Siamo in piena emergenza e probabilmente non si riesce più a nasconderlo grazie al fiato e al carattare. Nonostante questo stavolta non perdiamo, anche se forse è solo un caso, e questo non è un dato da trascurare.
Preoccupante che Toscano, pungolato da Patanè, cominci a parlare di alibi come rigori non dati (addirittura on il Latina) e assenze, pur dicendo di non averne mai parlato.
Col Messina sarà ancora più emergenza vista la squalifica rimediata da Guglielmotti e l'ammonizione pesante di Quaini, ma, con tutto il rispetto, meglio affrontare in emergenza il Messina in casa che una squadra più forte.
Ad ogni modo resto convinto che faremo un campionato di alta classifica.
La società continua a latitare, in primis Faggiano che dovrebbe metterci la faccia, perché comunque ha fatto anche errori gravi, tipo Montalto, Stoppa e D'Andrea, e con tutta l'ammirazione per lui ciò dimostra che dobbiamo piantarla di venerare chicchessia solo perché fa il suo.
La proprietà tratta il Catania come un noioso affare marginale a cui dedicare lo stretto necessario (agevolata nella sua latitanza dall'inibizione dei due maggiori responsabili) e questo è il vero problema perché, lo ripeto, ci impedisce di guardare oltre il mero risultato di un campionato, che può anche andare male se ricominci da zero come è stato fatto anche stavolta.