Caro Bua, quel che dice Zampa conta veramente ben poco. Conta né più né meno di quello che dice (o che avrebbe potuto dire) Gaucci. Zampa non è siciliano. Per lui il derby inizia e finisce sul rettangolo di gioco. E quando Zamparini parla di Palermo superiore al Catania si riferisce esclusivamente alle formazioni, al massimo ci mette anche lo staff tecnico. Altre amenità estranee all’ambito sportivo probabilmente neanche sa che esistano. A Catania si vive con fin troppo trascinamento questo derby, inserendoci ingredienti che col calcio c’entrano ben poco: città, politica, stadio, teatro massimo, gli aeroporti, Sant’Agata e Santa Rosalia, l’Etna e il monte Pellegrino, la playa e Mondello, la movida, il barocco, per voi dell’Est (ma probabilmente non è il tuo caso) il risultato del campo diventa veicolo per spostare il confronto su altri campi e rivendicare supremazie che qui a Palermo nemmeno ci si sogna di considerare, proprio perché non sono mai nate. E Pulvirenti, da bravo rossazzurro, non ne è esente. Lui probabilmente con questo risultato e con la sua autocelebrazione di superiorità ha giustificato quel 33% di euro in più che costa a un tifoso rossazzurro coltivare la sua passione calcistica rispetto a un tifoso rosanero.
Al tirar delle somme e rimanendo in ambito calcistico, Zampa è in grado di programmare un campionato per centrare un posto in uefa. C’è già stato 3 volte, quindi non è estraneo in Europa. Pulvirenti ancora no! Ecco: quando saprà fare anche meglio del Palermo, potrà anche dire di essere superiore. Ma non è una gara dove ad una squadra riesce tutto ed all’altra niente che potrà mai decretare chi ha operato meglio e chi peggio. Indubbiamente un 4-0 in casa di chi ha spostato il traguardo massimo raggiunto molto più avanti, in punti a lui ancora invisibili, crea un onda emotiva troppo ghiotta per non cavalcarla. Ne ha fatto buon pro. Ma a voi sfugge un particolare: il Palermo di ieri avrebbe perso 4-0 (ed anche più) non solo col Catania ma con chiunque avesse giocato, Chievo o Reggina che sia. Il Catania di ieri 4-0 non l’aveva ottenuto in nessun campo e dubito che ci riuscirà nuovamente in futuro. Per cui dite a Pulvirenti che i conti si faranno alla fine, quando guarderemo la classifica finale e quando ci affacceremo sul mercato e vedremo chi ha saputo meglio valorizzare il proprio prodotto e i propri investimenti.
Il Catania ha vinto il derby, punto! Non c’è bisogno di sbrodolarsi in dichiarazioni di superiorità che anche in virtù di questo 0-4 non trovano conforto alcuno nella critica calcistica nazionale; o forse sono i tifosi che ne hanno bisogno per credersi in competizione, se non superata, con una squadra che in 5 campionati di A s’è creata un immagine di tutto rispetto e che il Catania, con rispetto parlando, non può ancora vantare. Almeno fino a oggi no di sicuro.
Ciao!
Sergio, hai ragione sul fatto che a Catania
esageriamo sempre, nel bene e nel male, basti pensare che due settimane fa quasi quasi c'era aria di contestazione. L'umoralità è una prerogativa della maggioranza dei tifosi, noi catanesi abbiamo in più un senso di appartenenza fortissimo, esagerato, ma è quello che ci ha permesso di vivere pagine eccezionali, come l'esodo dei 35 mila a Roma nel 1983, o quello di Avellino per lo spreggio con la Turris nel 1997, cose che non si dimenticano al di là dei risulati (e non credo che le pagine luttuose siano invece da imputare a questa nostra natura, come invece pensano in molti).
Che poi nel 2009 si rivendichi una superiorità nei confronti di un popolo che è parente stretto per storia e vicinanza geografica in virtù di non si sa bene cosa è
ridicolo, ma voglio credere che si tratti di un gioco un po' scemo, ma consapevolmente ironico.
Poi ribadisco che le dichiarazioni di Pulvirenti valgono quanto quelle dei Zamparini nelle varie vigilie, quando si sbizzarriva in pronostici (purtroppo per noi spesso azzeccati) e in considerazioni sicuramente poco eleganti sulla nostra squadra e sulla nostra società, che penso meriti comunque un certo rispetto, nonostante i tanti difetti. Il tutto dimenticando le esternazioni dei vari giocatori, che si sa non brillano quasi mai per intelligenza. Dire che i nostri dirigenti sugegriscono di allenarsi a afare espellere gli avversari è piuttosto pesante, oltre che palesemente falso, chje che ci si possa inventare per digerire tante espulsioni subite in momenti importanti.
Poi domenica può darsi che avreste perso con chiunque (io penso che un po' del nostro, soprattutto tatticamente e tecnicamente lo abbiamo messo), ma questo
lo si può dire per tutte le goleade, ivi comprese quelle delle cinquine che giustamente ricordate con immenso piacere, come noi ricorderemo con immenso piacere questa vittoria, proprio perché arrivata contro un avversario più forte e più ricco.
Pulvirenti ha anche detto che a Palermo non devono dimenticare cosa ha fatto Zamparini, cioè grandi cose e che una giornata storta non fa testo. Per quanto sia antipatico e sia fastidioso sentire dire che il campo ha detto che siamo superiori, almeno avrebbe dovuto dire che in quella partita siamo stati superiori. Insomma, se cogli le sfumature nelle affermazioni di Zamparini, cogli anche tutte le dichiarazioni, per quanto grossolane, di Pulvirenti.
Ripeto, l'euforia per un catanese è difficilissimo da gestire, e poi in Italia, pure chi ha ruoli istituzionali si lascia andare a sceneggiate epiche (vedi la mortadella in parlamento), quindi personalmente considero un passo avanti rispetto al passato questo modo di esultare.
Rispondendo a
Santo, invece, direi che si può discutere è su quanto venga a costare in termini di milioni di euro per punti di distacco la superiorità attuale del Palermo, e se in termini di organizzazione ci sia lo stesso
gap, o quale sia la reale dimensione delle due città (secondo me ben lontana dalla massima serie).
Non credo che il Catania sia costato 5 milioni, forse 5 milioni è il passivo rispetto alle entrate, perché Ledesma, Dica e Co. sono di certo costati di più, ma le plus-valenze di Caserta e Vargas ci hanno coperto le spalle.
In ogni caso penso che siamo fortunati che entrambe le società abbiano in programma di investire sulle strutture, che difficilmente prendono armi e bagagli per trasferirsi altrove per guadagnare di più.
Ciao e scusate se sono stato lungo!