vorrei sentire qualcosa a proposito diell'idea dell'azionariato popolare, stile Barça.Ci terrei ad una vostra opinione.
Brevemente (purtroppo
)…
In una realtà come la nostra, consentire a molti di aver voce in capitolo potrebbe essere – come dire - controproducente…
Basti pensare a:
1) Certi pseudo ultras che pretendono favori di vario genere dalle Società sportive con metodiche da codice penale;
2) Certi pseudo personaggi che pretendono di entrare “aggratis” in tribuna VIP (Very Indecorous Persons) e poi sono i primi a contestare tutto e tutti solo perché fa “scìcche”;
3) Certi pseudo politici che vogliono avere sempre “le mani in pasta dappertutto” e difficilmente rinuncerebbero ad avere la loro fetta di torta;
4) Certi pseudo speculatori, che, normalmente, spendono il loro nome per conto di altri che amano – diciamo – “agire nell’ombra” e difficilmente perderebbero l’occasione di approfittare dell’occasione per “ripulire” un bel po’ di danaro;
5... Senza dimenticare quelli che in virtù del loro investimento da un eurazzo, si sentirebbero, poi, in diritto di pretendere Ronaldo, Ronaldinho e… Cacasenno.
Ti sembrano dei validi motivi per rinunciare all’idea?
E, poi, se nemmeno le grandi squadre italiane ci hanno provato, preferendo il meccanismo della quotazione in borsa, un po’ più “asettico” dell’altro… Un motivo ci sarà pure, o no?!
Quindi, teniamoci stretta la gestione Pulvirenti – Lo Monaco e il loro pugno di ferro, il più adatto, a mio avviso, per una realtà disgraziata come la nostra… Perché fin quando faranno, correttamente, i loro interessi, indirettamente faranno anche quelli del Popolo catanese.
Quando (E SOLO SE), dovessimo accorgerci che i loro interessi non coincidono più con i nostri (vedi Franza a Messina)… Solo allora la contestazione potrà avere inizio e avrà un senso e un’utilità.
Ma non mi pare, ad oggi, che ci siano segnali in tal senso… Anzi, tutt’altro!
Un abbraccio rossazzurro.