Questo post/invito della redazione mi cade a fagiolo perché proprio stanotte, in ricordo ad un derby di qualche anno fa dove per l’occasione calò al Barbera nientepopodimenoche Orazio Provini in persona ad intervistare i fans locali (forse il derby poi finito 3-3 o quello precedente), mi ‘nsunnai a Provini che m’intervistava.
Come finirà il derby??
Indubbiamente il cambio d’allenatore e la conseguente repentina inversione a U di risultati conseguiti, come si dice da noi, avrà fatto sicuramente
scrusciu in tutto lo Stivale (quindi anche a Catania) e, secondo me, Zenga non ci dorme la notte pensando a questo derby perché i nostri risultati, a differenza dei suoi, non sono frutto del caso con golletto (nessuno di eccelsa fattura) trovato per strada e conseguente chiusura ermetica a doppia mandata della propria area di rigore ma il risultato di una netta supremazia sull’avversario, sia che si chiamasse Juve, Roma o Genoa (ma anche a Napoli abbiamo avuto in pugno l'avversario, senza però essere stati fortunati nel finalizzare), espletata con gioco spumeggiante, fruttifero, molto gradevole a vedersi, a tratti anche spettacolare, pressing altissimo e ricco di verticalizzazioni improvvise che mettono le nostre punte (nessuna statica come il classico centrale di boa (alla Toni per intenderci) ma tutte di ampio movimento, pronte sia alla puntata a rete che all’infoltimento della mediana di centrocampo) a tu per tu col portiere avversario.
Dall’altro lato Ballardini non potrà fare a meno di tenere in considerazione alcuni importantissimi fattori che riguardano l’avversario:
1) è un derby
2) si gioca in casa dell’avversario
3) il Massimino è uno stadio che incute timore a chiunque e, se si tratta di derby, i suoi sostenitori diventano il 12esimo in campo, dando una carica di agonismo e vitalità aggiuntiva che potrebbe essere utile a colmare il gap tecnico tra le due squadre.
4) il Catania al di là del suo gioco sparagnino volto a capitalizzare il massimo col minimo sforzo, è una buona squadra ed i punti che ha conquistato finora ne danno testimonianza.
In sostanza, entrambi i tecnici non potranno far diversamente che temersi l’un l’altro. Dopo la vittoria a Torino, un pareggio a Catania contro una squadra appena un punto sotto di noi non sarebbe affatto da disprezzare. Stessa cosa potrebbe pensare Zenga dopo tre vittorie di fila al Massimino.
Insomma, se il derby non si decide nei primi minuti e al termine del primo tempo il risultato è ancora in bilico, penso che si potrebbe incanalare in un pari che lascerebbe scontenti soltanto i tifosi delle rispettive squadre ma non certo entrambi i sodalizi. Tra una squadra bravissima a fare gioco e ad attaccare ed un'altra bravissima a difendersi distruggendo il gioco dell’avversario, il pari è il risultato più probabile.
Poi c’è sempre l’imponderabile: un palo, una buca, un ciuffo d’erba, un soffio di vento, una svista arbitrale e recriminazioni e rimpianti non si lasceranno attendere.