Sergio, solo un precisazione: il titolo “Biagianti vicino al grande salto” o cose del genere era riferito alla acerrima rivalità, come dire che saltava il fosso (si capiva poi nel contesto dell'articolo)!
Oggi andare al Palermo è meglio che andare al Catania perché pagano di più e si punta in alto con la forza bruta degli investimenti milionari. Non c'è nulla di male, ma devi riconoscere che anche la politica dei piccoli passi firmata Lo Monaco-Pulvirenti (che pure non sono mostri di simpatia) è rispettabilissima ed è l'unica possibile per le forze economiche siciliane.
Alla lunga dovrebbe portare agli stessi risultati. Ovvio che molti giocatori non possono o non vogliono aspettare. Di sicuro fra la panchina a Palermo e il campo a Catania chiunque sceglierebbe la seconda opzione.
Ciao
Per me caro Bua non c'entra niente la rivalità, c'è solo il passaggio a una squadra che ha obiettivi diversi, oltre che remunerati in maniera diversa. Negare che Palermo sia un passo avanti ed in una diversa fascia di valutazione equivale a negare il sole.
Nessuno nega la politica dei piccoli passi del sodalizio etneo. Ma nulla toglie ad un giocatore ambizioso che volesse viaggiare a passi più lunghi di accorciarne i tempi. Se Biagianti o chi per lui crede e si ritiene un giocatore d’alto livello degno della champions, credi che aspetti i 5 anni di pulvirentiana memoria per fare solo il primo scalino?
E' quello che ho detto io, ti spiegavo il titolo di quell'articolo.
Ho detto pure io a suo tempo che se le due società avessero trovato l'accordo, anche per riconoscenza verso chi lo ha lanciato, Biagianti avrebbe dovuto adeguarsi.
Poi che il "ragazzo" sia una mosca bianca che non si sarebbe sentito a posto a passare al Palermo (anche perché non è l'unica società di seconda fascia cui può ambire) e magari ha la ragazza qui e vorrebbe poter circolare senza essere insultato, potrebbe essere vero, ma non lo so. Uno con un po' di sale in zucca lo capisce che non è un treno che passa, se fai il tuo. Non dico che debba aspettare 5 anni, ovviamente, ma uno (o mezzo, chi lo sa?) non gli cambia nulla.
Mi piace però rricordare che durante la trattativa l'unica dichiarazione sua è sata "sto male non ho voglia di parlare", non certo quello che ti saspetteresti da chi sta per festeggiare un avanzamento di carriera.
Ad ogni modo, ormai è aria fritta. Per fortuna di tutti.Ora sta a lui connfermarsi e guadagnarsi il ritorno a Firenze, il passaggio al Milan, o qualunque altra cosa voglia. Che poi non è detto che quest'anno non si possa fare il campionato del Bari o del Parma dello scorso anno,c he significa "lottare " per l'UEFA per larghi tratti della stagione.
Certo andare al Palermo significa comunque un tradimento "sportivo", e chi indossa la nostra maglia come fa lui (sudandola), che è uno dei più coccolati dai tifosi, lo sa benissimo.