Guardate che bell'articolo che ho trovato su Repubblica.it ...vado anche ad aggiornare un altro mio topic. Ciao
tifosi rosanero non saranno contenti di saperlo, soprattutto dopo la storica batosta di domenica, ma non è solo sul terreno di gioco che il Catania ha trionfato quest´anno nel derby di Sicilia. Al di là delle sfide dirette, la società etnea, ad oggi, vince su tutti i fronti, da quello dell´efficienza economica a quello del legame con la città e i tifosi. Solo la classifica salva il Palermo, che mantiene tre punti di vantaggio sulla squadra di Zenga. Ma guardando con più attenzione agli investimenti fatti dalle due società tra mercato estivo e invernale, a gioire sono ancora una volta i catanesi.
Già, perché per ogni punto conquistato, il presidente Zamparini ha speso fin qui circa un milione e 340 mila euro, contro i 266 mila sborsati dal suo collega, Antonino Pulvirenti. Il merito va anche a una campagna acquisti molto oculata della società etnea, che per questa stagione ha speso 8,8 milioni di euro (incassandone con le cessioni poco più di 13 milioni). Per definire la suo rosa, il Palermo ha invece speso quasi 48 milioni di euro, incassandone altrettanti (almeno secondo le stime diramate dallo stesso Zamparini). Tra entrate e uscite, insomma, il Catania può vantare un saldo in attivo di circa 5 milioni, mentre la società rosanero ha dichiarato il pareggio, pur avendo speso di più in acquisti.
Va un po´ meglio se si confronta la classifica con il tetto ingaggi: per ogni punto, il Palermo ha investito 770 mila euro, mentre il Catania si ferma a 600 mila.
Un dato che non sembra lenire i malumori della tifoseria palermitana, come dimostrano le statistiche della Lega calcio sull´affluenza di supporter allo stadio. Se nella scorsa stagione, nonostante le prestazioni negative della squadra, la media di spettatori al "Barbera" è stata di 25.541 a partita, quest´anno la media si ferma a poco più di 24 mila. Al "Massimino", invece, le cose sono andate esattamente all´opposto: in questo campionato, la media a incontro è stata finora di 18.231 spettatori, contro i 17.747 della passata stagione.
Che il legame tra i catanesi e i colori rossoazzurri sia più forte di quello tra i palermitani e i rosanero, lo si evince anche dalla percentuale di occupazione degli spalti (ossia dal numero di spettatori per ogni incontro casalingo diviso per la capienza dello stadio): ebbene, nel caso del Catania questa percentuale raggiunge quota 86,2 (una delle più alte di tutta la serie A), mentre al "Barbera" ci si ferma al 65,2 per cento.
I rapporti tra il Palermo e tifosi rosanero, dunque, non sembrano essere idilliaci (almeno a confronto con la situazione catanese). Un recente sondaggio di Demopolis, effettuato alla vigilia del derby, lo conferma: chiamati a dare un giudizio sul campionato condotto fin qui dalle rispettive squadre del cuore, i palermitani hanno espresso un voto che supera appena la sufficienza (6,2), mentre i catanesi hanno dato ai loro beniamini un 7 pieno.
Come spiegare questo calo di entusiasmo nell´ambiente rosanero? Secondo Pietro Vento, responsabile di Demopolis, «il problema è legato alle aspettative nutrite dai tifosi palermitani nei confronti della loro squadra, che sono molto più alte di quelle dei tifosi catanesi. A inizio anno, i supporter rosanero si sono abituati a sognare in grande. E per questo, ad oggi, sono delusi».
Ma in questi giorni amari per il Palermo, è tornato alla ribalta anche un vecchio problema: la distanza avvertita dai tifosi nei confronti di una società "poco palermitana". Se l´organigramma societario del Catania è composto in stragrande maggioranza da dirigenti nati e cresciuti nel capoluogo etneo (solo l´ad Lo Monaco e il ds Giuseppe Bonanno sono "stranieri", ma pur sempre residenti in Sicilia), lo stesso non si può dire per la società di viale del Fante. Nei posti chiave della dirigenza rosanero, infatti, figurano solo tre palermitani: il vicepresidente Guglielmo Micciché, il direttore marketing Mauro Bellante e il segretario organizzativo Salvatore Francoforte. Un esempio: Pulvirenti domenica era in panchina, Zamparini era assente.
(03 marzo 2009)