Ciao a tutti.
Andiamo ripetendo da qualche anno e mi pare che sia opinione comune, che i risultati di una squadra di calcio, (e parliamo di risultati duraturi, non delle "meteore" che durano qualche anno e poi finiscono in seconda divisione o ancora più giù), dipendono dai vari componenti e dalla loro capacità di stare unite attorno ad un obiettivo: società, tecnico, giocatori, tifosi, stampa, e perchè no, anche istituzioni locali. Questo per assicurare la permanenza della squadra nei "piani alti" del calcio (serie A o B).
Quest'anno l'unità attorno all'obbiettivo pare non sia così forte. Del resto gli obbiettivi vanno anche spiegati e condivisi. Mi spiego meglio. Si è fatta la scelta di "svecchiare" la squadra: comprensibile e logica dal punto di vista sportivo. Quello che non si è capito è stato l'aver creato delle lacune a centrocampo (gli infortuni fanno parte del gioco e sono prevedibili) e in attacco (valgono le stesse considerazioni del centrocampo). La difesa invece a mio parere è stata rinforzata a dovere, ma soffre il modulo di gioco. Ad esempio il Bari, che ha segnato gli stessi goal del Catania, ha la difesa meno battuta d'Europa, con giocatori giovani ed inesperienti per la serie A, tutto sommato forse meno forti dei difensori del Catania. Evidentemente l'allenatore ha trovato un equilibrio di squadra fra difesa, centrocampo ed attacco, ottimale.
E qui veniamo al capitolo allenatore: una scelta ancora incomprensibile, caduta su una brava persona, che è arrivata a Catania con la sola credenziale di "conoscere" l'ambiente (come veniva sbandierato al momento dell'annuncio di Atzori).
Se un appunto si può fare a questa società è quello di non avere una linea chiara in fatto di allenatori e passare da lucide scommesse vinte (come Marino e Zenga, allenatori con alle spalle solide esperienze vincenti, anche se fuori dalla notorietà sportivo mediatica) a veri e propri azzardi (Costantini, Baldini ed adesso, a mio parere, Atzori).
Detto questo, credo che il ruolo di Lo Monaco non vada assolutamente messo in discussione, a prescindere da antipatie personali e caratteraccio: è una persona competente, che conosce i calciatori (e ne è prova che non ha preso Stellone, tanto per far contenti i tifosi), che sa gestire i bilanci, che sta realizzando un progetto sportivo serio in grado di collocare il Catania nei piani alti del Calcio (serie A o anche serie B, ma che importa l'importante è esserci).
E se quest'anno ha commesso errori da sicumera, credo che rientri nell'ordine delle cose: non sbaglia chi non fa nulla.