Tedesco di nome e di fatto, per la puntualità con cui si fa sempre trovare sottoporta, per la letalità consolidata sui calci piazzati, per lo spirito di sacrificio e la professionalità spesso estranee alle genti delle nostre latitudine. Un campione di modestia a 35 anni suonati, capace di aspettare in silenzio fino all'ultimo giorno il nuovo contratto che lo legherà ancora alla squadra della sua città ed esultare poi come un bambino. Se solo avesse un ruolo da titolare il Capitano sarebbe lui, poche storie.
Ma ieri attorno a Giovannino da Pallavicino giravano gregari ormai dimenticati, per colpe loro e non solo loro, e gente con le palle stile blocco di calcare di monte Billiemi o i polmoni alla Fausto Coppi. Il gioco del Palermo visto ieri? Merito 30% dell'allenatore, che ha imposto palla a terra al posto di palla arrunzata e movimento frenetico e 70% dei giocatori, in tanti in giornata sì, capaci di saltare l'uomo e creare la famosa superiorità numerica.
Il pubblico assolutamente non determinante, ininfluente, come del resto lo era stato due giornate addietro contro il Parma. Per lui un bel 0% di merito nella torta del successo.
Il Napoli? Bella squadra, se questa é una neopromossa vuol dire che il livello del campionato é sicuramente più alto, ma di molto, rispetto allo scorso triste anno, fatto di penalizzazioni, squalifiche e squadrette inguardabili, soprattutto in coda.
Non parlo mai di arbitri, fatemi fare un'eccezione per questa volta, visto che abbiamo vinto. Rosetti é un bell'uomo, cura l'aspetto estetico, spenderà decine e decine di euro dal coiffeur, non un capello fuori ordine. Passa anche per il miglior arbitro italiano. Io lo vedo più adatto al set di Grand Hotel, un perfetto attore da fotoromanzi. Ieri é riuscito a non vedere due rigori netti su Biava e Simplicio e un mezzo rigore su Brienza per poi assegnarne uno inesistente, prontamente corretto dal suo collaboratore di linea, per deviazione di petto di un difensore azzurro. Rosetti: ma che ci stai a fare in mezzo al campo? Vai che ti aspettano al trucco e parucco!
Singoli di successo nel long playing rosanero:
Cavani, deve giocare titolare per concetto primitivo. Con in campo un arbitro e non un attore i centrali napoletani difficilmente avrebbero finito la partita. Lo hanno massacrato di falli da dietro, a palla lontana, ma Cavani si é sempre rialzato.
Simplicio, altra grande partita dopo quella con la Reggina e domenica scorsa a Genova. Da centrale di centrocampo.
Brienza, l'ho criticato senza pietà l'anno scorso, ieri é partito titolare é si é sparato una prestazione da 8, come non vedevamo da tempo. Colantuono ci pensi bene prima di ridare la maglia a Miccoli, perchè un Brienza caricato e devastante come quello visto ieri va sfruttato finche dura.
Pisano, stranamente ha fatto il Capuano della situazione, arrivando spesso al fondo per il cross. Ne sbaglia uno, il secondo, ed i soliti idioti iniziano a fischiare. Pacienza.
Caserta, era dovunque, dalla linea di porta di Fontana e quella di Iezzo, dalla Montepellegrino alla tribuna coperta. Un trattore.
Fontana, determinante come al solito, un paio di svarioni alla fine in stile Mareggini, ma gli perdono tutto.
Adesso due settimane di sosta, Barzagli titolare in nazionale nella partita del biennio in Scozia, qualche altro rosanero in giro per il mondo e poi doppia gita zoologica a Torino per vedere le zebre e a Catania per gli elefanti. Una pausa importante per recuperare qualche pezzo da niente, tipo Bresciano, Migliaccio, Amauri, Miccoli e Guana.
Siam fatti così!