino pieno, ipotecando una salvezza anticipata. Ma quello attuale, seppur molto simile, negli uomini, a quello del serbo, lo è molto distante in termini di risultati e di atteggiamento in campo. Non discuto sull'aspetto tecnico del quale tutti dovremmo essere lungi da preoccupazioni, ma di quello fisico, e soprattutto, psicologico che è quello che nel rush finale di un campionato conta più di ogni cosa per distinguere i salvi dai dannati.Quel trittico di vittorie menzionato sopra per il quale con tutto il cuore e con tutte le mie forze mi batterò, da sostenitore dei colori rossazzurri, potrà a mio parere verificarsi solo se domenica prossima batteremo la Samp. In caso contrario (sto facendo i dovuti scongiuri)  potrebbe scatenarsi un ulteriore deleterio meccanismo involutivo nella psiche del gruppo etneo che potrebbe rendere ancor più difficoltoso dell'attuale il cammino del Catania. Arriveremmo, forse, a battere il Bari e il demotivato Cagliari.Per il resto vedremmo degli stentati pareggi con Lazio e con i rosa, per poi giocarci il tutto a Brescia, arrivando poi a corto di ossigeno (mentale) con Roma e Inter. Ma forse toccheremmo a stento i 40-41 punti, insufficienti per evitare il terzultimo posto. Un incubo sportivo per sfuggire al quale occorrerebbe un Catania che riacquisisca da questa domenica due giocatori fondamentali: uno si chiama INTENSITA', l'altro CONTINUITA'.  Questione mentale, dunque, quell'elemento che in ogni campo dell'attività umana può segnare il solco che separa vincenti da perdenti, uomini di successo da falliti.
Il Catania di quest'anno attraversa un ciclo che per certi versi somiglierebbe a quello vissuto un quarto di secolo fa con la società di Angelo Massimino, anche se militante nella cadetteria, nel triennio 1984-87.
Un momento per così dire di stagnazione, che unita all'assuefazione del pubblico alla categoria (un fatto del tutto umano!!!) e alla mancanza di un obiettivo che non sia diverso dalla mera permanenza nello stesso campionato, crea una naturale flessione dell'entusiasmo che contagia sostenitori ed ahimè anche i singoli protagonisti in campo. Elemento che abbinato alla presunzione della serie "tanto siamo ormai consolidati da diversi anni e riusciremo a cavarcela agevolmente anche quest'anno"  fiacca quella cattiveria e quella determinazione che fino allo scorso anno non avevamo mai dubitato nei giocatori. Meccanismo molto pericoloso che ti porta a dire "tanto tra sette giorni ci rifaremo" piuttosto che affrontare di petto la realtà vera. Quella di un gruppo che conosce sempre meno stimoli, almeno fin quando resta all'ombra dell'Etna. Una situazione simile a quanto accaduta nella vicina Reggio Calabria, piazza che, con tanto di centro sportivo, sembrava poter restare in A per i prossimi quindici anni. E che invece, camminando sempre sul bordo del cornicione, per una politica molto parsimoniosa e poco ambiziosa (come un giornalista locale scriveva a maggio del 2009) ha finito poi per cadere dal decimo piano...Il tutto proprio nel momento in cui ci si credeva eternamente consolidati in serie A.
Questo è il pericolo strisciante da cui siamo minacciati quest'anno. Ai giocatori per dare loro INTENSITA' e CONTINUITA', occorre trasmettere nuovi stimoli. Che siano premio salvezza o ambiziosi programmi per il prossimo anno, non so. MA OCCORRONO NUOVI STIMOLI. Altrimenti la barca va ad arenarsi. Sulla carta siamo senz'altro più forti di Lecce, Brescia, Cesena, Chievo e anche del tranquillo Bologna. Ma l'attuale condizione mentale ci porta a ritrovarci in difficoltà persino col Portogruaro...Ecco perchè domenica dobbiamo riempire e lo stadio e tifare ininterrottamente per novantacinque minuti, ancor più di quanto avvenuto col Lecce e Genoa. Sarebbe di grandissimo e fondamentale aiuto per la causa rossazzurra.  Ricordiamoci sempre come il Catania sia un'istituzione della nostra meravigliosa città, parte integrante del nostro DNA di catanesi, elemento che può donare gratuitamente un sorriso a tante, troppe persone in difficoltà nella nostra stupenda terra.
Un abbraccio a tutti
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline bua

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Caro Cantarutti,
nnon mi sono avventurato in calcoli, ma credo sia davvero presto per ipotizzare una quota salvezza. Il Brescia è comunque una squadra compatta, il Bari continua a battersi con tutti, noi abbiamo vinto in modo rocambolesco le ultime due gare, magari potremo ingranare ora con la prossima e comunque siamo in grado di battere la Roma in casa nostra.
Poi penso che non siamo esattamente come la Reggina (che comunque credo risalirà presto e ha fatto un bel decennio di ottimi risultati), spero abbiamo un progetto diverso.
Intanto lottiamo, a fine stagione ci sarà comunque da riflettere sugli errori commessi.

Offline Giovanni (Roma)

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...ho buttato giù su un file xls. un possibile andamento delle squadre "pericolanti" (Catania, Brescia, Cesena, Lecce, Parma, Sampdoria, Chievo) dove emergerebbe, come squadra retrocessa dopo il Bari, con ogni probabilità il Brescia, per gli impegni proibitivi delle prossime due partite che, aggiunti alla fragilità mentale della squadra, la farebbero ristagnare al penultimo posto sino alla fine della stagione.
La grande lotta si ridurrebbe tra le superstiti per evitare un terzultimo posto, per sfuggire al quale occorrerebbero quest'anno, secondo i miei calcoli, non meno di 42 punti.


Ho fatto anche io lo stesso, stesso file xls! (magari li confrontiamo!)
Come ho gia' scritto altrove concordo totalmente sul fatto che 40 punti non bastino (ma 42 si!) quasi certamente e che a mio avviso e secondo la mia tabella la squadra che rischia di piu specie, come spero, perdendo domenica sia la Samp.
Anche perche' alla Samp tutto cio' che dici circa l'atteggiamento mentale del gruppo che ha perso un po' gli stimoli a scendere in campo con il coltello tra i denti, che per il Catania di quest'anno e' verissimo, e' ancora piu vero per loro che vengono dai preliminari di champions (quindi anche con una preparazione atletica scombinata)...e spero che questa differenza si faccia sentire domenica, perche' domenica ci giochiamo davvero tanto e spero che il pubblico del cibali (a me piace ancora chiamarlo cosi) sia all'altezza delle migliori tradizioni.
Aspetto questa partita con lo stesso spirito con cui attesi catania chievo ultima a bologna o un catania roma che mi e' costato qualche presunta amicizia dalle parti in cui vivo!

Fozza Catania

Offline Fantadrum

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Caro Cantarutti,
nnon mi sono avventurato in calcoli, ma credo sia davvero presto per ipotizzare una quota salvezza. Il Brescia è comunque una squadra compatta, il Bari continua a battersi con tutti, noi abbiamo vinto in modo rocambolesco le ultime due gare, magari potremo ingranare ora con la prossima e comunque siamo in grado di battere la Roma in casa nostra.
Poi penso che non siamo esattamente come la Reggina (che comunque credo risalirà presto e ha fatto un bel decennio di ottimi risultati), spero abbiamo un progetto diverso.
Intanto lottiamo, a fine stagione ci sarà comunque da riflettere sugli errori commessi.

Purtroppo a Catania è sempre difficile rifletter sugli errori commessi: se ci salveremo, molti, alla "u mastru" e alla Gaspare  ::), si fermeranno a osannare ninuzzo e vatino, ricorderanno Gravina, continueranno con la crisi economica, con la situazione sociale e lavorativa di Catania  ::) e tutto l'armamentario di armi di distrazione di massa che hanno utilizzato a piè mani in questi anni. Una piccola frangia sarebbe invece iper-critica con la società, e continuerebbe a buttare fango sui Nostri.

Se invece dovessimo scendere, critica velenosa da parte dei più, con i nostri pasdaran che ricontinuerebbero a citare le serie inferiori del nostro passato, Attaguile, la crisi, la disoccupazioen, il centro sportivo..ecc.

In ogni caso, caro Bua, non si avrebbe una critica pacata e costruttiva, soprattutto sui motivi che non hanno permesso, al Catania, negli ultimi 4 anni, di fare concreti passi in avanti (come squadra, non come strutture), nonostante budget rilevanti e molto maggiori (e sempre maggiori, ogni anno di più), rispetto al passato.

Offline marco-69

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non si avrebbe una critica pacata e costruttiva

Davvero?

Comincia tu a dare il buon esempio Fanta.
Comincia a dire tu cosa ci manca...cosa ancora non c'e, per parafrasare Venditti. ;-)

Offline Fantadrum

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non si avrebbe una critica pacata e costruttiva

Davvero?

Comincia tu a dare il buon esempio Fanta.
Comincia a dire tu cosa ci manca...cosa ancora non c'e, per parafrasare Venditti. ;-)

bah, iniziamo da poche parole: il sistema Lo Monaco, ossia prendere giocatori, specialmente argentini, nè vecchi nè giovani, principalmente tra i 23 e i 27 anni, principalmente non-nazionali (costano troppo e non sono appetibili da un rapporto costi-ricavi), non produce un concreto balzo in avanti, ma produce una squadra da salvezza, spesso  stentata. Altra tendenza è quella di prendere giocatori, abbastanza forti, che hanno fallito stagioni in altre squadre o che hanno fatto bene ma che hanno un'età abbastanza avanzata. Ovviamente parlo di tendenza e di media, poi ci sono alcuni casi diversi (tipo Bellusci e altri).

Altri sistemi, tipo quelli di Udinese e Palermo, incentrati nell'acquisto, anche costoso, di giovani stranieri, quasi tutti titolari nelle rispettive under 21, hanno prodotto invece altri tipi di risultati. Ovviamente l'esborso iniziale e maggiore, ma i ricavi lo sono pure.

Marco, iniziamo, ad esempio, a ragionare sui pro e contro di questi due modelli di formazione della squadra. Credo che si possa virare verso il modello udinese-palermo senza rischiare il fallimento (quando vatino ridimensiona le velleità europee del Catania, ci paragona sempre a Inter, Juve e Milan...paragoniamoci a altri modelli di gestione che negli ultimi 4 anni hanno dato segnali di crescita, e non di staticità come abbiamo fatto invece noi).

Poi, se invece vogliamo fare la solita discussione ripetuta due miliardi di volte (gravina, crisi, attaguile...bla, bla, bla) continuiamo pure  8-), con un bel copia e incolla dei post di 3-4 anni fa, tanto si dicono sempre le stesse cose.

ciao.

Offline Fantadrum

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Il mio pensiero è che il sistema Lo Monaco é vincente per le piccole squadre con budget bassi, ma il Catania, che riceve dalla Lega un bel pò di soldi, e che non ha una media spettatori di 2-3mila spettatori, potrebbe, ORA, dopo 4 anni, modificarlo, almeno un pò. Ma discutiamone  ;-)
« Ultima modifica: 10 Marzo 2011, 12:25:19 pm da Fantadrum »

Offline Aldo

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Sulla carta siamo senz'altro più forti di Lecce, Brescia, Cesena, Chievo e anche del tranquillo Bologna.

Sulla carta, a settembre, pensavamo di essere più forti di Lecce, Brescia, Cesena, Chievo, Bologna, a marzo, dopo 28 giornate di campionato, il campo ha dimostrato che non lo siamo. :-(
Melior de cinere surgo! ❤️💙❤️💙