Bua, ma chi ha mai detto che l'Acireale ha sfiorato la A?
La storia dell'Acireale è ben nota e conosciamo i nostri limiti: è stato in B dignitosamente per due stagioni, salvandosi il primo anno (in panchina Papadopulo, con cui una volta ho incontrato discussione in aeroporto e ricorda Acireale con grande affetto) con una squadra modesta (a danno di squadroni in cui militavano calciatori come Vieri, Antonioli, Chiesa e Juliano) e retrocedendo quartultima l'anno successivo, con allenatore Silipo (e qui c'è qualche rimpianto, perché l'impianto complessivo era migliore, ma il manico era inadeguato). Vanta una trentina di campionati in C e C1, con molte annate di testa (memorabile quella del 73/74) e un'altra decina in C2. Con pulvirenti presidente è retrocessa in C2 il primo anno per tornare in C1 e fare poi la fine che sappiamo (cinque milioni di Euro di buco e retrocessione addirittura in Promozione).
Dopo Palermo, Messina e Catania (anche il Catania ci metto, lo vedi?) è ancor oggi la squadra più titolata della Sicilia (concorrenziale forse solo il Siracusa, ora più in palla, ma con trascorsi di nota che si perdono nel tempo: mi pare una B negli anni cinquanta).
Ti sembra poco obiettiva la mia ricostruzione? Se la contesti parla di fatti e statistiche, per piacere.
In ogni caso, nessun dubbio che pulvirenti abbia potuto fare a Catania investimenti maggiori che ad Acireale. E chi lo ha mai contestato? Chi ha mai contestato che il bacino d'utenza catanese sia maggiore di quello acese? Catania ha più abitanti di Acireale (295.000 contro 53.000, max 80.000 se si ci mette dentro la gemella Acicatena) e che credi che mettiamo in dubbio l'anagrafe? Nessun dubbio nemmeno che il passaggio di pulvirenti a Catania potesse essere legittimo, anche se trasferirsi da una squadra alla sua acerrima rivale, protandosi armi, bagagli giocatori, vivai e medico sociale non è proprio proprio da gran signore. Ad Acireale, per la verità, non era stato mai molto amato (tra i nostri difettucci c'è anche una certa alterigia, chi lo nega?), quindi avrebbe anche potuto avere qualche attenuante. Piccolo particolare, però: nell'andarsene avrebbe dovuto evitare di frenare macroscopicamente la volta dell'Acireale verso la promozione (questa è stata forse la cosa più schifosa, e chiunque ami una qualsiasi squadra lo ammetterà, oltre che contraria alle leggi dello sport), di svuotare il parco giocatori acese (per chi conosce i bilanci sono l'attivo delle società calcistiche), di destinare al fallimento l'Acireale e di farci la guerra persino dopo, quando eravamo già tra i dilettanti (altro che Maramaldo). Se ci avesse lasciato in B senza debiti e con la squadra a posto non ti preoccupare che ce la saremmo cavata da soli, come oggi e negli anni novanta, e che nessuno avrebbe mortale astio verso il vostro presidente o verso lomonaco. Prima o poi, o anche subito, saremmo tornati in C (o magari sarebbe andata meglio, chi lo sa), ma stai tranquillo che saremmo ancora tra i professionisti.
Certo, e in questo caro Bua dici la verità, i progetti di pulvirenti erano altri. L'Acireale lo avrebbe tenuto volentieri per farne una squadra satellite dove svezzare le promesse più giovani. Nessun dubbio che l'Acireale sarebbe oggi in Prima Divisione; anzi, ti dirò, con il Catania in A sarebbe persino convenuto portarlo in B, per sviluppare rapporti incestuosi tipo Atalanta-AlbinoLeffe.
Ma per gli acesi una soluzione del genere non sarebbe stata per nulla dignitosa, per nulla accettabile, perché si sarebbe vissuti di luce riflessa, sanzionando quella sudditanza a Catania che sarà anche purtroppo nei fatti ma che è l'unica cosa che ci preme non accettare, così come i pisani non accettano la sudditanza a Livorno o i monzesi quella a Milano (altri casi di città maluguratamente vicine a città più grandi).
Spero che il quadro ti sia finalmente chiaro.
Per il resto, forse per ignoranza (che non è una brutta parola, ma è la semplice sconoscenza dei fatti) dici cose false. Attualmente l'Acireale gode di eccellente salute economica, ma non vanta purtroppo una dirigenza sportiva altrettanto valida (vengono da Paternò....).Inoltre, più quadrato di come hanno fatto gli acesi attorno alla loro squadra non è possibile immaginare: semplicemente, all'epoca un buco di cinque milioni di Euro era di portata eccessiva per chiunque non fosse Berlusconi (ad Acireale e dintorni ci sono discrete imprese e la prima banca del territorio, ma Berlusconi è di altre parti), la tifoseria ha declinato (giustamente) ogni ipotesi di acquistare titoli altrui, la Lega Sicula ha ignorato bellamente i nostri titoli spedendoci addirittura in Promozione e penalizzandoci in ogni modo possibile e immaginabile. Secondo i soliti bene informati, a tale inspiegabile acrimonia non sarebbe estraneo il fatto che qualora tornassimo tra i professionisti ci sarebbe un gruppo economico di una certa dimensione pronto a rilevarci e che ciò darebbe un tantino fastidio a certe organizzazioni che cercano, anche se non c'è terreno tanto fertile, di stendere i tentacoli su Acireale e dintorni, ma preferisco lasciare gossip e dietrologia che lascio agli appassionati del genere. Io mi occupo di bilanci e di fatti, i primi li ho letti, e sono rimasto a bocca aperta per l'indignazione; gli ultimi sono evidenti.
Ad Acireale, quindi, ci si è rimboccati le maniche, altro che, ma contro tutto e contro tutti. Sono stati fatti molti errori, ed essere estranei ai pazzeschi circuiti mafiosi che dettano legge tra i dilettanti non ci ha certo giovato. In ogni caso, non è mai facile risalire per nessuno contro squadre per cui battere l'Acireale è un po' come battere la Juve; lo sapete bene anche voi, visto che per uscire dall'Eccellenza avete avuto bisogno di un pietoso ripescaggio (roba che all'Acireale, così poco amato dai poteri forti e dalle istituzioni, e qui replico a un'altra tua insinuazione, sarà sempre negata).
In ogni caso, caro Bua, hai il tuo Catania in serie A, ma la tua ostilità permanente verso l'Acireale è certo un po' curiosa, e mi fa pensare che, nonostante tutto... noi acesi una prima battaglia (quella per la sopravvivenza e per restare la vostra spina nel fianco) la stiamo vincendo... per la guerra (calcistica) è un altro discorso, ma a poco a poco ci stiamo riattrezzando. Non è escluso che fra tre o quattro anni potremmo reincontrarci dalle parti della Prima Divisione (putroppo per voi, non ci poniamo obiettivi più ambiziosi, anche se Schwarz ha parlato avventatamente di serie B; di conseguenza, occorre che ci veniate incontro
).
Forza Acireale. 49 Bye bye's