Autore Topic: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)  (Letto 11233 volte)

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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #15 il: 04 Ottobre 2008, 11:48:43 pm »
...29 aprile 2007 in un assolato pomeriggio di una domenica friulana il Catania, in un clima surreale (di un surreale girone di ritorno) di una partita condotta in undici contro otto portava (col batticuore) per l'ultima volta i tre punti a casa lontano dalle mura amiche...se poi ricerchiamo l'ultima vittoria esterna conclusa in undici contro undici ed aliena dunque da scusanti sullo squilibrio delle forze in campo arriviamo proprio a quel sabato, quell'anticipo di serie A datato 4 novembre 2006 dove i nostri prodi rossazzurri, appena varcato lo stretto, ci diedero l'ultima vera grande soddisfazione in una partita fuori casa.
In quella fresca serata reggina, dopo quella bordata di Giorgio Corona su assist di Davide Baiocco, l'Italia calcistica scopriva una nuova rivelazione, una squadra che faceva della positivita', della spregiudicatezza, della ricerca della qualità del gioco le sue armi vincenti.Quel Catania che otto gioni dopo ci avrebbe regalato una vittoria dai contenuti epici, quel 3-2 maturato al 90' (dopo lo svantaggio per 2-1 in pieno secondo tempo) che ci proiettò da soli al quarto posto in classifica e a pochi punti di distacco dal terzo occupato dai giallorossi capitolini.
E adesso si torna a Reggio Calabria in una terra che come allora risulterà affamata di punti e di riscatto.Due anni or sono era la penalizzazione di undici punti che li relagava in fondo alla classifica, ora sono i risultati sul campo.Dunque la forza della disperazione degli amaranto non sarà assolutamente la scusante per farci mettere sotto.Perchè due anni fa battemmo una squadra che viveva un'emergenza sportiva che si trascinerà sino all'ultimo incontro di campionato con il Milan...
ma i rossazzurri fecero il loro gioco, il tecnico applicò la sua filosofia senza guardare in faccia a nessuno e questo si rivelò l'arma vincente di una partita che a priori sembrava nettamente in favore dei reggini.Tutti li davano per spacciati dopo quello stop casalingo ma poi seppero alzare la testa ed portare in alto, come il Catania e il Palermo il vessillo di un profondo Sud che dimostra di saper stare a grandi livelli....E così domani...una loro sconfitta state tranquilli, non li condannerà senz'altro alla retrocessione.Come loro non ci hanno condannato a noi battendoci in casa nostra alla terzultima giornata!!!!Domani mancheranno ancora ben trentadue incontri.Avranno tutto il tempo di riscattarsi.Ma qui si fanno solo supposizioni ovviamente.Quel che conta è che i nostri valorosi ragazzi dovranno domani fare il loro gioco, senza che la loro mente venga interferita dal discorso sulla voglia di riscatto dei reggini o, peggio ancora, dalle vertigini che si provano a stare così in alto in classifica e dalla consapevolezza di agganciare almeno il secondo posto in classifica in caso di successo.
Chi affronta una sfida o un esame con la mente "inquinata" da agenti esterni è destinato a soccombere.Ancor più duro della partita coi clivensi sarà il lavoro di concentrazione e di rispetto per un avversario che dovrà essere affrontato con un'attenzione ed una cura dei particolari ancor più grande di quanto si sia fatto con squadre chiamate Juventus o Inter.Solo così domani potremo scrivere una pagina di grande gioia per tutto il popolo rossazzurro...
FORZA CATANIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #16 il: 05 Ottobre 2008, 06:22:20 pm »
...capolavoro di concentrazione e di tenuta psicologica...l'incredibile e meravigliosa sensazione di essere (seppur in condominio) sul tetto calcistico d'Italia durata una decina di minuti e (forse) compromessa dall'unico peccato di mancanza di umiltà di tutto l'intero campionato rossazzurro, rivelatosi poi fatale a causa della inferiorità numerica...peccati di gioventù si direbbe.Paolucci siamo certi che non ripeterà più certe ingenuità figlie di un'euforia ed un sentirsi già grandi.Non possiamo che perdonarlo.
Grazie lo stesso ragazzi.E' sempre un magnifico sogno che continua.

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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #17 il: 18 Ottobre 2008, 09:59:29 pm »
A poche ore dal derby siculo mi vien di pensare se è più utile o importante fare un dispetto ai "cugini" occidentali o dimostrare al resto dello stivale italico quanto di buono e di positivo è in grado di esprimere la Sicilia attraverso il calcio.Io personalmente preferisco la seconda ipotesi.Perchè più che inkazzarmi e dibattermi per evitare sin da domenica sera uno sfottò di un amico, collega o parente rosanero preferirei che quella bieca e imparziale accozzaglia giornalistica di respiro nazionale parlasse per una volta tanto di una splendida realtà che nonostante i gravi problemi intestini di ordine socio economico riesce a stare a pari passo con le c.d. "grandi" grazie ad una lusinghiera classifica che in caso di vittoria la porterebbe perlomeno al quarto posto assoluto.E' un'occasione meravigliosa per zittire quell'orda di scribi e farisei del calcio commentato che vedono solo un campionato giocato in cinque  (Juve, Inter, Milan, Roma, Fiorentina) ed il resto definito solo, in caso di momento estremamente positivo, come una semplice "sorpresa", destinata a dissolversi nel breve termine.Per di più quando tale sorpresa si trova ad una latitudine intorno al 37° parallelo, zona geografica dove secondo alcune "menti illuminate" (che ahimè contagiano anche qualche nostro conterraneo) un qualcosa di così buono e straordinario come una squadra in serie A non può e non deve attecchire, nè fare radici.Un'isola in cui l'isola felice di una società calcistica ai massimi livelli è solo un effimero intervallo di un clichè di degrado, di desolazione e di "mala"...No cari tifosi rossazzurri e rosanero, a tale clichè non ci sto e non dobbiamo starci mai più e per sempre! Siamo un popolo dalle risorse mentali e materiali straordinarie.Non siamo secondi a nessuno, se proprio lo vogliamo.Il fatto di vincere domani non mi serve per dire ai cittadini della "capitale" della trinacria che siamo meglio di loro.A ME PERSONALMENTE NON PUO' FREGARMENE DI MENO!!!Mi serve e forse ci servirà a tutti noi rossazzurri per dire a quest'Italia sempre più ipocrita, imparziale, indemocratica e "pompinocratica" che noi esistiamo e che siamo in grado di insegnare a chiunque come si gestisce un gruppo umano con le risorse (non infinite, o quasi, come quelle di stampo rossonerazzurro) a disposizione e portarlo al raggiungimento di grandi risultati.NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA.SIAMO SICILIANI, PARTE SOPRAFFINA, NON INFIMA DELLA NAZIONE!!!!
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umastru

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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #18 il: 18 Ottobre 2008, 10:56:33 pm »
A poche ore dal derby siculo mi vien di pensare se è più utile o importante fare un dispetto ai "cugini" occidentali o dimostrare al resto dello stivale italico quanto di buono e di positivo è in grado di esprimere la Sicilia attraverso il calcio.Io personalmente preferisco la seconda ipotesi.Perchè più che inkazzarmi e dibattermi per evitare sin da domenica sera uno sfottò di un amico, collega o parente rosanero preferirei che quella bieca e imparziale accozzaglia giornalistica di respiro nazionale parlasse per una volta tanto di una splendida realtà che nonostante i gravi problemi intestini di ordine socio economico riesce a stare a pari passo con le c.d. "grandi" grazie ad una lusinghiera classifica che in caso di vittoria la porterebbe perlomeno al quarto posto assoluto.E' un'occasione meravigliosa per zittire quell'orda di scribi e farisei del calcio commentato che vedono solo un campionato giocato in cinque  (Juve, Inter, Milan, Roma, Fiorentina) ed il resto definito solo, in caso di momento estremamente positivo, come una semplice "sorpresa", destinata a dissolversi nel breve termine.Per di più quando tale sorpresa si trova ad una latitudine intorno al 37° parallelo, zona geografica dove secondo alcune "menti illuminate" (che ahimè contagiano anche qualche nostro conterraneo) un qualcosa di così buono e straordinario come una squadra in serie A non può e non deve attecchire, nè fare radici.Un'isola in cui l'isola felice di una società calcistica ai massimi livelli è solo un effimero intervallo di un clichè di degrado, di desolazione e di "mala"...No cari tifosi rossazzurri e rosanero, a tale clichè non ci sto e non dobbiamo starci mai più e per sempre! Siamo un popolo dalle risorse mentali e materiali straordinarie.Non siamo secondi a nessuno, se proprio lo vogliamo.Il fatto di vincere domani non mi serve per dire ai cittadini della "capitale" della trinacria che siamo meglio di loro.A ME PERSONALMENTE NON PUO' FREGARMENE DI MENO!!!Mi serve e forse ci servirà a tutti noi rossazzurri per dire a quest'Italia sempre più ipocrita, imparziale, indemocratica e "pompinocratica" che noi esistiamo e che siamo in grado di insegnare a chiunque come si gestisce un gruppo umano con le risorse (non infinite, o quasi, come quelle di stampo rossonerazzurro) a disposizione e portarlo al raggiungimento di grandi risultati.NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA.SIAMO SICILIANI, PARTE SOPRAFFINA, NON INFIMA DELLA NAZIONE!!!!
Sempre pomposo! ::) ::) ::)
Ma stavolta mi sei piaciuto!
Con affetto.
"U Mastru"

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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #19 il: 19 Ottobre 2008, 11:05:07 am »
ERRATA CORRIGE
quando ho scritto "imparziale" volevo dire esattamente il contrario, ossia "fazioso".
Capita, quando si scrive ad una velocità supersonica... ;-)

FORZA CATANIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!
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« Risposta #20 il: 19 Ottobre 2008, 09:16:00 pm »
com'è dolce navigar (non naufragar!) in questo mare, a cavalcare onde di ebbrezza e di felicità (sportiva) mai viste per un trentenne e forse dimenticate per un tifoso più attempato.
Com'è bello risvegliarsi, o popolo di un milione di cuori rossazzurri diffusi nel territorio etneo e nel globo terrestre, con la stupenda sensazione di essere, primi o secondi in classifica, sul tetto calcistico di un' Italia che ora può e deve togliersi il cappello davanti a questo meraviglioso gruppo che ora più che mai è la fedele espressione delle straordinarie risorse che la nostra gente è in grado di esprimere.
QUESTA SERA L'OSCURITA' DI TANTE STRADE ETNEE SEMBRA INESISTENTE AL PENSIERO DI UN CATANIA  COSI' BELLO E LUMINOSO...GRAZIE INFINITE RAGAZZI, CI STATE REGALANDO QUALCOSA DI PIU' DI UN SOGNO!!!!
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« Risposta #21 il: 25 Ottobre 2008, 02:50:07 am »
Non ricordo in vita mia un periodo così incredibile per la nostra meravigliosa città: incredibile per l'alternarsi di momenti diametralmente opposti per umori e sentimenti, incredibile per la straordinarietà e intensità di certi eventi.Mai come ora Catania vive un periodo così drammatico dal punto di vista delle risorse pubbliche, del lavoro, delle opportunità...ma allo stesso tempo mai come ora si era vista una città rappresentata da una squadra così forte...e poi...quella vincita di ieri...qui stanno accadendo cose senza precedenti...qui niente è normale, scialbo, ordinario.
E' tutto un' incredibile mescolanza di tinte forti, quasi abbaglianti.
Di odori e di sapori che non possono farti restare indifferente e non innamorarti di una città.
Di una terra natale che è sì la radice di tanti tuoi problemi ma resta e resterà per sempre un qualcosa di indescrivibile ed insostituibile.
Se certe cose possono accadere, pur in presenza di una minima probabilità, se un Catania così forte non si era mai visto in sessantadue anni di storia beh, cari fratelli rossazzurri, cosa volete che sia infrangere il tabù (o presunto tale) di Siena, squadra sinora imbattuta dai rossazzurri?
Cosa volete che sia fare due,tre, quattro vittorie di fila con Palermo, Siena, Udinese e Lazio?Non è ebbrezza, non è eccessiva convinzione.E' solo la sensazione che in questa nostra terra, partendo dal calcio si possono raggiungere traguardi all'inizio insperati.Le energie, le forze, le volontà che si sprigionano alle falde dell'Etna non sono seconde a nessuno.Contro ogni freno di stampo centro - nordico e forse contro ogni logica (apparente) possiamo dimostrare come il successo, la vittoria possa e debba partire da basi ben diverse da quelle strettamente dipendenti dal mero dispendio di denaro e dalla mera organizzazione.Il nostro valore aggiunto è ben altro, è la PASSIONE e L'AMORE in ciò a cui crediamo.
E se continuiamo a credere nelle nostre risorse domani potrà essere un'altra meravigliosa giornata rossazzurra.
Una serena notte a tutti
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« Risposta #22 il: 25 Ottobre 2008, 10:01:31 pm »
...e nella peggiore partita mai vista in questo campionato (francamente "fitemu") raccogliamo un punto che in altre coordinate temporali non l'avremmo neanche sognato...anzi avremmo portato a casa un bel "cappotto" di goal nella nostra porta...anche questo pareggio, colto con l'unica fiammata dei nostri giocatori in tutto l'incontro è segno tangibile di un qualcosa di meraviglioso che quest'anno stiamo vivendo.Un vento che (forse) sta soffiando in nostro favore regalandoci in diverse occasioni un ottimo raccolto seppur col minimo sforzo...
Con questo punto stasera il Catania si conferma a livello di classifica all'ottava giornata la migliore squadra rossazzurra di sempre.
Ragazzi, grazie per il pareggio, ma vi prego, non ripetete più una tale prestazione!!!
Una serena notte a tutto il popolo rossazzurro
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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #23 il: 28 Ottobre 2008, 10:57:27 pm »
...sabato pomeriggio abbiamo visto come il volare su vette insperate può far credere all'essere umano e all'uomo sportivo in particolare di essere un punto mediano tra Dio ed i comuni mortali, portandolo, nella competizione, a trattare l'avversario con sufficienza e talvolta con presunzione.
E stavolta non è stato il peccatuccio di un giovane di grandi speranze come Paolucci che commette, senza riflettere, un inutile fallo in quel di Reggio Calabria, nella giustificatissima ebbrezza di un eurogoal segnato pochi minuti prima. A Siena ha "peccato" l'intero collettivo (portiere escluso, per fortuna!) dimostrando quanto sia sottilissima in serie A la linea di confine tra il sommo è l'infimo...e determinante in tale distinzione, non è solo il bagaglio tecnico e tattico di un gruppo, ma spesso, forse nella maggioranza dei casi, l'aspetto psicologico.Sì, cari fratelli rossazzurri, perchè essere da Serie A non è solo un fatto di piedi buoni ma principalmente di cervello.Un giocatore è da serie A perchè ha un carattere da serie A.

Ingiustizie a parte, la storia calcistica è costellata di "brocchi" o "mezze ammulature" che grazie alla loro grinta, disciplina ed umiltà sono diventati titolari inamovibili di grandi squadre...mi vengono in mente, ad esempio, per la Juve i vari Brio, Galia, Torricelli...e di grandi talenti coi piedi che non hanno mai fatto bene in serie A perche la loro "testa" era da Serie C...
E i nostri ragazzi sino alla settima giornata (compresa) sono stati da Serie A con la testa, oltre che con i piedi, tanto da raggiungere la vetta della classifica che è il frutto dell'ideale combinazione dei due fattori...e poi il blackout di Siena...
Il fatto che la brutta prestazione nella toscana bianconera sia dovuto esclusivamente a carenze psicologiche (e non tecniche) mi fa stare abbastanza sereno...per dirla in termini informatici si tratta di un problema di "software", non di "hardware"...ma è bene che i ragazzi abbiano in questi giorni "ripristinato il sistema" al 19 ottobre 2008 (giorno di Catania Palermo)  in modo da far girare i programmi nel miglior modo possibile....affinchè l'Udinese possa essere battuta.
Questo è il miglior Catania di tutti i tempi.E se lo vogliamo domani sera ne avremo la conferma.Se lo vogliamo, se ci crediamo.
FORZA CATANIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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« Risposta #24 il: 01 Novembre 2008, 09:42:19 pm »
I record, si sa, esistono per essere battuti.E noi il nostro piccolo, splendido record l'avevamo ottenuto con quelle quattro vittorie consecutive in casa senza prendere nemmeno un goal.Cosa mai vista nei precedenti campionati di Serie A rossazzurri e forse anche in quelli cadetti.Ma la legge dei grandi numeri prima o poi doveva rivelarsi, facendoci pagare anche il debito con la fortuna contratto con la partita col Siena ed infrangendo in un solo incontro, quello appunto con l'Udinese, tutti i primati rossazzurri accumulati sino all'ottava giornata.Non dimentichiamo che in tale computo vi stava anche la miglior classifica di sempre in Serie A del Catania (commutando ovviamente le vittorie nei campionati 1960-66 con la regola dei tre punti).
Domani approderemo all'Olimpico di Roma...fratelli rossazzurri, a questo punto mi viene spontanea una considerazione: se la statistica, la legge dei grandi numeri è giusta ed equa, se, dopo tanti episodi a nostro favore, con la partita con l'Udinese ci è stato presentato il "conto" sarebbe PIU' CHE GIUSTO che questo stramaledettissimo, fottuto "tabù" dell'Olimpico venisse anch'esso infranto.Ragazzi, sono quarantadue anni, quarantadue e mezzo per l'esattezza che non portiamo un punto dall'Olimpico, sia con la Lazio, sia con la Roma.Da quel 17 aprile 1966, da quel goal di Fanello con cui pareggiammo uno a uno con i laziali c'è stata in serie A una striscia ininterrotta di otto sconfitte con le squadre capitoline. Un solo goal fatto (Colucci, 2006-2007) e ben ventiquattro subiti (porca troja!!!!).A questo punto, dopo aver rischiato di vincere in campi quasi impossibili come Torino e San Siro (contro la Juve e Milan, lo scorso campionato) ritengo CHE NON VI SIA PIU' ALCUNA LOGICA nel dover ancora continuare a perdere nella zona del Foro Italico
.Non stiamo combattendo contro una maledizione o contro degli stregoni, ma solo contro degli umani in carne ed ossa.Ed un confronto tra umani prima o poi deve vedere un ribaltamento di fronte!!!!Per questo desidero con tutte le mie forze che domani facciamo un risultato positivo a Roma.E lo spero anche voi fratelli rossazzurri.C'è un problema però...in questi giorni sento, per strada e a lavoro come una fobia, un certo timore che il Catania dopo lo stop interno con la squadra di Pasquale Marino, prenda come si suol dire "a calata".Il mio primo istinto è stato, sinceramente, quello di rispondere "siti n'pugnu di test'i min..." ma alla fine giustifico le paure di noi tifosi rossazzurri, che ahimè siamo un po' come quelle persone che sono state picchiate da bambini...siamo traumatizzati dalla nostra "infanzia calcistica" che per la maggioranza dei tifosi, ossia quelli con meno di quarant'anni, è stata martoriata da delusioni fatte di retrocessioni in C (anni settanta), intervallate da fiammate di orgoglio (1980-83) per poi sprofondare nell'anonimato, fino alla "madre di tutte le umiliazioni" costituita dalla radiazione dai campionati professionistici.Ma noi siamo calcisticamente (e non) un popolo straordinario, che è risorto sempre e comunque, come la nostra meravigliosa città dopo le catastrofi naturali.E se siamo persone di sopraffina vitalità ed intelligenza (come lo siamo) è venuto il momento di renderci conto che le maledizioni non esistono e che non è scritto da nessuna parte che dobbiamo iniziare nuovamente a soffrire...e non è scritto da nessuna parte che da Roma si torni a casa ancora una volta con un pugno di mosche.MA DOBBIAMO CREDERCI SUL SERIO!!!
Che sia la vigilia di una meravigliosa domenica!!
Un abbraccio a tutti.
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sonar

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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #25 il: 02 Novembre 2008, 12:30:12 am »
quarantadueanni che non prendiamo un punto a Roma?!!? booh! ma io ricordo un gol propio di Cantarutti contro la Lazio che ci ha dato se non la vittoria almeno il pareggio, ma non ci giurerei.
Ciao!

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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #26 il: 02 Novembre 2008, 10:12:46 am »
quarantadueanni che non prendiamo un punto a Roma?!!? booh! ma io ricordo un gol propio di Cantarutti contro la Lazio che ci ha dato se non la vittoria almeno il pareggio, ma non ci giurerei.
Ciao!
...mi riferisco ai campionati di Serie A.Quella vittoria a cui ti riferisci risale al campionato di Serie B 1981-82...
Ciao  ;-)
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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #27 il: 09 Novembre 2008, 10:17:27 pm »
Ad una importante maratona si presentano due atleti con le identiche qualità fisico - tecniche: stesso peso, stessa lunghezza, stesso passo, stessa resistenza.Insomma quasi due gemelli omozigoti.L'unico sostanziale elemento di differenza è costituito da una cosa: l' OBIETTIVO. Il primo, che chiameremo John,  punta ad arrivare al traguardo tra i primi venti classificati...il secondo invece che chiameremo Michael,  MIRA ALLA VITTORIA, AL GRADINO PIU' ALTO DEL PODIO.
Inizia la gara: ecco che i due atleti, ai primi dieci chilometri corrono praticamente fianco a fianco senza mai cedere il passo al concorrente e questo sino al trentesimo chilometro, momento della gara in cui si comincia seriamente ad essere in debito di ossigeno.Le gambe cominciano a cedere, il fiato ti accompagna sempre meno...l'acido lattico diviene come un pugnale che si conficca tra i  muscoli dei polpacci...è il momento della svolta, il momento che deciderà il destino della gara, distinguento gli elementi mediocri da quelli di eccellenza.Eppure i due atleti sono perfettamente identici...ma uno comincia tuttavia a vacillare, perdendo sempre più terreno e digradando dalla prima alla terza e poi quinta, sesta, settima, ottava posizione per poi sprofondare alle soglie del ventunesimo posto che gli farebbe perdere importanti contratti con squadre professionistiche.L'altro atleta, invece, seppur in un momento critico, continua sempre a mantenere il passo, posizionandosi tra i primi tre...viene superato solo al quarantesimo chilometro da un atleta che al momento è il più forte di tutti...ma arriva secondo...pur sempre un grandissimo risultato.Ecco, a questo punto, chi tra John e Michael è l'atleta classificato in extremis  al ventesimo posto? Chi invece quello che ha conseguito la seconda piazza sul podio?Penso che chiunque additerebbe in John al rinunciatario al "modesto" , che accontentandosi di un dignitoso piazzamento è rimasto tuttavia nell'anonimato...Tutti darebbero invece del vincente a Michael...incredibile...con le stesse doti tecniche di John ha chiuso la gara con un distacco abissale nei confronti di quest'ultimo!!!!Tutto questo perchè?Perchè John, pensando al suo "modesto" obiettivo, pensava a guardarsi indietro e a non rischiare più di tanto...Michael invece aveva nella sua mente quel prestigioso obiettivo, ossia il gradino più alto del podio, e dunque puntava molto, ma molto più in alto di Michael...ma alla fine qualcosa l'ha ottenuta, pur non vincendo, ossia un piazzamento d'onore, un secondo posto che comunque lo proietta verso l'èlite dell'atletica leggera e lo porta all'attenzione di tutti.
Il nostro amato Catania, inteso come squadra e come società è come l'atleta John.Ha ed ha avuto sin dalla prima stagione in A (2006-2007) le carte in regola, sia tecniche che organizzative per fare un campionato da concludere tra l'ottavo ed il dodicesimo posto.
Ma è arrivato invece a permanere nella massima serie solo in un finale da infarto all'ultimissima giornata di campionato?Perchè...ma per il semplice fatto che ha sempre puntato ad un obiettivo "basso" ossia la mera salvezza...pur partendo bene come l'atleta John, pur restando su ottime posizione per una buona parte delcampionato ad un certo punto, quando la tensione è massima e l'ossigeno scarseggia, cede vistosamente il passo alle altre concorrenti sprofondando nelle retrovie e riducendosi solo all'ultimo momento a restare "a galla".No, cari fratelli rossazzurri, non è un problema tecnico.Non lo è mai stato.La nostra squadra non ha mai avuto nulla da invidiare sotto il profilo tecnico e societario  a compagini quali Atalanta, Genoa, Sampdoria che hanno concluso il torneo ahimè molto meglio di noi pur ritrovandosi in taluni frangenti della stagione persino dietro il Catania.E' solo un problema di mentalità.Solo ed esclusivamente questo.Finchè ci crederemo "piccini", finchè diremo che dobbiamo già essere contenti se ogni anno restiamo in A, ragazzi state certi, soffriremo sino all'ultimo.Perchè noi siamo come John...bravi alla stessa stregua di Michalel, ma mentalmente molto più modesti...ci guardiamo indietro e perdiamo la scia positiva, l'attimo giusto...da qui gli atteggiamenti passivi in trasferta...quelle partite quasi perfette in difesa ma prive di cattiveria, di cinismo in fase offensiva (vedasi l'ultima con la Lazio).Se pensassimo un attimo, solo un attimo di poter puntare al sesto-ottavo posto in campionato, sono certo, anzi, strasicuro che all'Olimpico, come al Franchi di Siena avremmo portato molti più punti a casa.Non è questione di soldi, di giocatori che entrano, di gente che esce, di schemi, di tattica.E' SOLO UN PROBLEMA DI ATTEGGIAMENTO.Quanti esempi ulteriori vogliamo ancora che dimostrino in maniera lampante come non esiste alcuna corrispondenza biunivoca tra denaro investito e risultati conseguiti?Quante squadre hanno fallito spendendo una barca di soldi e quante società hanno fatto cose egregie sborsando cifre non eclatanti?Il mio sogno è vedere un giorno il Catania e tutti noi pensare in grande, dire e dimostrare di non essere secondi a nessuno...di dimostrare di essere coscienti dei propri mezzi e rendere il massimo delle nostre possibilità.Allo stato attuale siamo solo ad un 50%...se guardassimo in alto un po' di più se considerassimo "la possibilità" che qualcosa di molto meglio si possa conseguire invece che una risicata salvezza (il che non vuol dire, ribadisco,spendere un pzzo di denaro!!!) con gli attuali mezzi a disposizione, questo sarebbe IL VALORE AGGIUNTO che ci potrebbe far fare il salto di qualità.
La realtà che stiamo vivendo, dal punto di vista sportivo è qualcosa di meraviglioso a cui non eravamo abituati da un'eternità.MA POTREMMO FARE ANCORA MOLTO, MA MOLTO DI PIU'. Diffido totalmente da coloro che dicono e vogliono convincere gli altri che più di così non si possa fare. Il cambiamento, la svolta epocale sta nella mentalità.CREDIAMOCI!!!!!
....questa vittoria è dedicata a tutti coloro che ritengono che il Catania e la città di Catania sia formata da uomini in grado di fare grandi cose, non secondi a nessuno, mai domi, in grado di guardare oltre lo steccato.
La vittoria di oggi è l'emblema di come la giusta mentalità possa condurre a grandi risultati anche in presenza di una non eccelsa qualità del gioco e di alcuni non sopraffini elementi in campo.
La vera rivoluzione di quest'anno non è solo nei punti in classifica, raramente così abbondanti alla undicesima di un campionato rossazzurro di serie A, MA NELLA MENTALITA', trasmessa da Walter Zenga. Molti ormai stavano per recitare una requiem al Catania, pensando al solito clichè di una "calata" dopo le sconfitte con Udinese e Lazio e invece...eccoci di nuovo in piedi a testa a alta a registrare la quinta vittoria su undici partite.Adesso la rivoluzione nella mentalità dobbiamo farla noi: pensiamo in grande, pensiamo a che meraviglioso Catania vedremo quando la squadra inizierà a macinare un gioco fluido ed elementi quali Martinez, Ledesma, Carboni e Alvarez saranno al 100%.Per non parlare del ritorno di Gionatha Spinesi!!!
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« Risposta #28 il: 16 Novembre 2008, 10:52:26 pm »
37 come gli anni che mancavano ad una vittoria (in serie A) col Torino,
45 come gli anni che non facevamo tre goal ai granata
47 come gli anni che non vedevamo un Catania così forte (abbiamo alla XII giornata gli stessi punti - del mitico Catania 1960-61, il più grande di tutti di i tempi quello che era secondo in classifica al girone di andata, ovviamente considerando le vittorie con la regola dei tre punti!!)
Zero come i precedenti di un Catania così grande in casa (in serie A e forse anche nelle serie minori, incredibile!!!) alla XII giornata.
Statistiche che forse ad un terzo del campionato lasciano il tempo che trovano, ma che comunque dicono qualcosa di importante: UN CATANIA COSì FORTE NON SI ERA MAI VISTO.
GODIAMOCI IL MOMENTO!!!!Senza farci venite le paranoie del girone di ritorno...dove minkia è scritto che a partire dalla ventesima giornata ci sarà una flessione!!!?????
Perchè non ci concentriamo a pensare ad una rinascita rossazzurra in trasferta.Manca solo quella perchè l'attuale Catania, quello che tutti stiamo vivendo, entri definitivamente NELLA LEGGENDA della storia rossazzurra!!!!!!!
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline Marco Tullio

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Re: possiamo farcela! possiamo dare una svolta al nostro destino sportivo (e non)
« Risposta #29 il: 17 Novembre 2008, 02:06:34 am »
Casorezzo (MI), 17 Novembre 2008
caro Cantarutti,
 tu scrivi: "37 come gli anni che mancavano ad una vittoria (in serie A) col Torino". Ti sbagli, perché quello era il glorioso Torino, ingloriosamente fallito nel 2005. Questa è un'altra squadra, una di quelle "Lodo Petrucci". almeno questo a noi che ancora siamo memori del 1993 devi concederlo. A presto,
Marco Tullio
Nuovo Catania, nuovo nome