Credo di essere stato più chiaro di prima quando ho parlato di pesanti interessi che stanno alla base di un contrasto alla società di Pulvirenti. Centinaia di milioni di euro ormai in ballo, infrastrutture, settore giovanile e tutto il resto: siamo ben lontani dal vecchio calcio catanese eroico ed artigianale. Qualcuno è rimasto tagliato fuori e non si rassegna, così manda segnali in codice, affidandosi a questo o a quello, aspettando che qualche catastrofe s'abbatta prima su Nino Pulvirenti, eventualmente su Lo Monaco, perchè l'ordine di attacco è questo, esattamente il contrario di quel che si possa immaginare.
Quanto alla solidarietà di cui si parla, devo confessare che non ho una particolare suggestione leghata nè alla professione che faccio nè alla corporazione dentro cui inevitabilmente mi trovo, anzi provo una grande insofferenza di fronte a questa schematizzazione. Comunque quel che dovevo dire su Telecolor domenica sera l'ho detto a Lo Monaco, le questioni personali e gli scontri diretti appartengono ad un'altra storia in cui credo debba entrare solo chi conosce i fatti, magari anche bene. La segnalazione del caso Pantanelli, poi, l'ho ripresa perchè ribadisce lo stile che viene usato spesso parlando di altri: ma Lodato chi è quello che... Esattamente sullo stile del gatto e la volpe, degli imbonitori, dei malandrini, perchè agli altri giustamente si richiede educazione, umiltà, capacità di confrontarsi, ma a se stessi si concede qualunque scortesia e maleducazione, anche quando si raccontano idiozie, appunto come quella del falso scoop. Pazienza, fa parte del gioco, ho letto e sentito anche di peggio in questi anni e in questi mesi. Quanto alla contestazione alla gestione Massimimo, ho detto milioni di volte che, purtroppo, molto spesso quelle contestazioni, con in testa i tifosi, erano legate a pessimi risultati, ma siccome l'esperienza insegna qualcosa, ci fu un periodo in cui dietro certi attacchi strumentali c'erano alcuni poteri, politici ed imprenditoriali, che inseguivano altri obiettivi, alcuni dei quali, in effetti, li raggiunsero. Salvo a pagare alcuni di loro il conto in galera (alcuni meritatamente, altri immeritatamente). Che la storia insegni qualcosa, almeno questo...