Autore Topic: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo  (Letto 5490 volte)

Offline piurosachenero

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Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« il: 08 Novembre 2008, 09:30:18 pm »
Che peccato! Eravamo tutti li gia' pronti ad esultare per un punto che, volendo usare un gioco di parole, ai punti non meritavamo ed invece un ex giocatore dello Sturm Graz ci trafigge in zona Cesarini. Vedendo pero' l'andazzo della partita si poteva percepire quella sensazione di deja-vous alla quale il Palermo ci ha abituati nelle ultime uscite esterne.
 Il punto di Lecce faceva sperare ad un'inversione di marcia ed invece Saumel ci ha riportati con i piedi per terra, ad assistere alle solite lacune che, Juventus a parte, puntualmente ci fanno compagnia in trasferta. Con una squadra parzialmente rimaneggiata si affrontava un Torino con una gran voglia di punti ma che non faceva poi cosi' paura. Tranne la clamorosa occasione sciupata dal duo Miccoli(traversa) & Cavani(fuori di un soffio), i vari Migliaccio (che e' utile alla causa del Palermo quanto Sardo a quella del Catania) e compagnia bella non hanno fatto altro che assecondare la sete di punti della compagine granata. Pazienza sara' per la prossima volta.
La nuova tendenza a cui mi riferivo nel titolo e' il costante numero di cartellini che i nostri beniamini beccano ormai con ben troppa facilita', soprattutto quelli rossi; il Palermo e' una di quelle squadre che per esprimersi al meglio ha bisogno costantemente dell'undici titolare, speriamo quindi che Ballaman sappia fermare in tempo questa pericolosissima moda. Per il resto non mi preoccuperei piu' di tanto, la posizione di classifica rispecchia il valore della squadra e la volonta' del tifoso medio del Palermo. Quest'ultima frase vuole essere una provocazione voluta da parte del sottoscritto per tutti quelli che pretendono La champions o chissa' quale altre manifestazione europea e poi ignora il fatto che domenica scorsa gli spettatori paganti erano poco meno di 4 mila. Riflettete su questo punto.

Nonostante tutto Viva Palermo e Santa Rosalia

Offline turiddu

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Sconfitta meritata
« Risposta #1 il: 09 Novembre 2008, 11:44:09 am »
Abbiamo fatto quanlche cosa nel primo tempo, ma il secondo lo abbiamo consegnato totalmente nelle mani dei granata e ci siamo limitati a qualche timido contropiede: troppo poco.
Credo che la sconfitta sia figlia degli stessi errori che Ballardini, a mio avviso, continua a commettere, ovvero l'incapacità di dare spazio a quegli elementi che invece inspiegabilmente sono sempre tenuti in panchina o peggio in tribuna, e quindi il tentativo di provare a cambiare gioco quando non ci sono spazi.
Alcuni cambi andavano fatti, altri invece li trovo insensati, come ad esempio quello di Budan che da qualche domenica viene fatto entrare negli ultimi 10 minuti.
Poi è vero anche che qualche lacuna la abbiamo, a mio avviso mancano degli esterni(quelli che meglio potrebbero adattrarvisi sono inutilizzati).
Ieri ho avuto la conferma che Ballardini è pressochè uguale a Guidolin.
Questa volta sono completamente d'accordo con Zamparini, così propio non và.
salutamu.

Offline ENZO

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #2 il: 09 Novembre 2008, 12:20:16 pm »
Premetto che se avessimo pareggiato mi sarei accontentato della prestazione poco soddisfacente dellla squadra per un punto guadagnato, visto che in altre occasioni non avremmo meritato di perdere.

Purtroppo sono d'accordo sulla gestione degli uomini da parte di Ballardini, infatti avrei inserito subito un centrocampista a posto di un attaccante immediatamente all'espulsione di Nocerino, e difatti il tiro che ci ha punito è venuto proprio dalla mancanza di un uomo in quella zona di campo ad intercettare l'avversario da una respinta di fuori area, sarà stata coincidenza o fato, bohhhh!!!!!

Secondo me, comunque, questa squadra ha bisogno di un Leader trascinante che tramuta le ribattute difensive in pericolose trame offensive.
Quando questo riesce a Liverani e Simplicio, si vede sempre un buon PALERMO, ma siccome alcune squadre hanno capito che bloccare questi uomini equivale a bloccare tutta la squadra, ecco spiegare le partite come quelle di Lecce e Torino.

Il gioco sulle fasce poi ieri sera è stato completamente assente e presuppongo per volontà dell'allenatore, altrimenti non mi spiegherei il motivo per il quale Cassani non ha fatto una (dico una) discesa sulla fascia laterale.

Mi sembra di averlo detto su post precedenti, se si vuole qualcosa di più di una tranquilla salvezza, questa a squadra a gennaio và ritoccata abbastanza pesantemente, stravolgendo se è il caso anche il modo di giocare e lasciare in panca giocatori che fino ad adesso hanno giocato sempre.

L'unica nota positiva è la conferma di kjaer che sembra tutt'altro che un ragazzino per come si comporta in campo, e speriamo che gli venga data  fiducia più spesso, perchè sembra veramente un campioncino, ed io poche volte mi sbilancio a fare previsioni.

Adesso prepariamoci a vedere i soliti 11 leoni che affronteranno l'Inter, perchè come spesso (anzi sempre) accade quando si incontrano le grosse squadre tutti ci tengono a fare bella figura (chissà perchè poi??), sperando di trovare un inter in scarsa vena per non rimanere un altro turno all'asciutto di punti.
Comunque non sarà questa la partita della quale una sconfitta può far male, l'importante è fare punti con le altre.

Sempre FORZA PALERMO

Saluti
Enzo

Ciao a Tutti e................. FORZA PALERMOOOOOOO
LA  CAPITALE DEL CALCIO SICILIANO

Offline Templare

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #3 il: 09 Novembre 2008, 02:26:26 pm »
Ieri di positivo c'é stata soprattutto la sconfitta. Un altro pareggio rubato, stile quello di Lecce, avrebbe ancora una volta parzialmente sviato l'attenzione da quelle cose che non vanno ormai da un mesetto a questa parte e che in linea di massima sono poi legate fra loro, ovvero:

1) gestione degli uomini
2) modulo


Partiamo dal punto numero uno. Mi chiedo fino a quando dovrò vedere il fantasma di Miccoli aleggiare in venti metri di campo per novanta minuti. Miccoli ha apertamente e sinceramente contestato il 4-3-3 di Colantuono perchè era un modulo che lo obbligava a correre, tutti a dire che Miccoli doveva giocare in altra maniera: fra le possibilità era compresa anche quella di non giocare affatto? D'accordo che da Miccoli sono venuti gli unici due pericoli in tutta la partita per la porta del Torino, ma non si può giocare il resto della partita in dieci uomini ed obbligare Cavani ad un continuo lavoro da superman, che a breve, essendo Cavani più o meno umano come tutti, lo sfinirà.

Che il turnover per Ballardini fosse una chimera si era ormai capito ampiamente, scelta questa che posso anche condividere, ma questo fino a quando non si palesano evidenti scadimenti atletici in più di un giocatore. Se poi non avessimo ricambi in panchina me ne farei una ragione, ma santo Cielo, Lanzafame sta fetendo, Mchedlidze e Succi sembrano dimenticati, idem Tedesco e Ciaramitaro, che ieri ha giocato mezzo tempo da terzino...

A filo doppio si lega il discorso del modulo. Dove deve giocare Nocerino lo abbiamo visto domenica scorsa con il Chievo, dove non deve giocare Migliaccio (che pure ieri é stato il migliore in campo per generosità e risultati in fase di interdizione) lo sappiamo da inizio campionato, mi sembra poi di assoluta evidenza il fatto che ormai gli avversari hanno perfettamente capito come neutralizzare il sistema a rombo, per cui non credo di dire un'eresia quando dico che sarebbe ora di studiare qualcosa di alternativo, che permetta magari di variare le cose in campo alla bisogna, disorientando gli avversari.

Concludendo sono d'accordo con Turiddu che é a sua volta d'accordo con Zamparini: preeoccupazione giustificata, in queste ultime quattro partite abbiamo affrontato squadre ampiamente alla nostra portata, bisognava fare di più se non in termini di punti (che comunque non fanno mai male nè producono indigestioni) almeno a livello di gioco e determinazione ed invece é successo tutto il contrario, con un picco negativo toccato ieri a Torini, contro una squadra che dire si trovasse in difficoltà é un eufemismo, basti pensare ad una difesa con Pisano (scarto rosanero) centrale ed un ragazzino della Primavera a terzino che non é mai stata veramente impensierita dagli attacchi rosa, se non in un paio di situazioni estemporanee ed occasionali.

Adesso c'é l'Inter. Questo Palermo prende tre gol nel primo tempo e rischia la cafiata. Vedremo se ancora una volta l'aria di grande squadra metterà le ali a questi buoni, ma incostanti giocatori rosa.

Vedremo... appunto.

Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Sergio

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #4 il: 09 Novembre 2008, 11:31:44 pm »
E’ vero, Ballardini somiglia troppo a scantulin dal punto di vista della gestione dello spogliatoio, della rosa messagli a disposizione, nella scelta degli uomini e sul numero “chiuso” di elementi su cui puntare. Legge male anche le gare, non accorgendosi che ha in campo giocatori che hanno già la testa sotto la doccia ma che si ostina a farli giocare. E magari in panchina in quel momento c’è chi vorrebbe entrare per  giocarsi una chance ma non gliene viene data l’occasione. Tutta roba già vista con Guidolin. Con la gara di ieri, la mia fiducia sul tecnico ravennate si è più che dimezzata. Fa bene Zamparini a sputtanarli pubblicamente e, criticandoli, critica anche chi li mette in campo. Del resto, è di Ballardini la responsabilità della squadra, anche se dalla sua va detto che è una rosa costruita sulle idee di un altro allenatore che ha un'altra concezione del gioco di squadra.
Concordo anche quando dice che con certe squadre, proprio per differenza di caratura tecnica, la nostra non avrebbe mai dovuto perdere, compresa la gara di Catania (la cito perché tra le indicate è quella che ha due punti in più in classifica (ma non in media inglese dove siamo pari)) persa perché siamo rimasti in 10. In parità numerica, avevamo la gara in pugno. Forse è questo il male del Palermo, causa di tutti gli altri mali: la sua fragilità caratteriale. Basta una difficoltà imprevista e agli occhi della squadra si trasforma in un ostacolo insormontabile. L’irruenza di Carrozzieri, la mano di Giladrino, l’espulsione, assurda, di Nocerino che lascia la squadra in 10 sono incidenti di percorso che hanno inciso pesantemente sul morale della squadra, sulla concentrazione e, conseguentemente, sul risultato finale.
Temply: addabbanna alcuni manifestano entusiasmo per il sorpasso. Il loro scudetto è essere un punto avanti al Palermo. Io guardo il Genoa, la Fiorentina, la Lazio che si allontanano e per me, per ciò che io mi aspetto dalla mia squadra, è grosso motivo di preoccupazione. Essere un punto avanti al Catania ma tragicamente inghiottito nella zona anonima della classifica, l’unico sintomo che mi procurebbe è un profondo senso d’impotenza e di disperazione. Questione di mentalità. 8-)
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline marco-69

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #5 il: 10 Novembre 2008, 04:25:50 pm »
Essere un punto avanti al Catania ma tragicamente inghiottito nella zona anonima della classifica, l’unico sintomo che mi procurebbe è un profondo senso d’impotenza e di disperazione. Questione di mentalità.

Questione di mentalita'...

Anche di abitudine.

Vedremo com'e' la vostra capacita' di adattamento al nuovo scenario.

Offline GASPARE

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #6 il: 10 Novembre 2008, 05:34:44 pm »
 8D

Ma anche a Torino fanno allenamenti specifici per far espellere un giocatore del Palermo!?

 :-D :-D :-D

Inkia che "passaparola"...meglio dell'ADSL a 20 mega  ::)


 8D
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline Templare

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #7 il: 10 Novembre 2008, 06:46:56 pm »
Sergio, io mi sono fatto un'idea, non so se giusta o sbagliata, ma per ora mi tornano i conti.

Colantuono é stato esonerato da alcuni giocatori prima che dal presidente, quei giocatori che nello spogliatoio fanno "tendenza" e possono trascinare il resto del gruppo o dividerlo definitivamente in mille frammenti.

Miccoli non ne voleva sapere di correre nel 4-3-3, Simplicio era fuori dai titolari ed in odor di cessione, idem Cavani. Miccoli, Cavani e Simplicio, tre pupilli di Zamparini. Ce n'é a sufficienza per sentire puzza di bruciato.

Arriva Ballardini e come per miracolo trovano posto in squadra Simplicio e Cavani, che diventano titolari inamovibili, a Miccoli viene data licenza di giocare in venti metri di campo e di riposarsi per buona parte della partita, posto quasi garantito per Bresciano, all'occorrenza si trova spazio per Migliaccio, dappertutto, anche al centro della difesa, paga il conto soprattutto Raggi, ultimo arrivato anche se accreditato di ottime referenze.

Per il resto é molto semplice dividere fra panchina e tribuna (dove Ballardini ha effettuato il vero turnover) Succi proveniente dalla C, Budan infortunato, Mchedlidze appena diciottenne, Kjaer e Di Matteo diciannovenni e senza peso nello spogliatoio, Lanzafame di cui si dice un gran bene, ma sempre 21 anni ha, Capuano che in tre anni di rosanero ha fatto la spola fra l'infermeria e la panchina e Tedesco, che ormai da anni gioca spezzoni di partite. Forse qualche parolina in più potrebbe dire Guana, ma per il resto hai voglia di sistemare il grosso del problema.

Da qui tutta quella serie di lisciate di Ballardini, che dal primo giorno parla di gruppo di uomini veri e professionisti seri, con una ciclicità e puntualità simile al "ricordati che devi morire" di monacale memoria.

E' andata bene fino a quando le forze e l'entusiasmo hanno sostenuto gli "eletti", pure a costo di sacrificare qualcuno in ruoli che proprio non gli appartengono, pur rinunciando a qualsiasi variazione di modulo per amore di far quadrare questo genere di conti.

Adesso si impone la fase B, ovvero un Ballardini che chiama a raccolta i senatori e dice loro chiaramente che é tempo di rifiatare e di provare altra gente ed altro modulo. Bisogna vedere quanto il tecnico avrà voglia o possibilità di farlo.

Il peccato comunque é originale e consiste nel solito difetto tutto zampariniano di prendere giocatori solo perchè gli piacciono e non chiedere invece al settore tecnico se vadano bene o, come spesso accade, spattino invece la settanta.

Per Miccoli, uno che ha numeri da circo, ma il pane se lo deve guadagnare in un campo di calcio e non in un'arena e comunque condiziona l'assetto tecnico di tutta la squadra, aspetto con trepidazione la scadenza del contratto. Se un giocatore a 29 anni non ha più l'energia per correre, non é il caso che giochi titolare fisso in serie A, ci sono le serie minori dove il fattore atletico é meno importante.

Per quanto riguarda Ballardini, mi aspetto ed auguro che finisca il campionato e poi sia molto chiaro con tutti: o la squadra si fa secondo le sue direttive tecniche, che non significa dire il nome dei giocatori richiesti, ma indicare soltanto le loro caratteristiche, che devono essere poi rispettate al 100% da chi materialmente si occupa delle trattative, oppure stracci il contratto a giugno e non faccia l'errore di Colantuono, che evidentemente oltre che di capelli difetta pure di malizia, avendo accettato un nuovo mandato in una squadra che evidentemente lo rifiutava ben al di là di quanto trasparisse.

Per rimanere al presente o meglio al futuro prossimo, bisogna cercare come detto nuove soluzioni tattiche ed equilibri all'interno del gruppo, arrivare a gennaio e pensare a sfoltire e correggere con intelligenza, ma anche con decisione. Le conclusioni tiriamole tutti a fine campionato.

Tutti, dal presidente all'ultimo dei tifosi.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Sergio

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #8 il: 11 Novembre 2008, 05:17:29 pm »
Templare: Nocerino squalificato per due giornate: vuoi vedere che ci hanno fatto un favore? :-D
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Offline Sergio

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #9 il: 11 Novembre 2008, 05:51:08 pm »
Adesso si impone la fase B, ovvero un Ballardini che chiama a raccolta i senatori e dice loro chiaramente che é tempo di rifiatare e di provare altra gente ed altro modulo. Bisogna vedere quanto il tecnico avrà voglia o possibilità di farlo.
Questa considerazione mi da il destro per farvi (a te e agli altri rosanero) una domanda: chi faresti fuori dall'11 attuale?
Alcune direttive. Amelia deve tornare in porta ma deve cominciare a dare quello per cui è stato preso: sicurezza!
Determinazione e concentrazione per 90 minuti. Il pallonetto di Di Natale, i due gol presi a Napoli, il gol di Del Piero, il gol di Martinez, il gol di mani di Giladrino, pesano sulla sua coscienza.
Trovare posto fisso a Kjaer; io sposterei Bovo al posto di Nocerino che ha giocato bene solo una volta, l'unica dove non ha dovuto fare l'esterno di centrocampo.
Migliaccio lo manderei in prestito al Catania: in una squadra proclive più a distruggere il gioco avversario che a creare il proprio, Migliaccio farebbe un figurone ::)
Inamovibili Cassani, Balzaretti e Carrozzieri. Liverani ci serve come il pane, anche se è vero che è troppo statico e si trova a disagio quando c'è da velocizzare la manovra.
Simplicio e Bresciano: se funzionano entrambi, il Palermo se la può tranquillamente giocare, col milan o con l'inter o contro qualsiasi altra squadra. Già uno dei due sottoto diventa un grosso problema per noi.
Miccoli e Cavani in avanti mi vanno benissimo. Sono due punte di movimento, l'ideale per una squadra che gioca per vie centrali tentando lo sfondamento. Quasi nulli per eventuali e rarissimi traversoni dal fondo. Non a caso nei calci d'angolo deve salire l'intera difesa per cercare di capitalizzarli.
Budan e Succi: a mio avviso per questi due stiamo perdendo tempo. L'uno è definitivamente rotto, l'altro è fuori di categoria. Bisogna dare qualche chance in più a Mchedlidze, ma soprattutto a Lanzafame. E che ci serva da esperienza la prossima volta, che se una squadra (Juve) non ci da i giocatori da noi richiesti, Giovinco, Marchionni, Palladino, deve darci denaro cash. Tra Nocerino e mezzo Lanzafame, questi 10 mln di rinforzi in campo non si sono visti. 
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline turiddu

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #10 il: 11 Novembre 2008, 08:22:04 pm »
Citazione
... per farvi (a te e agli altri rosanero) una domanda: chi faresti fuori dall'11 attuale?
Io, caro Sergio, proverei ogni tanto con il 4-4-2; dico ogni tanto tanto nel senso che a mio avviso l'allenatore deve essere capace di cambiare le carte in tavola secondo le esigenze del momento.
Mi stà bene Amelia con le stesse condizioni che tu hai posto, mentre in difesa a parte la doverosa attenzione e spazio da dare al danese, non mi sembra ci siano grosse altre alternative;  casomai si renderebbe nessario fare rifiatare più spesso gli esterni ed inserire con maggiore continuità Raggi.
A centrocampo le cose da cambiare a mi avviso sono un bel pò: proverei innanzi tutto a buttare nella mischia Lanzafame dal primo minuto come esterno di centrocampo(Ballardini lo vede solo come attaccante, ma io considero più dannoso fare giocare in quel ruolo Migliaccio),  per i due centrali abbiamo solo l'imbarazzo della scelta, Liverani, Simplicio su tutti, poi Migliaccio, Nocerino, Guana; esterno dx Tedesco o Ciaramitaro. Farei giocare poi anche Di Matteo.Miccoli-Cavani le punte, con il giovane georgiano pronto a subentrare quando serve.
In conclusione:
AMELIA- CASSANI(RAGGI)-BOVO(KIAER)-CARROZZIERI(KIAER)-BALZARETTI(CAPUANO)
CIARAMITARO(TEDESCO)-LIVERANI(SIMPLICIO)-MIGLIACCIO(NOCERINO)-LANZAFAME(BRESCIANO)(DIMATTEO)
CAVANI(BUDAN)-MICCOLI(MICHELIDZE)

Offline SPECCHIO

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #11 il: 11 Novembre 2008, 10:02:56 pm »
A me piacerebbe rispolverare la figura del Libero alla Sacchi e contro l' inter giocherei in questo modo:
                                                  Balzar
                               Bovo
                                                  Livera         Miccoli
Amelia       Carrozz      kjaer
                                                  Simpl          Cavani
                               Raggi
                                                  Cass

Cassani e Balzaretti promossi a centrocampo per limitare il loro raggio d'azione ed evitare che si stanchino presto.
Resta inteso che il turn-over non deve risparmiare nessuno a costo di mettere giocatori fuori ruolo (preferisco un Kjaer centravanti che un Miccoli spento).
Vi sembra troppo difensivista o c'è spazio per qualche ripartenza ?
       
Prima rifletto, poi parlo.

Offline occasionale rosanero

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #12 il: 12 Novembre 2008, 10:23:48 am »
Scrivo poco un pò perchè mi abbutto, un pò perchè più passa il tempo e più mi rendo conto che la società rosanero si allontana sempre di più dalla logica che deve avere una azienda che fà calcio in serie A.

Ballardini...beh lo conosciamo meglio.....sicuramente ne capisce di Calcio più di Colantuono e tatticamente ne vale dieci ....ma nella gestione degli uomini mostra tutti i limiti di Guidolin.

Sapete cosa penso del presidente però preferisco lui che dice che a Torino, così come a Lecce abbiamo giocato da schifo che l'atteggiamento di Balalrdini da ragionierucolo dei film di Aldo Fabrizi si dice contento della prestazione. Inutile dire che ho esultato al goal del Torino in quanto, in caso di pareggio, quella pena di partita sarebbe passata in cavalleria così come la trasferta di Lecce.

Quali i mali?



Il Palermo può giocare con il rombo solo quando i giocatori che lo interpretano  sono Bresciano, Nocerino, Liverani, Simplicio...e soprattutto sono in forma. Appena si perde uno di questi pezzi si deve cambiare modulo.........o meglio l'unica deroga potrebbe essere Guana per Liverani.....quindi:

1) Modulo adatto solo ai titolari incapacità di trovare una soluzione tattica buona per i vari Migliaccio etc...

Con gli attaccanti titolari del Palermo bisogna correre e dare la palla in profondità e rasoterra.

2) Povero Cavani ma che deve fare se gli arrivano palle impossibili?

la gestione dei cambi è cervellotica.....Ciaramitaro ci serviva a centrocampo....a sinistra puoi mettere dellafiore se vuoi fare uscire Balzaretti.

3) Non prende in considerazione tutti i giocatori e non effettua i tre cambi.

L'ultimo appunto è doveroso alla proprietà. Oggi si paga lo scempio estivo. Io che non sono un genio ad Agosto dissi che c'erano seimila attaccanti ma per vari motivi non utilizzabili.

Lanzafame e Budan vanno tenuti diversamente Zamparini perde un sacco di soldi.

Succi venduto o prestato
Michelidze prestato per farlo giocare titolare

Prendere un signor attaccante (Nilmar)

Inutile dire che per il bene del  Palermo e Lanzafame occorre studiare altri moduli da applicare in corsa per esempio abbiamo una fase della partita in cui ci sono guana e Migliaccio lanzafame al posto di Liverani Simplicio e Nocerino...si giochi con un 4 4 2 (Bresciano, Guana, Migliaccio, Lanzafame)

Saluti....ma m'abbuttò

Offline alex10103

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #13 il: 12 Novembre 2008, 10:47:13 am »
Alcune direttive. Amelia deve tornare in porta ma deve cominciare a dare quello per cui è stato preso: sicurezza!
Determinazione e concentrazione per 90 minuti.
Ciao Sergio.
Appunto per quello che dici tu, metterei in campo nuovamente Fontana, facendo capire così ad Amelia che, o si sveglia o starà in panchina.
Certo, sarebbe un investimento bruciato, ma sai com'è?
Bisogna fare anche gli interessi della squadra, oltre che degli nvestimenti.
Ti chiedo: che te ne fai di un investimento quando poi ti fa perdere le partite?

Inamovibili Cassani, Balzaretti e Carrozzieri. Liverani ci serve come il pane, anche se è vero che è troppo statico e si trova a disagio quando c'è da velocizzare la manovra.
No, un momento :-)
Cassani, Balzaretti e Carrozzieri, ok, come dici tu, però con i seguenti distinguo:
Cassani va bene il ruolo  che svolge;
Balzaretti in difesa è un pericolo pubblico;
Carrozzieri dovrebbe moderarsi nelle entrate, anche perchè, ormai, è segnalato e gli arbitri lo sanno (l'anno scorso è quello che ha avuto più squalifiche di tutti);
Liverani è troppo statico e lento, quindi, dovrebbe cambiare modulo l'allenatore.

Simplicio e Bresciano: se funzionano entrambi, il Palermo se la può tranquillamente giocare, col milan o con l'inter o contro qualsiasi altra squadra. Già uno dei due sottoto diventa un grosso problema per noi.
Può anche essere che gli avversari hanno capito la tattica del Palermo ed abbiano preso le contromisure, annullando sia l'uno che l'altro, soprattutto il primo...

Miccoli e Cavani in avanti mi vanno benissimo.
Secondo me, il primo dovrebbe riposare ed il secondo dovrebbe fare l'attaccante e non la spola.

Per finire: l'allenatore dovrebbe cambiare mentalità, variando modulo e giocatori.

Ciao

Offline CFPaolo

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Re: Vecchie storie e nuove tendenze: Torino - Palermo
« Risposta #14 il: 12 Novembre 2008, 11:07:49 am »
@SPECCHIO: Simplicio a centrocampo abbiam visto negli anni passati i risultati, poi mettergli accanto Liverani vuol dire consegnare il centrocampo alla squadra avversaria

Per me i problemi del Palermo non sono in attacco, inutile prendere altri giocatori per quei ruoli.

Il vero problema, come tra l'altro occasionale ha ben detto, è nel rombo di centrocampo. L'unico giocatore che potrebbe dare un salto di qualità nel Palermo è Behrami al posto di Bresciano. Un altro giocatore utile sarebbe un sostituto di Simplicio, che, in caso di assenza, creerebbe un bel vuoto tattico.

Per quanto riguarda gli altri ruoli, ritengo Ciramitaro l'unico vice-Nocerino, nonostante Ballardini pensi diversamente. Come vice-Liverani c'è Guana e Migliaccio può essere inserito previo un cambio di modulo o al posto di Liverani come protezione davanti alla difesa.

Per sopperire fino a gennaio sarebbe utile che, in assenza dei titolari, si cambiasse modulo di gioco, ritornando anche al 4231.