Umastru, eccoti una prima risposta del Viminale, diretatmente da Repubblica.it. Mai io dico, allora il regolamento a che serve? Le parole del sindaco di Roma dovrebbero fa sobbalzare sulal sedia...chiunque.
Viminale, no stop alle trasferte
per i tifosi di Roma e Lazio
Dopo i gravi incidenti in occasione del derby, adesso il Viminale è in attesa di un rapporto da parte della questura di Roma per "accertare le responsabilità" delle due tifoserie. Ma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha parlato subito con il ministro Roberto Maroni. "Il campionato di calcio deve andare avanti con la sua regolarità-ha spiegato il sindaco di Roma- I violenti devono essere colpiti e puniti mentre la squadra e il tifo devono andare avanti, non hanno nessuna responsabilità. Questa è la mia richiesta, poi la Lega dovrà valutare. È impensabile che si possa in qualche modo andare a colpire lo stadio e la città di Roma per quello che è successo". E ha spiegato ancora: "Non c'è stata una sottovalutazione del rischio, c'è stata una grandissima mobilitazione in questura e di tutti gli organi di controllo del territorio, anzi, se non ci fosse stato questo dispiegamento purtroppo c'è da temere che sarebbe successo di peggio. Voglio dire con molta chiarezza che non ci sono gli estremi per squalifiche e altre cose di questo genere. Se gli incidenti ci sono stati li devono pagare i violenti, non la squadra, lo stadio o i tifosi". E' probabile quindi che non vengano bloccate le trasferte, come si pensava in un primo tempo, ai laziali domenica a Marassi (partita delicatissima col Genoa) e dei romanisti a Parma fra 14 giorni. La Lazio lotta per la salvezza, la Roma per lo scudetto. Oltre 10.000 giallorossi erano stati a Bari: una bellissima festa senza alcun problema. Purtroppo nel derby è successo quello che si temeva. Ma si risolve tutto chiudendo le trasferte? Anticipando l'orario della partita (una comica...)? I tifosi della Roma hanno già avuto quest'anno sei trasferte off limits, quelli della Lazio tre. Molto meno di altre tifoserie, come quelle di Napoli e Atalanta. La Roma ha ancora due trasferte quest'anno: in casa del Parma e del Chievo. La Lazio a Genova e Livorno (storica rivalità anche politica con gli amaranto). Ora la parola all'Osservatorio ma credo che verrà consentito il via libera, con la sola limitazione di un biglietto a testa. A meno che prevalgano i "falchi" del Viminale.
Sull'argomento violenza è intervenuto stamani, ai microfoni di "Radio anch'io lo sport", il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta. "Bisogna essere sempre costruttivi. Nel complesso questo campionato ha messo in evidenza che una forte collaborazione tra società, Lega e forze dell'ordine è riuscita a contenere questi episodi, alle volte con sacrifici importanti per le società, come nel caso di Inter-Juve dell'altro giorno dove lo stadio per ragioni di sicurezza non era pieno come sarebbe potuto essere (solo abbonati nerazzurri, ndr). Ieri non è andato tutto bene, ci sono stati episodi molto gravi e dobbiamo essere compatti per combattere. Dobbiamo distinguere tra il tifo sportivo, che deve essere incoraggiato, ed essere più severi con certezza nelle pene e rapido accertamento delle responsabilità". Beretta ha inoltre spiegato: "Stiamo lavorando su due fronti, da un lato faremo in modo, con fatica, di essere pronti con la tessera del tifoso all'inizio della prossima stagione che darà vantaggi ai veri tifosi. Tutto questo funziona solo se nello stesso tempo si persegue con rigore queste frange che poi spesso sono a contatto con la criminalità comune. C'è un piccolo gruppo di ultrà che ricatta il calcio italiano e dobbiamo isolare questi gruppi, ma bisogna dire che dentro gli stadi abbiamo fatto dei passi in avanti". L'Italia ha perso gli Euro 2012 e adesso è candidata per quelli del 2016: Giancarlo Abete ha iniziato il suo tour elettorale (in treno sino a Francoforte) ma la violenza e la mancanza di una legge sugli stadi sono due handicap. L'Uefa non vuole biglietti nominativi e separazione fra i settori dello stadio (si è visto all'Olimpico, in tribuna Tevere...). La gestione della sicurezza in Italia presenta ancora grossi problemi: il prefetto di Roma anticipa il derby alle 18,30 coi risultati che si sono visti, il derby d'Italia fra Inter e Juve è una tristezza, con San Siro mezzo vuoto. Si parla di Roma e Milano, e di due stadi che sono fra i migliori in Europa (l'Olimpico lo scorso anno ha ospitato la finale di Champions). Ora il ministro Roberto Maroni spera di risolvere tutto con la tessera del tifoso? Non credo, essendo una persona intelligente sa che il problema-violenza è molto più complesso e va affrontato con il contributo di tutte le componenti. Che fanno i club di calcio? Forse la Juve era contenta di non avere avuto i suoi tifosi a San Siro, così ha evitato l'ennesima contestazione. Che fa la Roma per spiegare ai suoi tifosi vantaggi (e svantaggi) sulla famosa card con microhip: sul sito www. asromaultras. org si è aperto un dibattito civile, con tanti punti interrogativi, con tantissime critiche. Ci vuole più trasparenza, e coraggio, da parte dei club. Beretta ha così concluso così, con riferimento al derby romano: "Non c'è nulla di razionale o giustificabile anche dopo la massima delusione sportiva nel far correre il rischio a una famiglia di bruciare dentro un'automobile..". Ha perfettamente ragione: ma dalle sacrosante parole, i club e la Lega (Calcio) ora dovrebbero passare ai fatti. Iniziando quel dialogo coi tifosi per bene che hanno sempre promesso e mai mantenuto.