Caro Marco '69, non tentare inutili ipocrisie.
Se andassi indietro nel tempo troveresti facilmente tracce del fatto che ho iniziato a partecipare al forum senza particolari intenti polemici se non quello della storica contrapposizione (civile ancor più che sportiva tra Acireale e Catania), solo per essere aggredito dai vari Sonar (con gli argomenti che vedi, o simili), Maru Spina, ecc., ecc. Come sai, tra l'altro non sono il solo: capita sistematicamente a tutti gli acesi (da ultimo Castigatore) e anche a non acesi (ho fatto il nome di Sergio, ma ce ne sono altri).
Ho cercato poi ripetutamente di portare il dibattito sul piano dell'ironia, che è cosa ben diversa dall'insulto "in italiano": se non conosci la differenza è un problema tuo (es. quando ho parlato di materiale vile, a tutto pensavo tranne che a quello che dici).
Il terreno dell'ironia, però, è scomodo (e perdente) per molti di voi, per cui anche le volte in cui ho successivamente tentato, non tanto un'impossibile riconciliazione, ma almeno di smussare i toni (cfr i post a pag. 15 del topic sull'Acireale) avete preferito invece esasperarli.
La verità, e mi ripeto, è semplicemente che non è quello che dico a dare fastidio, né il modo con cui mi porgo, ma il semplice fatto che sono tifoso dell'Acireale (e per ciò stesso avversario del ct). In poche parole, per voi è tollerabile che un palermitano tifi contro il ct, ma è intollerabile che lo faccia un acese, perché il solo fatto di appartenere (sia pure controvoglia e qui non rievoco le tristi circostanze in cui è avvenuto tale innaturale assoggettamento) alla vostra provincia, a vostro giudizio, ci rende dei traditori.
Se accettaste invece che Acireale è una realtà ben distinta da Catania, con una sua autonoma storia, una sua autonoma tradizione, una sua autonoma identità e, soprattutto, se riconosceste il suo diritto a dissociare le proprie sorti da quelle di ct, per voi tutto sarebbe più facile e i rapporti reciproci potrebbero essere migliori. Se invece continuerete a considerarla un territorio soggetto (o conquistato) ovvero come una parte di Catania non si andrà mai da nessuna parte.
Questo è l'ennesimo tentativo di riprendere un filo del discorso. Se lo accetti, bene, sarò felice di poter dialogare correttamente. Sennò, pazienza, ma non dare la colpa a me.
Ciao.