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LaSiciliaweb => Calcio siciliano => Topic aperto da: bua - 12 Maggio 2011, 10:31:36 am
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Sarebbe un sogno una serie A senza le cosiddette grandi!
Ve lo immaginate? Noi che ci giochiamo lo scudetto con Udinese &Co e loro a collezionare figuracce in una Mega-League in Europa.
Sarebbe un piccolo passo indietro verso il calcio vero, quello che sarebbe ancora una pallida controfigura di uno sport.
http://www.repubblica.it/sport/calcio/2011/05/11/news/lega_beretta_delibera_a_favore_piccole-16095092/?ref=HRLS-2 (http://www.repubblica.it/sport/calcio/2011/05/11/news/lega_beretta_delibera_a_favore_piccole-16095092/?ref=HRLS-2)
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Una serie A con il supporto del 25% dei tifosi italiani? 8-) 8-) 8-)
Io passo.
Invece, che si arrivi ad un modello simile a quello vigente in Europa
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Una serie A con il supporto del 25% dei tifosi italiani? 8-) 8-) 8-)
Io passo.
Invece, che si arrivi ad un modello simile a quello vigente in Europa
Perché no? Tanto i settori ospiti sono sempre vuoti!
Qual è il modello cui ti riferisci?
A me piacerebbe una a a 16 squadre senza le "grandi", magari con tre retrocessioni di cui una da giocarsi ai play-out con alcune delle non promosse della serie B e una coppa nazionale sul modello inglese.
Ma sono sogni!
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Una serie A con il supporto del 25% dei tifosi italiani? 8-) 8-) 8-)
Io passo.
Invece, che si arrivi ad un modello simile a quello vigente in Europa
Perché no? Tanto i settori ospiti sono sempre vuoti!
Qual è il modello cui ti riferisci?
A me piacerebbe una a a 16 squadre senza le "grandi", magari con tre retrocessioni di cui una da giocarsi ai play-out con alcune delle non promosse della serie B e una coppa nazionale sul modello inglese.
Ma sono sogni!
Modello inglese?...meglio quello nostrano,sicuramente piu' passionale e sportivo(vedi Genoa Samp di domenica sera),quello inglese nella storia annovera anche casi di combine nei derbies piu' di quelli degli altri paesi.Non parliamo poi di biscotti e dolcezze varie che ci sono stati nella storia del calcio internazionale;o forse ti sei scordato del due a due ai danni dell'Italia tra Danimarca e Svezia?La mappa delle combine ha una distribuzione uniforme e varia da tutte le parti:un albergatore di Myconos diceva a noi italiani "una faccia,una razza"...
Trovo invece condivisibile un torneo a sedici squadre con l'esclusione delle cinque big(che pena..anche il Napoli in questo club di lupi..) in giro a fetiri per l'Europa,dove contano quanto il due di bastoni quando la giocata e' a oro,e con le ultime quattro a contendersi la permanenza nel girone
giocandosela ai play-out....scietate Caruli' ca l'aria e' doce....
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Non avevo ancora letto l'articolo di Repubblica postato da Bua:la spocchia e l'arroganza
di sempre! Mi vien da fare una sola domanda:perche' hanno proceduto alla votazione attenendosi al regolamento e poi lo violano contestandolo cosi' aspramente,paventando denuncie e minacciando di abbandonare la Lega e il campionato italiano?
Hanno un concetto molto labile della democrazia e d'altronde c'era da aspettarselo,un comportamento in linea con il loro modus vivendi,dai soliti noti privilegiati,super tutelati,super agevolati.
Ma unni annagghiri!!?....un eguale trattamento non lo potrebbero ottenere manco nel campionato greco e forse nemmeno in quello turco.
Grande Vate! Che se lo vadano a fare nel giardino di casa propria un campionato a cinque e che vadano a rompere i Maroni dalle loro parti...
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Una serie A con il supporto del 25% dei tifosi italiani? 8-) 8-) 8-)
Io passo.
Invece, che si arrivi ad un modello simile a quello vigente in Europa
Perché no? Tanto i settori ospiti sono sempre vuoti!
Qual è il modello cui ti riferisci?
A me piacerebbe una a a 16 squadre senza le "grandi", magari con tre retrocessioni di cui una da giocarsi ai play-out con alcune delle non promosse della serie B e una coppa nazionale sul modello inglese.
Ma sono sogni!
Modello inglese?...meglio quello nostrano,sicuramente piu' passionale e sportivo(vedi Genoa Samp di domenica sera),quello inglese nella storia annovera anche casi di combine nei derbies piu' di quelli degli altri paesi.Non parliamo poi di biscotti e dolcezze varie che ci sono stati nella storia del calcio internazionale;o forse ti sei scordato del due a due ai danni dell'Italia tra Danimarca e Svezia?La mappa delle combine ha una distribuzione uniforme e varia da tutte le parti:un albergatore di Myconos diceva a noi italiani "una faccia,una razza"...
Trovo invece condivisibile un torneo a sedici squadre con l'esclusione delle cinque big(che pena..anche il Napoli in questo club di lupi..) in giro a fetiri per l'Europa,dove contano quanto il due di bastoni quando la giocata e' a oro,e con le ultime quattro a contendersi la permanenza nel girone
giocandosela ai play-out....scietate Caruli' ca l'aria e' doce....
Mi riferivo al modello inglese per la coppa nazionale, con accoppiamenti senza sorteggi e accesso libero purché si abbia l'affiliazione e uno stadio, ma soprattutto con i rplay delle partite in caso di pari. Con un calendario più snello tutto sarebbe possibile.
Sulle combine, vista la nostra tradizione nel campo, che risale credo agli anni '20, temo che non possiamo guardare la pagliuzza negli occhi degli altri!
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Ecco cosa dice la legge Melandri
Art. 25. Ripartizione delle risorse fra i soggetti partecipanti a ciascuna competizione
1. La ripartizione delle risorse fra i soggetti partecipanti a ciascuna competizione è effettuata in modo da garantire l'attribuzione in parti uguali di una quota prevalente, nonché l'attribuzione delle restanti quote anche in base al bacino di utenza e ai risultati sportivi conseguiti da ciascuno di essi.
2. La quota delle risorse da distribuire in parti uguali fra tutti i partecipanti a ciascuna competizione non può essere comunque inferiore al 40 per cento.
3. La quota determinata sulla base del risultato sportivo non può essere inferiore alla quota determinata sulla base del bacino d'utenza.
4. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 26, i criteri di ripartizione delle risorse fra i soggetti partecipanti alla competizione sono determinati con deliberazione adottata dall'assemblea di categoria dell'organizzatore della competizione medesima con la maggioranza qualificata dei tre quarti degli aventi diritto al voto.
1Art. 26. Prima ripartizione delle risorse del Campionato di calcio di serie A
1. In sede di prima applicazione del presente decreto e tenuto conto delle regole determinate dall'organizzatore dei campionati di calcio di serie A e B, la ripartizione delle risorse assicurate dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi relativi al Campionato italiano di calcio di serie A, dedotte le quote di mutualità di cui agli articoli 22 e 24, è effettuata, a partire dalla stagione sportiva 2010-2011, con le seguenti modalità: una quota del 40 per cento in parti uguali tra tutti i soggetti partecipanti al campionato di serie A, una quota del 30 per cento sulla base dei risultati sportivi conseguiti e una quota del 30 per cento secondo il bacino di utenza.
2. La quota relativa al risultato sportivo, come individuata ai sensi del comma 1, è determinata nella misura del 10 per cento sulla base dei risultati conseguiti da ciascuno dei partecipanti alla competizione a partire della stagione sportiva 1946/1947, nella misura del 15 per cento sulla base dei risultati conseguiti nelle ultime cinque stagioni sportive e nella misura del 5 per cento sulla base del risultato conseguito nell'ultima competizione sportiva.
3. La quota relativa al bacino di utenza, come individuata ai sensi del comma 1, è determinata nella misura del 25 per cento sulla base del numero di sostenitori di ciascuno dei partecipanti alla competizione, così come individuati da una o più società di indagini demoscopiche incaricate dall'organizzatore del campionato di calcio di serie A secondo i criteri dallo stesso fissati, e nella misura del 5 per cento sulla base della popolazione del comune di riferimento della squadra.
Non potrebbe resistere economicamente una serie A senza il supporto delle squadre che rappresentano il 75% dei tifosi e quindi del pubblico pagante, inteso in tutte le sue variegate accezioni. Stiamo parlando della ripartizine di circa 200 milioni e le differenze a seconda se si calcolino, i tifosi o i sostenitori, non sono poi così rilevanti in proporzione alle cifre in gioco. Per cui lor signori (Galliani, Paolillo, Agnelli, De Laurentis e Di Benedetto, o chi per lui), si siedano intorno ad un tavolo e trovino una soluzione, magari chiedendosi perchè non sono riusciti a portare dalla loro parte nemmeno uno degli aventi diritto al voto, facendo così in modo che mancasse la maggioranza qualificata richiesta dalla legge. Poi, mentre che sono ancora seduti, se volessero, potrebbero anche chiedersi: "Ma che polli siamo stati a chiedere la divisione dalla B? Quand'eravamo ancora uniti potevamo fare il bello ed il cattivo tempo attribuendo qualche milioncino in più a quei poveracci della derie cadetta." :-))
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Un sogno se vanno via dalla serie A.
Forse torna un po' di serieta' :-D
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Caro Bua, sulla serietà del campionato di calcio, io aprirei un topic dal titolo "La nausea(non di Sartre)"
Mi chiedo, ancora, come sia possibile pretendere, da una parte, ed accettare, dall' altra, tutto ciò.
In Italia stiamo diventando vittime dell' onnipotenza... addirittura le minacce...
ma vadano a f.......ulo tutti e cinque!
o meglio, perchè non organizzano un campionato a cinque, itinerante per tutta l' Italia, così i succubi delle GRANDI, proveranno orgasmi a ripetizione vedendo le partite truccate e gli inciuci nella presentazione dei conti?
A turno, potrebbero vincere lo scudetto di sterco (colorato, questo, perchè "niuru cu niuru non tingi") da appiccicare alla maglia ed incassare tutti i diritti tv che desiderano?
Galliani, falla 'sta proposta, che in tanti ti appoggeremo... anche a costo di fare una petizione!
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E l'ultima minaccia viene dall'ad dell'Inter Paolillo(ma unu cu 'ncugnomu accussi' puo' essere credibile?) che ha tuonato: non siamo disposti a "regalare denaro" alle medio piccole durante il mercato calciatori,faremo affari solo con le squadre estere 8D 8-).
...e cu sinni futti!...
Voglio vedere in quale parte del mondo si possono permettere di esercitare un potere fatto di minacce,ricatti e di oltraggio alle regole.Che si facciano loro un campionato parallelo a quello delle quindici societa' medio-piccole e poi vediamo dove si concentra maggiormente l'interesse dei tifosi.Oppure vadano all'estero e vediamo se potranno godere dei privilegi che hanno in Italia...e fossi ca fossi e' a vota bona ca...il Palermo vince il campionato e noi andiamo in CL...
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La verità sta nel mezzo. E' ovvio che una serie A senza le big non sarebbe altro che un'altra serie B. Ma è anche vero che queste squadre non possono suonarsela e cantarsela. In un campionato in cui i ricavi delle contendenti variano anche di un ordine di grandezza, non può essere competitivo.
In altre leghe la ripartizione dei diritti TV avviene in maniera collettiva (la premier league). Il delta in termini di fatturato lo fanno le altre voci (merchandising, biglietti, sponsorizzazioni). In Italia purtroppo i diritti TV pesano per il 68% del fatturato, questo è il vero problema.
A livello manageriale, tranne illuminate eccezioni, le squadre di calcio sono all'età della pietra e questo in un business che fattura più di un miliardo e mezzo di euro l'anno, è un lusso che non possono più permettersi ...
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La verità sta nel mezzo. E' ovvio che una serie A senza le big non sarebbe altro che un'altra serie B. Ma è anche vero che queste squadre non possono suonarsela e cantarsela. In un campionato in cui i ricavi delle contendenti variano anche di un ordine di grandezza, non può essere competitivo.
In altre leghe la ripartizione dei diritti TV avviene in maniera collettiva (la premier league). Il delta in termini di fatturato lo fanno le altre voci (merchandising, biglietti, sponsorizzazioni). In Italia purtroppo i diritti TV pesano per il 68% del fatturato, questo è il vero problema.
A livello manageriale, tranne illuminate eccezioni, le squadre di calcio sono all'età della pietra e questo in un business che fattura più di un miliardo e mezzo di euro l'anno, è un lusso che non possono più permettersi ...
Filippo, sicuramente la verità sta nel mezzo, la moderazione è strumento della progressione, ma, perdonami, non possimo più tollerare queasta forma di supponenza, queste consessioni nei confronti dei più deboli.... qui sta venedo meno la voglia di riconoscersi in uno stato democratico, in un paese lbero... non basta il resto, anche il calcio?
Che poi, intelligentemente, non capiscono che loro, "le grandi", si mantengono tali, perchè ci sono le "piccole"...
Al di fuori dell' Italia, credo che siano dei piccolissimi "giganti" sbeffeggiati da piccole (vedi Shalke 04 iNTERo come diavolo si scrive)...
E dobbiamo ancora ascoltare...
Non mi scandalizzerei se cercassero di fare un campionato con le piccole che retrocedono a turno, a prescindere dai punti in campionato...
Loro sono loro e gli altri... non sono un c..zo (parafrasando un celebre film)!
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Detto per inciso, laSerie B è molto più avvincente e divertente della A.
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Detto per inciso, laSerie B è molto più avvincente e divertente della A.
=D> =D> =D>
ti quoto in pieno!
E' più libera, non c' è timore riverenziale e compagnia cantando... chiedete a Buffon e compagni come si sono trovati in B...
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Detto per inciso, laSerie B è molto più avvincente e divertente della A.
Bua sai che concordo con molti dei tuoi punti di vista ma temo tu sia rimasto a 6 anni fa ... la serie B di oggi come qualità di gioco è paragonabile alla serie C di un decennio fa ... tranne qualche eccezione è purtroppo un campionato povero di talenti e con un livello di gioco assolutamente mediocre.
Ringraziamo ancora una volta chi di dovere per aver mantenuto la categoria ...
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Detto per inciso, laSerie B è molto più avvincente e divertente della A.
Bua sai che concordo con molti dei tuoi punti di vista ma temo tu sia rimasto a 6 anni fa ... la serie B di oggi come qualità di gioco è paragonabile alla serie C di un decennio fa ... tranne qualche eccezione è purtroppo un campionato povero di talenti e con un livello di gioco assolutamente mediocre.
Ringraziamo ancora una volta chi di dovere per aver mantenuto la categoria ...
Pure io li ringrazio, e concordo con te. Anche la serie A di adesso, paragonata a quella di 10 anni fa è una specie di B, se poi ci spostiamo agli anni '80...
Però il livello tecnico è solo una parte dello spettacolo. Un campionato in cui ci sono molte pretendenti al successo, molte sorprese e nessuna partita impossibile, è di sicuro più godibile di uno diviso in tre tronconi.
Certo per noi resta fondamentale restare oin A per sopravvivere senza rischi di nuovei declassamenti. E credo che potremo anche aspirare alla promozione in seconda fascia. Se dovessimo retrocedere, un giorno, penso comunque che non impieghero più 23 anni a risalire.
P.S.: Giovanni Bertini, ex difensore centrale del Catania dal 1976 al 1980, dice spesso di rimpiangere di non essere nato più tardi perché oggi sarebbe un ricco giocatore di A.
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E l'ultima minaccia viene dall'ad dell'Inter Paolillo(ma unu cu 'ncugnomu accussi' puo' essere credibile?) che ha tuonato: non siamo disposti a "regalare denaro" alle medio piccole durante il mercato calciatori,faremo affari solo con le squadre estere 8D 8-).
...e cu sinni futti!...
MAGARI !!!!!!!!!!!!!!!!!
A noi De Laurentis ci restituirebbe Cavani e i soldi che dovrebbe darci, li investe all'estero !!!!!!!!!
::) ::) ::) ::) ::) ::) ::) ::) ::) ::) ::)
Saluti
Enzo
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Ma lasciateli sbraitare, sono alla canna del gas, non sanno più dove raccogliere soldi.
Come ha detto Filippo, managermente parlando sono all'età della pietra.
Se le quindici non mollano, saranno costretti a venire a Canossa.
Se no che fanno? Un mini torneo? vanno a giocare in francia? ::) ::) ::)
"U Mastru"
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La verità sta nel mezzo. E' ovvio che una serie A senza le big non sarebbe altro che un'altra serie B. Ma è anche vero che queste squadre non possono suonarsela e cantarsela. In un campionato in cui i ricavi delle contendenti variano anche di un ordine di grandezza, non può essere competitivo.
In altre leghe la ripartizione dei diritti TV avviene in maniera collettiva (la premier league). Il delta in termini di fatturato lo fanno le altre voci (merchandising, biglietti, sponsorizzazioni). In Italia purtroppo i diritti TV pesano per il 68% del fatturato, questo è il vero problema.
A livello manageriale, tranne illuminate eccezioni, le squadre di calcio sono all'età della pietra e questo in un business che fattura più di un miliardo e mezzo di euro l'anno, è un lusso che non possono più permettersi ...
Filippo sarebbe un A con 20 squadre.Noi siamo tifosi,dello spettacolo degli altri soltimanete ci impipiamo
Conta il risultato della nostra squadra.
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Ma lasciateli sbraitare, sono alla canna del gas, non sanno più dove raccogliere soldi.
Come ha detto Filippo, managermente parlando sono all'età della pietra.
Se le quindici non mollano, saranno costretti a venire a Canossa.
Se no che fanno? Un mini torneo? vanno a giocare in francia? ::) ::) ::)
"U Mastru"
...e con quali soldi?..non certo con quelli della Ligue 1..o forse vanno a fare un campionato di rugby cosi' prendono i cazzotti che noi non siamo in grado di dare loro...
Pero' la cosa che piu' mi fa specie e' che un uomo del sud che fino a qualche anno fa sembrava volesse fare le crociate per ottenere dalle grandi un trattamento paritario per le cosidette provinciali si sia aggregato al manipolo di delinquenti e impone la sua legge anche con la forza(pugno sferrato a Lotito).E' chiaro che sto parlando delcinematografaro presidente del Napoli,che ha organizzato un business che gli sta rendendo piu' della casa produttrice di pellicole.Se andate a guardare i bilanci,alla voce stipendi calciatori risulta un tetto ingaggi di nemmeno 29ml di euro con un rapporto costi-ricavi che e' inferiore al 35%,appena 9ml piu' del Catania,che rispetto a squadre come Milan,Inter,Juve e Roma e' di appena un quinto:praticamente occupa un posto che non gli dovrebbe spettare,perche' squadre come Lazio,Fiorentina,Genoa e Samp introitano di meno ed hanno invece un tetto ingaggi superiore a quello dei napoletani...percio' che grande e'..e' solo un grande figlio di...che con i metodi che certa gente usa da quelle parti e' riuscito a entrare nella stanza dei bottoni dimenticandosi che appena un lustro fa si dibatteva nelle paludi della serie B...