In una situazione di crisi, per essere credibili prima si fa l'analisi dei propri errori, si cerca di porre rimedio per quanto possibile. Solo dopo avere fatto una corretta disamina senza autoassolversi a priori, si possono prendere in considerazione fattori esterni (tifo debole) come concausa della crisi. Lei, Direttore, invece sin dai primi momenti in cui cominciava a delinearsi questo flop, ha scaricato la colpa sui tifosi. I quali giustamente sono rimasti "contrariati" per usare un eufemismo. Secondo me il sostegno dei tifosi puo' diventare determinante, quando i valori in campo sia fisici, psicologici che tecnici sono paragonabili. Imputare ai tifosi, la situazione nella quale si trova il Catania sa tanto di malafede.
Direttore l'unica cosa che deve fare la societa' e' dare un segnale forte di svolta per risolvere la crisi. Segnale che finora non si e' visto.
Puo' darsi che presi individualmente, sia l'allenatore, che i giocatori siano delle persone valide, ma in questo momento la macchina nel suo insieme non funziona. E allora prima cominciamo ad aggiustare gli ingranaggi (Allenatore, Squadra, Societa'), dopo si puo' pensare ad una migliore lubrificazione del sistema (tifo).
Saluti
PS lo sport di scaricare sugli altri i propri fallimenti, viene praticato spesso da papi, il quale riesce a convincere i telespettatori di rete quattro della sua infallibilita'. Un papi ci basta e ci assupecchia.