Un invito della Redazione è sempre da tenere in considerazione al pari di una… Proposta che non si può rifiutare!
Ho rispolverato, dunque, la mia famosa palla di vetro made in China alla quale, nel frattempo, ne ho affiancata un’altra made in Wall Street, sia per ragioni di
par condicio, sia perché oggi mi dicono che sia un articolo davvero ricercato: così, in vista del derby, le mie DUE PALLE, han preso a GIRARE vorticosamente e, alla fine, hanno sfornato il verdetto! Chissà perché, negli ultimi anni, tranne rare episodiche eccezioni, per una cosa o per l’altra dopo il derby hanno continuato a girare… Girare, girare e girare ancora, senza fermarsi! Mah… Misteri della scienza!
Si parlava del verdetto… Dalla lettura combinata delle due SFERE (per non essere ripetitivo a proposito di PALLE
) ho decifrato l’articolo che la “CAZZETTA DELLO SPORT” pubblicherà lunedì mattina. Sì… Avete letto bene il titolo del Giornale. Rivista da non confondere con il più quotato
quotidiano dello sport dal colore rosella
, dal nome alquanto simile e che molti commercianti catanesi, operanti nel settore ittico, sono soliti adoperare per confezionare la loro merce.
Di seguito, dunque, Vi anticiperò l’articolo sul più famoso derby di Sicilia, consigliando, vivamente, agli Amici palermitani, di FARSELO METTERE (l’articolo, ovviamente
) nel SITO ROSANERO; così, rileggendolo, potranno riscoprire nuove prospettive e GODERE nuove sensazioni.
Titolo: PALERMO SPRECONE, CATANIA… ACCHIAPPONE! 1-0 e PALLE (errore di battitura probabilmente
) al centro!
Sottotitolo: Disse la Stizzana alla Valata: “Dammi tempu ca ti perciu”!
Testi di M. (Martino
): Il Palermo deve proprio maledire la sfortuna per aver perduto un derby che, francamente, avrebbe meritato di stravincere. Enorme il divario tecnico tra le due formazioni; i Rosanero, forti del loro palmares stellare
e di una rosa di giocatori talmente mostruosa
da far impallidire persino il Manchester e il Real Madrid (messi insieme
), le loro occasioni le hanno pure avute. Ma, alla fine, hanno dovuto amaramente constatare quanto sia vera la DURA Legge del goal. D’altronde, come già sostenevano gli antichi Romani DURA LEX… EDDIE MERX (il ciclista “cannibale”)!
Venendo all’incontro (senza fraintendere
), Zenga, costretto a fare a meno dell’infortunato Ledesma, sorprendendo ancora una volta tutti gli esperti, schierava Dica al suo posto. La differenza si faceva, però, sentire perché se è vero che il Rumeno poteva astrattamente garantire maggiore fantasia nell’impostazione del gioco, allo stesso tempo non copriva adeguatamente a centrocampo. Tutto ciò si riverberava, con effetti disastrosi, sullo scacchiere difensivo rossazzurro.
Si aprivano così delle vere e proprie “autostrade” sulla corsia sinistra dell’attacco palermitano e gli sguscianti attaccanti rosanero vi si INFILAVANO con la velocità e la potenza del Rocco Siffredi dei tempi migliori.
Ci voleva Sant’Albano (da non confondere con il più famoso Commissario della nota serie televisiva
) per mantenere inviolata la RETE DEI CATANESI (che non è un clan di “cosa nostra”
) e uno Stovini in versione “Schwarzenegger” per impedirne la capitolazione.
Curioso, in particolare, un episodio della partita che merita di essere citato. Dopo uno degli innumerevoli cross dalla sinistra dell’attacco rosanero, Stovini usciva come un Panzer dal bunker e travolgeva… l’ARBITRO, prendendolo violentemente da dietro!!!
L’assistente, subito, comunicava via interfono all’arbitro: “l’hai visto il FALLO di Stovini”??? e l’arbitro gli rispondeva di getto, con un osceno tono di voce a metà tra quello di Renato Zero e quello di Vladimir Luxuria: “Visto purtroppo no… MA L’HO SENTITO…. CRIBBIO SE L’HO SENTITO”!
Da quel momento, inopinatamente, l’arbitro prendeva a fischiare a senso unico in favore dei rossazzurri.
Al minuto 84, a seguito di uno STARNUTO di Simplicio, peraltro involontario, Mascara in corsa cadeva rovinosamente per lo spostamento d’aria, appena prima di entrare in area di rigore lungo il fronte sinistro dell’attacco etneo e l’arbitro, come fosse colto da un raptus, saltellando con la leggiadria di una libellula che svolazza per i prati, urlava: “FALLO, FALLO… FALLO!!!” tra le inevitabili bestemmie di Simplicio che per l’occasione rispolverava le sue nozioni di Aramaico antico!
E subito dopo accadeva l’imponderabile… Cross sul palo opposto scagliato dal piede vellutato di Dica… Tutti mancavano il pallone che arrivava a SARDO che, dapprima stoppava di destro, poi metteva a sedere il difensore palermitano con un “sombrero” effettuato con un tocco “di prima” e, infine, sparava al volo col piede sinistro un siluro terra-aria appena sotto l’incrocio dei pali alla destra di un IMPOTENTE portierone rosanero! Il tutto, ovviamente, “alla facciaccia” di tutti i suoi più accaniti denigratori!
L’arbitro convalidava lo splendido goal, così sentenziando: “Chi è IMPOTENTE… E’ giusto che paghi”!!!
Dopo un assedio alla “Little Big Horn” con i Palermitani nei panni dei Sioux e Stovini nei panni del Generale Custer, con Miccoli che ululava impazzito e Bizzarri che teneva ben in alto l’ASTA della bandiera rossazzurra, il risultato, però, non cambiava e la partita si concludeva tra il tripudio generale dei tifosi rossazzurri, mentre i giocatori si riversavano a centrocampo per compiere il famoso TERZO TEMPO.
Così mentre tutti si apprestavano a stringergli la mano, l’Arbitro, dal canto suo, letteralmente impazzito, correva ad abbracciare e baciare il biondo difensore rossazzurro al grido di “MIO EROE… MIO EROE…”!
E, così, (pare che) vissero (quasi) tutti felici e contenti…!