A mente fredda sono indignato come dopo un minuto dalla notizia dell'incubo. Altro che notte passata a sbollire la rabbia, continuo a leggere questa notizia, a sentire le dichiarazioni dei protagonisti e a provare un senso di smarrimento. Partiamo da un punto fermo: molta gente a Palermo non accetta Zenga per via della sua provenienza. A me, sarò in minoranza, poco importa da dove viene Zenga, anzi non me ne frega proprio niente. Potrebbe pure arrivare alla conferenza stampa di presentazione avvolto nella bandiera della Corea del Nord con in mano un modellino di missile sperimentale a lunga gittata e non sarebbe per me il principale motivo di sdegno.
Zenga a Palermo é il non senso per eccellenza, la negazione dell'ultimo barlume di coerenza calcistica di Zamparini, che a mio parere, lo ripeto, ha agito come il peggiore dei tifosi, per fare uno sgarbo al suo allenatore sostituendolo con l'unico collega che quest'anno lo ha battuto due volte su due in campionato.
Zenga é presuntuoso più di Ballardini, gioca un calcio che é la sintesi di tutto quello che non si dovrebbe mai vedere su un campo, a partire dagli espedienti rustici come il giocatore in mutande o il provocatore/cascatore per professione, per passare a temi più prettamente tattici, tipo le difese a uomo a tutto campo, il cambiare modulo a seconda dell'avversario affrontato, il credo tutto trapattoniano (per sua stessa ammissione) della difesa ad oltranza salvo poi provare a segnare il golletto in contropiede. Dal punto di vista del gioco passiamo dalla filosofia di Sacchi o Zeman, dall'idea di dover sempre fare un gol in più dell'avversario, esattamente all'opposto. Situazione già vissuta in passato, quando a Sonzogni successe Mutti. E per me personalmente fu un disastro.
E Zamparini? Uno che ha sempre detto di amare il calcio spettacolare quanto resisterà con il non-calcio di Zenga? Io dico che alle prime amichevoli di luglio ci saranno i primi silenzi, a seguire le prime perplesse mezze frasi sulla stampa, per poi arrivare alla classica esplosione di agosto e all'esonero di Zenga dopo le prime partite, in perfetto stile Glerean-Colantuono.
Vogliamo parlare della gestione del gruppo? E' forse l'elemento più preoccupante. Fra squadra e Ballardini si era creata una perfetta sinergia, sentivi i giocatori parlare benissimo dell'allenatore e non c'era un solo motivo che potesse fare pensare al macello che é uscito fuori in questi ultimi quattordici giorni. Poi Ballardini ha fatto lo s t r o n z o, qualche sua affermazione, svelata da Zamparini, non deve avere fatto piacere a più di un giocatore, ma adesso il Palermo si ritrova in una situazione pressocchè identica a quella di cinque anni fa, con un gruppo di uomini disorientato, fortemente legato a metodi e situazioni consolidatesi in un anno e per cui apparentemente non c'era un solo motivo per dovere cambiare in maniera così rivoluzionaria le cose.
Quanto dura Zenga con Miccoli e Liverani? Caratterialmente la vedo difficilissima, tatticamente poi... Una squadra che aveva trovato la sua dimensione di base, con un modulo, il 4-3-1-2, che aveva sistemato determinate cose e portato equilibrio, dovrà di colpo pensare in maniera diversa e cambiare pelle domenica dopo domenica. A Miccoli, Simplicio e Liverani non puoi chiedere di adattarsi agli avversari, da sempre sono stati gli altri a doversi adattare a loro e al loro estro, con tutti i limiti della cosa, per carità, ma é su queste basi che si era raggiunto un compromesso decente. Io ora immagino che se il Palermo prenderà la punta forte lo farà per farla giocare titolare, non certo per sbattere 8 o 10 o 12 milioni in panchina. Nel 4-3-1-2 non c'é posto per nessuno, ma in un 4-3-3 sì. Il problema é duplice, perchè Colantuono ci provò a fare giocare insieme tre punte, ma a Miccoli di correre non andava quando aveva vent'anni, figuriamoci oggi a quasi trenta ed in più il 4-3-3 di Colantuono non era certo quello di Zeman, ma nemmeno il 4-5-1 camuffato di Zenga. Insomma, a Miccoli non puoi chiedere di correre e nemmeno puoi dargli i compiti di copertura che aveva Mascara. Quello puoi farlo con Cavani, puoi forse provarci con Hernandez, ma Miccoli ti manda a fare in c u l o dopo dieci minuti della prima amichevole. E non finisce qui, perchè Zenga é pure fautore di un turnover esasperato, il che vuol dire che prima che con Zamparini sarà obbligato a sciarriarisi, ma di brutto, proprio con Miccoli, apertamente e in campo alla prima sostituzione, in camera caritatis con gente meno ruspante, ma altrettanto di personalità, tipo Liverani.
Ipotizzo: non é che adesso assisteremo anche ad una bella rivoluzione tecnica, con gente data per inamovibile o che ha firmato il contratto da pochissimo che andrà via? Sarebbe forse l'unica soluzione per appianare in partenza certe incongruenze tattiche e caratteriali che mi sembrano lampanti, ma sarebbe anche l'atto definitivo che sancirebbe la fine di un progetto tecnico avviato lo scorso anno e da cui, a mio giudizio, non si poteva prescindere per raccogliere frutti importanti in futuro. Che senso avrebbe fare una squadra giovane condita da un paio di fuoriclasse di esperienza, darle nel tempo un identità (e ci si era riusciti in casa, molto meno in trasferta) e poi cambiare tutto? Va bene l'incidente con Ballardini, ma a questo punto era fondamentale provare a cambiare il meno possibile sul piano tecnico, prendere un'altro allenatore che almeno giocasse un calcio propositivo, basato sullo stesso modulo usato quest'anno e tentare di attutire l'impatto soprattutto mentale fra lui e lo spogliatoio. Invece si é fatto esattamente l'opposto. Incredibile. Evidentemente Sabatini ha capito che aria tira a Palermo e di fare l'eroe provando ad imporre delle considerazioni razionali, proprio non gli é passato per l'anticamera del cervello. Un Sabatini che da questo punto di vista si é quindi foschizzato e forse non poteva essere altrimenti.
Tutto questo in una situazione oggettivamente difficile per Zenga dal punto di vista ambientale, una situazione che rischia di risolversi in un calvario stile Arrigoni-Colantuono, da un lato invisi alla piazza, dall'altro puntualmente martoriati da Zamparini, il tutto immaginiamolo amplificato una decina di volte, visto anche che Zenga non é remissivo come Arrigoni ed é molto meno diplomatico di Colantuono e che una situazione di dichiarata antipatia come quella attuale non si é mai vista, da che io abbia memoria, qui a Palermo nei confronti di un nuovo allenatore.
A meno di 24 ore dalla notizia rimango dunque perplesso, molto perplesso. Io non so in questo momento cosa sia giusto fare, cosa succederà a breve, se Zenga sarà accolto fra i fischi o nell'indifferenza, ma se fossi un giornalista e non un giornalaio, il giorno della presentazione in conferenza farei una sola domanda:
1) presidente, ritiene Zenga un allenatore senza esperienza come Ballardini e che per questo avrà quindi bisogno di ascoltare i consigli suoi e di Sabatini il venerdì?
Se la risposta é sì la palla passa all'allenatore:
2a) Zenga, u sta sientiennu? Non é che fra un giorno, una settimana, un mese si lamienta cuomu a Ballairdino?
Se la risposta é no, controdomanda a Zamparini:
2b) presidente, un faciemu ca su scuoirda!?
Buttiamola sul ridere, perchè oggi di serio con Zenga al Palermo é rimasto davvero poco.