L'idiozia umana non ha limiti. Lo sapevamo, ci sono pure le prove scentifiche e quest'ennesimo provvedimento post 2 febbraio o simpaticamente nominato dopo "i fatti di Catania", ce ne da conferma.
Vi giro un articolo dell'ottimo Aldo Barcellona affinchè possiate fare le vostre riflessioni...e sarebbero interessanti pure di quelle di continua a difendere l'indifendibile!
Striscioni, addio?
Addio?
Forse, complice la pausa dovuta all’impegno della nazionale, sui siti dei tifosi, non è stato dato il dovuto risalto alla determinazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, n.14/2007 dell’ 8 marzo 2007.
Cosa dice di tanto importante questa determinazione? Nulla se si esclude che vieta l’introduzione negli stadi di tamburi e megafoni, ed in pratica, anche degli striscioni e di qualsiasi altro materiale ad esso assimilabile (stendardi? n.d.a.), compreso quello per le coreografie.
Perché ho scritto in pratica? Perché il divieto non è assoluto, in quanto tale materiale può essere introdotto solo se autorizzato e se, per dimensioni (es. i bandieroni delle curve nord e sud), non ostacola la visibilità degli altri tifosi.
Per ottenere tale autorizzazione, nel limite stabilito dalle società sportive, si dovrà inoltrare almeno 7 giorni prima dello svolgimento della gara, apposita istanza, anche mediante fax o e-mail, alla società che organizza l’incontro, indicando le proprie generalità complete, le dimensioni ed il materiale utilizzato per la realizzazione, il contenuto e la grafica compendiati in apposita documentazione fotografica ed il settore dello stadio in cui verrà esposto.
La società che riceve l’istanza valutati gli spazi disponibili a monte e a valle degli spalti, escludendo quindi gli spazi tra i vari settori, informerà, senza ritardo, della istanza pervenuta il Dirigente del G.O.S., ovvero, per gli stadi al di sotto della capienza stabilita dal quadro normativo vigente (al momento 10.000 spettatori, prossimamente 7.500), l’Ufficio di Gabinetto del Questore i quali, acquisito anche per le vie brevi il parere delle Amministrazioni interessate (Vigili del Fuoco e, ove presente, Capo degli Steward), provvederanno, non oltre i 5 giorni prima dello svolgimento dell’incontro, a concedere il proprio “nulla osta”, a condizione che:
1. sia identificato il richiedente dell’esposizione del materiale;
2. all’interno del gruppo identificato dal materiale non siano presenti una o più persone soggette a divieto di accesso agli impianti sportivi;
3. non sussistano motivi ostativi sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Particolare da sottolineare è la richiesta di parere dei Vigili del Fuoco, che parrebbe voler dire, che il materiale esposto dovrà essere ignifugo.
Il nulla osta, qualora non sussistano motivi ostativi sotto il profilo della salvaguardia della pubblica incolumità e della sicurezza antincendio, potrà essere concesso anche per l’intera stagione ed essere revocato, qualora uno o più appartenenti al gruppo vengano colpiti da Daspo.
La società che ospita l’incontro, ottenuto il nulla osta comunicherà per iscritto al richiedente le determinazioni assunte avvisandolo che:
1. il materiale autorizzato dovrà essere introdotto all’interno dell’impianto almeno 1 ora prima dell’apertura dei cancelli, specificando il varco di accesso;
2. non sarà consentito l’ingresso di materiale , ancorché autorizzato, dopo l’apertura al pubblico dei cancelli;
3. gli striscioni potranno essere affissi esclusivamente nello spazio specificamente assegnato dalla società, la quale dovrà quindi verificare il rispetto delle prescrizioni con proprio personale;
4. l’esposizione di materiale diverso da quello autorizzato comporta l’immediata rimozione e l’allontanamento dall’impianto del trasgressore cui potrà essere applicata la normativa in materia di divieto di accesso agli impianti sportivi nonché, revocata l’autorizzazione all’esposizione dello striscione identificativo del club di appartenenza;
5. al termine del deflusso il materiale autorizzato dovrà essere rimosso e, ove prescritto anche attraverso il sistema di comunicazione sonora dello stadio, ripresentato integralmente presso il varco indicato.
La stessa procedura per l’esposizione degli striscioni vale per le coreografie con l’aggiunta che, in questo caso, andranno specificati le modalità ed i tempi di attuazione, che comunque dovranno essere contenuti a prima dell’inizio della gara.
Analoga, anche, la disciplina per le bandiere, tranne quelle riportanti solo i colori sociali della propria squadra e quelle degli Stati rappresentati in campo, in questo caso siamo nel limbo normativo per l’asta che potrà essere introdotta solo “se consentita dalla normativa vigente”, frase che dice tutto e niente.
Praticamente, anche se noi, purtroppo, toccheremo con mano, o sarebbe meglio dire con gli occhi, solo la prossima stagione, addio al Massimino imbandierato a festa e colorato di rossazzurro, addio alle coreografie mozzafiato della curva nord, addio al mega-bandierone raffigurante Sant’Agata in curva sud ed addio pure alle migliaia di bandierine rosse ed azzurre della tribuna B. Tutto questo appartiene solo al passato, da adesso solo sciarpe, felpe, magliette e cappellini.
Aldo Barcellona