Sergio, io mi sono fatto un'idea, non so se giusta o sbagliata, ma per ora mi tornano i conti.
Colantuono é stato esonerato da alcuni giocatori prima che dal presidente, quei giocatori che nello spogliatoio fanno "tendenza" e possono trascinare il resto del gruppo o dividerlo definitivamente in mille frammenti.
Miccoli non ne voleva sapere di correre nel 4-3-3, Simplicio era fuori dai titolari ed in odor di cessione, idem Cavani. Miccoli, Cavani e Simplicio, tre pupilli di Zamparini. Ce n'é a sufficienza per sentire puzza di bruciato.
Arriva Ballardini e come per miracolo trovano posto in squadra Simplicio e Cavani, che diventano titolari inamovibili, a Miccoli viene data licenza di giocare in venti metri di campo e di riposarsi per buona parte della partita, posto quasi garantito per Bresciano, all'occorrenza si trova spazio per Migliaccio, dappertutto, anche al centro della difesa, paga il conto soprattutto Raggi, ultimo arrivato anche se accreditato di ottime referenze.
Per il resto é molto semplice dividere fra panchina e tribuna (dove Ballardini ha effettuato il vero turnover) Succi proveniente dalla C, Budan infortunato, Mchedlidze appena diciottenne, Kjaer e Di Matteo diciannovenni e senza peso nello spogliatoio, Lanzafame di cui si dice un gran bene, ma sempre 21 anni ha, Capuano che in tre anni di rosanero ha fatto la spola fra l'infermeria e la panchina e Tedesco, che ormai da anni gioca spezzoni di partite. Forse qualche parolina in più potrebbe dire Guana, ma per il resto hai voglia di sistemare il grosso del problema.
Da qui tutta quella serie di lisciate di Ballardini, che dal primo giorno parla di gruppo di uomini veri e professionisti seri, con una ciclicità e puntualità simile al "ricordati che devi morire" di monacale memoria.
E' andata bene fino a quando le forze e l'entusiasmo hanno sostenuto gli "eletti", pure a costo di sacrificare qualcuno in ruoli che proprio non gli appartengono, pur rinunciando a qualsiasi variazione di modulo per amore di far quadrare questo genere di conti.
Adesso si impone la fase B, ovvero un Ballardini che chiama a raccolta i senatori e dice loro chiaramente che é tempo di rifiatare e di provare altra gente ed altro modulo. Bisogna vedere quanto il tecnico avrà voglia o possibilità di farlo.
Il peccato comunque é originale e consiste nel solito difetto tutto zampariniano di prendere giocatori solo perchè gli piacciono e non chiedere invece al settore tecnico se vadano bene o, come spesso accade, spattino invece la settanta.
Per Miccoli, uno che ha numeri da circo, ma il pane se lo deve guadagnare in un campo di calcio e non in un'arena e comunque condiziona l'assetto tecnico di tutta la squadra, aspetto con trepidazione la scadenza del contratto. Se un giocatore a 29 anni non ha più l'energia per correre, non é il caso che giochi titolare fisso in serie A, ci sono le serie minori dove il fattore atletico é meno importante.
Per quanto riguarda Ballardini, mi aspetto ed auguro che finisca il campionato e poi sia molto chiaro con tutti: o la squadra si fa secondo le sue direttive tecniche, che non significa dire il nome dei giocatori richiesti, ma indicare soltanto le loro caratteristiche, che devono essere poi rispettate al 100% da chi materialmente si occupa delle trattative, oppure stracci il contratto a giugno e non faccia l'errore di Colantuono, che evidentemente oltre che di capelli difetta pure di malizia, avendo accettato un nuovo mandato in una squadra che evidentemente lo rifiutava ben al di là di quanto trasparisse.
Per rimanere al presente o meglio al futuro prossimo, bisogna cercare come detto nuove soluzioni tattiche ed equilibri all'interno del gruppo, arrivare a gennaio e pensare a sfoltire e correggere con intelligenza, ma anche con decisione. Le conclusioni tiriamole tutti a fine campionato.
Tutti, dal presidente all'ultimo dei tifosi.