Autore Topic: [Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania  (Letto 312 volte)

Offline bua

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[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« il: 23 Agosto 2024, 06:12:56 pm »
Arriviamo all'esordio con circa 15 giocatori in rosa - di cui due non disponibili per infortunio- avendo fallito l'obiettivo di presentarci in ritirno con circa il 70% dell'organico pronto, senza nemmeno esserci andati vicino.

Società latitante e irrispettosa al punto che deve essere Toscano in una normale conferenza prepartita a ufficializzare che 10 gg fa è iniziato un nuovo progetto, di cui sarei curioso di conoscere i dettagli.

Da un anno  a questa parte credo sia il terzo, il che significa che questa proprietà non sa quello che sta facendo.
Non c'è rischo defaut, secondo me semplicemente si sta ridimensionando un investimento che è solo un contorno nel mondo Pelligra, che peraltro ha ben poca esperienza nel calcio.

La società non è all'altezza, e ci può stare essendo giovane, il problema è ce non cresce al ritmo sperato o compatibile con gli obiettivi dichiarati, sia pure solo sotto forma di vaghi slogan.
Meno male che prima di cambiare idea si è potuto ingaggiare Faggano e Toscano (putroppo non Lescano per completare la rima!) ma sarà un bel problema convincerli a rimanere per fare il prossimo anno quello che si era promesso di fare in questo.

Ora immagino che a Potenza spunterà uno striscione contro i giornalisti, perché la società, poverina, non si deve disturbare avendo già buttato un sacco di soldi.
Peccato che i soldi li ha buttati per la propria incompetenza e persino io che faccio tutt'altro avevo detto durante lo scorso mercato invernale che si stava compromettendo sia la stagione scorsa che quella nuova.

Che dire, io sono per rispolverare lo striscione di Napoli targato 2003:
"O programmate o ve ne andate!" .
E non mi dite che non ci sono alternative perché comunque così non si va da nessuna parte.
« Ultima modifica: 23 Agosto 2024, 06:19:10 pm da bua »

Offline vasco

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #1 il: 27 Agosto 2024, 02:36:28 pm »
Un commento sulla partita di sabato va fatto, altrimenti sembra che non si sia giocata. Un pareggio in trasferta è un buon risultato; se poi arriva con una squadra ancora incompleta, anzi, coi giocatori contati, con una panchina composta in larga parte da giovani della primavera, il risultato acquista ancora più valore. Come già evidenziato nel primo turno di coppa italia, la squadra in campo dimostra l'ottimo lavoro svolto da Mimmo Toscano nel ritiro pre-campionato. I giocatori che ha avuto a disposizione e che sono scesi in campo in questi primi impegni ufficiali dimostrano una personalità e una capacità di coprire il campo che si vede normalemente nelle squadre destinate a svolgere camponati di vertice. Un primo tempo giocato molto bene e con diverse situazioni di gioco che con un po di fortuna avrebbero potuto sbloccare la partita. Il secondo tempo più in difesa, ma sempre con personalità e senza mai essere in balia dell'avversario. Del resto senza cambi il Catania non poteva pensare di fare un'intera partita ai ritmi tenuti nel primo tempo. Questo è quello che ci dice il campo in questo momento. La considerazione finale è la stessa di quella della partite di Coppa: sarebbe un peccato sprecare una stagione che parte con questi buoni presupposti.

Ovviamente tutto dipende da come la società vorrà concludere la campagna acquisti. E qui torna centrale il discorso sulla società.
Io condivido le considerazioni in premessa dell'analisi di Bua però non sono daccordo con la conclusione: o programmate o ve ne andate! E dico al riguardo le mie motivazioni.

Il Catania è una società "giovane" appartenente ad un gruppo industriale che non ha avuto fino ad ora esperienze nel calcio europeo. Una cosa è gestire una società in Australia, a portata di mano, un'altra è gestire una società dell'altra parte del mondo. Per far questo  il Presidente si era affidato ad un ex calciatore con trascorsi consolidati nel calcio europeo ed in quello italiano. Grella, il suo "uomo di fiducia" (anche se fiducia controllata, visto che ha provato ad affiancargli anche Caniglia e Bresciano, altri suoi uomini di fiducia che tuttavia sono durati poco) investito della carica di Vice-Presidente, era colui che avrebbe dovuto "costruire da zero" la società, dotandola delle infrastrutture professionali, umane, relazionali, necessarie per realizzare le ambizioni della società. Ambizioni che erano (e credo siano ancora) concrete, dimostrate dal "budget" messo a disposizione dal Presidente.
Ebbene tutto ciò non è avvenuto.

Se infatti in serie D basta un'organizzazione minima, in serie C bisogna alzare il livello di organizzazione e gestione, cosa che non è avvenuta: sia dal punto di vista sportivo (la scelta dell’allenatore giovane dalle idee innovative e di calciatori consolidati) sia dal punto di vista gestionale (vedi gli errori di logista pre-campionato lo scorso anno, la doppia campagna acquisti, i contratti e gli stipendi dei giocatori fuori standard). Non ultimo una adeguata comunicazione con "l'ambiente" (tifosi, istituzioni, sociale) che crea autorevolezza attorno alla società.

Nonostante tutto ciò è arrivata una promozione in serire C da record (a riprova che una organizzazione minima e una potenza di fuoco economica era sufficiente: un direttore sportivo di categoria ed un ottimo allenatore sono bastati per ottenere il risultato). Nell'anno in corso, il secondo dell'era Pelligra, è arrivato anche un altro successo, una Coppa Italia di categoria che il Catania non aveva mai vinto. Il tutto nel bel mezzo di una stagione travagliatissima in cui tutta l'inadeguatezza di Grella rispetto al ruolo a lui attribuito è venuta totalmente e drammaticamente a galla. Non era l'incapacità del direttore sportivo Laneri o quella degli allenatori Tabbiani e  Lucarelli a determinare i risultati negativi, ma la sua incapacità di organizzare e di gestire la società, di farne sentire l'autorevolezza (al di là della forza economica).

E ora siamo arrivati al dunque. Se Pelligra ha fatto una verifica di quanto accaduto in questi ultimi due anni, non può non aver rilevato quanto detto prima: non si può impostare una società solo sulla sua forza economica, bruciando un budget che ovviamente non può essere infinito.
Quest'anno il vice-presidente è tornato sulla strada maestra della serie D: un grande allenatore ed un ottimo Direttore Sportivo. Ma tutto questo ormai non può bastare, perché ora ci sono da gestire e da correggere gli errori madornali dello scorso anno. E ciò è del tutto comprensibile in quella logica di "sostenibilità" della quale Grella parlava evidentemente senza comprenderne il significato.

La speranza è che Pelligra non voglia correggere gli errori tutti in una volta e faccia lo sforzo di allestire una squadra competitiva. Poi si potrà concentrare sulla riparazione di danni di Grella, con l'auspicio che ne ridimensioni il ruolo e si affidi a professionisti capaci e competenti.
Del resto la storia recente del Catania parla chiaro: quando è stato gestito da professionisti capaci e competenti (il primo Lo Monaco o Sergio Gasparin), il Catania ha avuto i suoi massimi splendori sportivi. Viceversa quando hanno preso piede i "parolai" da conferenza stampa, il Catania è piombato nel baratro.
Diamo a questa società il beneficio di sbagliare e di costruire (è il loro mestiere). Avevano programmato affidandosi alla persona sbagliata: speriamo lo abbiano capito.

Non vedo alternative migliori a questa proprietà. Sia considerando le manifestazioni di interesse di due anni fa, sia alla luce dell'attualità. Non vedo "patron" vecchi0 stampo all'orizzonte.
« Ultima modifica: 27 Agosto 2024, 02:39:00 pm da vasco »

Offline bua

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #2 il: 28 Agosto 2024, 02:27:48 pm »
Vasco,
capisco il tuo raggionamento, ma obiettivamente siamo indietro rispetto ai programmi, è lampante che non si sta pensando al futuro e la società non è strutturata bene e non potrebbe reggere l'impatto nemmeno con la B. Se il calcio è l'ultimo degli interessi del grupppo, ci sarà sempre un inconveniente o una priorità maggiore che farà rimandare i programmi di grandezza, e in C si sa che economicamente non si può crescere.
Guardiamo ai fatti: inizialmente si parlava continuamente della necessità del centro sportivo e dopo due anni nemmeno hanno una vaga idea di dove farlo. Nesima l'hanno presa in concessione e, a parte ridipingere i muri, non hanno fatto alcun lavoro, ci si allena al cibalino, lo stadio lo ha rifatto il Comune, la società non ha nessun profilo di rilievo, Bresciano è una comparsa, gli esperti di calcio italiano quali Scibilia e Carra sono stati mandati via. La comunicazione è di nuovo nulla, il marketing fa ridere pure l'ultimo influencer da 10 follower.
Il Catania è un'azienda, attualmente srl con 10k euro di capitale sociale, che deve diventare in fretta una spa ben strutturata invece si sta ridimensionando il tanto chiacchierato vivaio e anche la femminile. Insomma, non si sta rispettando il piano industriale.
Pare persino che i soldi per coprire gli ingaggi Pelligra li abbia chiesti ad un imprenditore locale.
Quando dico o programmate o ve ne andate intendo dire che, o si torna sulla strada maestra di inizio luglio o non ci sono prospettive.
In pratica si stanno comportando da parolai, come dici tu ed è chiaro che Pelligra non può fare quello che vuole ma deve rendere conto al cda del suo gruppo.


P.S.: la partita non l'ho pootuto vedere, ma di certo non ci siamo arrivati nelle condizioni ideali, come fu lo scorso anno. Per una squadra che vuole vincere i dettagli fanno la differenza e qui, di nuovo, si stanno tralasciando le cose fondamentali.

« Ultima modifica: 28 Agosto 2024, 03:16:29 pm da bua »

Offline vasco

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #3 il: 28 Agosto 2024, 08:12:15 pm »
Bua, di fronte ad una situazione di crisi “inaspettata” (per molti) del Catania, ciascuno tende a leggere ed a soffermarsi su quei segnali che confermano il proprio punto di vista. Io non posso non riconoscere che quanto scrivi è fondato sulla realtà dei fatti ed è pertanto tutto vero e da condividere.

Tuttavia per dare fondamento al mio punto di vista, guardo anche ad un'altra realtà che è altrettanto vera.
La società fin da subito ha investito sull’aspetto sportivo, allestendo una squadra oltremodo competitiva per risalire subito in serie C, puntando su due ottimi professionisti di categoria come Laneri e Ferraro (il quale a mio parere avrebbe anche meritato il “salto di categoria”). Tutto questo è costato denaro, che la proprietà ha speso senza battere ciglio. Così come ha speso per le due campagne acquisti dello scorso anno. Al momento non risulta che non abbiano pagato gli stipendi ai giocatori, ai tecnici e ai dirigenti (compresi gli esonerati). Non ci cono stati patemi d’animo per le iscrizioni ai campionati.  Quindi la proprietà australiana i soldi “veri” li ha messi, eccome.
Sono questi alcuni degli aspetti che mi fanno guardare all’altra faccia della medaglia, quella “luccicante”.

Su cosa sia potuto accadere in quest'ultimo periodo possiamo fare solo illazioni (e anche se facessero delle dichiarazioni ufficiali al riguardo, la verità resterebbe sempre dentro il cda della Pelligra group). Io ho provato nel mio post precedente ad esporre una mia idea, basata su un’ipotesi di una corretta e competente gestione aziendale (i soldi non sono personali Ross Pelligra ma dell’intero gruppo industriale, come dimostra il comunicato dei giorni caldi di fine luglio, e lì ci sarà stato qualcuno che ha letto bene i conti). Al riguardo, ieri mi ha dato molto, ma molto fastidio che il presidente del Trapani, ospite in una trasmissione televisiva su una rete nazionale sportiva, pontificasse senza essere interpellato sulle difficoltà del Catania a causa degli alti stipendi corrisposti ai giocatori, difficoltà che uno come Faggiano (“ma che ci fa a Catania?” domanda retorica del Presidente che mi ha fatto ribollire in sangue) sta affrontando senza venirne a capo. Io credo e spero invece che in questi giorni Daniele Faggiano ne venga a capo da par suo.

Un discorso a parte merita il problema delle infrastrutture. L’idea di costruire un centro sportivo nuovo quando ce n’è uno bello e pronto (apprezzato da fior di professionisti del calcio ai tempi della sua inaugurazione), io non l’ho mai capita. Del resto se hanno soprasseduto sulle infrastrutture dando priorità all’aspetto sportivo è comprensibile alla luce del fatto che, quello a Catania, è il primo grande investimento dei Pelligra nel settore sportivo in Europa: quando si prende la patente non si compra subito una macchina da 200 cv. In fondo spero che dietro questo attendere ci sia una strategia che miri a Torre del Grifo, situato in una di posti più belli della Sicilia orientale, anche se bisognoso di consistenti e costosi aggiornamenti, che rientrerebbero comunque nella loro mission aziendale. Ma mi rendo conto che anche qui sono portato a vedere la parte luccicante della medaglia.

Noto però che nessuno dei gruppi stranieri proprietari di squadre di calcio in serie A ed in serie B che hanno fatto strabilianti proclami sulla costruzione di stadi megagalattici di cui hanno esposto in ogni dove video e plastici, ancora ha scavato una sola buca per le fondazioni. 

Attendiamo la fine di questo travagliata campagna trasferimenti e vediamo se abbiamo speranze o se dovremo confidare nella dea bendata che trasforma certe stagioni che nascono fra le difficoltà in ottime annate.
« Ultima modifica: 28 Agosto 2024, 08:29:28 pm da vasco »

Offline bua

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #4 il: 29 Agosto 2024, 09:57:12 am »
Vasco, tutto giusto, ma ripeto, a me i segnali di un cambio di rotta rispetto al primo anno paiono chiari, anche per il cambiamento delle dichiarazioni ceh risale già ad un anno fa.è
Non si tratta tanto della riduzione del budget, che comunque è assodato, anche se increddibilmente qualcuno pensa che tutto sia risolto, quanto di non mettere le basi per una crescita, nemmeno in ciò che non costerebbe nulla, penso ad una comunicazione appena decente o una struttura societaria moderna.
Per me Pelligra è qui per un qualche patto con la politica e non durerà più di un'altra stagione. Se ci pensi questo spiegherebbe il perché di questo disinteresse evidente.

Non è un dramma anzi, se i conti non sono disastrati potrà cedere a qualcuno che vede il calcio come un affare potenzialmente proficuo e non come uno strumento di facciata. So che, al di la della sbruffoneria di facciata tipica catanese, molti tifosi pensano che bisogna genuflettersi a chiunque metta soldi per far rotolare il pallone al "Massimino" perché qui non siamo in grado di fare nulla da soli, ma io credo che il solo bacino di utenza ci renda appetibili per gruppi anche non autoctoni in grado di fare le cose normali per stare tranquillamente almeno in B, che al momento è forse la dimensione che ci potrebbe calzare.

Riguarddo ad Antonini, è un un provocatore (si è beccato un DASPO nel basket) che ha l'abitudine di guardare in casa d'altri, cosa che in generale non si fa, ma purtroppo abbiamo dato a lui e a chiunque molti argomenti per sfotterci, e credo proprio che attualmente il Trapani sia davanti a noi per molti aspetti. Poi è possibile che Antonini non duri a lungo, visto che non penso che il mercato del grano sudamericano sia così florido, ma poco importa, né mi sembra una persona limpida.
In generale non capisco questo legame con il Trapani, in genere non capisco i gemellaggi perché credo che il rispetto reciproco deve esserci con tutti, ma in questo caso si tratta di un rapporto secondo me ridicolo, basato solo su un "nemico" comune e che non si è mai tradotto nel rispetto in campo, lo abbiamo visto in diversi incontri, in particolare dai playoff.
Mi aspetto che anche questo legame venga compromesso dai modi di fare del loro presidente, ma ripeto, se avessimo una proprietà che sa il fatto suo non staremmo a preoccuparci di Trapani o Avellino.

Offline Templare

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #5 il: 29 Agosto 2024, 12:03:31 pm »
Riguardo ad Antonini

Riguardo al presidente trapanese, vi porto la mia esperienza con dei clienti, anzi degli avventori, per usare un termine disusato, una famiglia veneziana in vacanza nelle Highlands e tutti dentro il mondo del basket, quando si e' iniziato a parlare del tipo che conoscevano bene proprio dall'ambito pallacanestro: un altro Zamparini, a Trapani se ne accorgeranno presto.

Si vedra'.

Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline bua

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #6 il: 29 Agosto 2024, 01:37:10 pm »
Riguardo ad Antonini

Riguardo al presidente trapanese, vi porto la mia esperienza con dei clienti, anzi degli avventori, per usare un termine disusato, una famiglia veneziana in vacanza nelle Highlands e tutti dentro il mondo del basket, quando si e' iniziato a parlare del tipo che conoscevano bene proprio dall'ambito pallacanestro: un altro Zamparini, a Trapani se ne accorgeranno presto.

Si vedra'.

Ma Zamparini è durato parecchio, certo non sembra uno di prospettiva...ma non ne so nulla.

Offline Templare

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #7 il: 29 Agosto 2024, 01:40:04 pm »
Puoi anche durare anni, ma se lasci solo macerie, a Venezia come a Palermo, alla fine l'esito è infausto.
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline bua

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #8 il: 29 Agosto 2024, 01:52:26 pm »
Puoi anche durare anni, ma se lasci solo macerie, a Venezia come a Palermo, alla fine l'esito è infausto.

Sicuramente, ma dopo anni di magra, molti lo accetteranno di buon grado

Offline vasco

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #9 il: 29 Agosto 2024, 10:43:13 pm »

Per me Pelligra è qui per un qualche patto con la politica e non durerà più di un'altra stagione. Se ci pensi questo spiegherebbe il perché di questo disinteresse evidente.


Io ritengo altamente improbabile che la politica abbia giocato un ruolo attivo nell'arrivo di Pelligra a Catania. Per un motivo molto semplice: se la la sarebbero scambiata in ogni dove, avrebbero strombazzato ai quattro venti il merito di aver portato un gruppo industriale australiano a Catania.
Per me le cose sono andate esattamente per come le abbiamo viste svilupparsi: Dante Scibilia, venuto a sapere dell'intenzione del gruppo australiano di investire nel Calcio in Europa, conoscendo bene la situazione di Catania (tifoseria, infrastrutture ecc.) per aver collaborato con Tacopina (a proposito: che fine ha fatto?), propone a Pelligra la partecipazione al bando indetto dal Comune. La politica, come tutti quanti noi, non sapeva affatto chi fosse Pelligra.
Certo poi si sono costruiti rapporti e relazioni, Pelligra ha partecipato all'assegnazione dell'area industrale di Termini Imerese appartenente alla Regione, cosa di cui credo si pentirà molto presto: una cosa è fare l'immobiliarista nel Sud Est Asiatico, altra cosa è farlo in Sicilia.


So che, al di la della sbruffoneria di facciata tipica catanese, molti tifosi pensano che bisogna genuflettersi a chiunque metta soldi per far rotolare il pallone al "Massimino" perché qui non siamo in grado di fare nulla da soli, ma io credo che il solo bacino di utenza ci renda appetibili per gruppi anche non autoctoni in grado di fare le cose normali per stare tranquillamente almeno in B, che al momento è forse la dimensione che ci potrebbe calzare.


Né genuflettersi ma neanche sentirsi degli "Dei" del tipo "noi possiamo fare di tutto". Il bacino d'utenza non basta se poi non c'è chi tira fuori i "soldi veri". Non possiamo prescindere da questo: sono i "soldi veri" che fanno girare il pallone al Massimino.
Poi naturalmente ci sono altre possibilità: i "soldi a debito" di quelli che fanno tutto "a debito" magari mettendo avanti la liquidità degli abbonamenti: ma questi durano poco. Ed infine ci sono i "soldi virtuali": quelli che "annunciano" bonifici che non faranno mai, che fanno le vittime dei poteri del calcio ecc. ecc.
Per ora i "soldi veri" Pelligra li ha messi e gli va riconosciuto senza alcuna genuflessione riservandosi sempre la sacrosanta critica sugli errori e sugli sbagli, come stiamo facendo qui. Anche in questa fase in cui si parla di "budget ridotto" stiamo parlando di cifre paragonabili, se non più alte, di quelle investite dalla Juve Stabia o dalla Carrarese per andare in serie B.
Il Catania con gli acquisti delle ultime ore di mercato, partirà con tutti i requisiti per coltivare le sue ambizioni. Vedremo alla fine, ma non credo assolutamente che possa ripetersi un'annata come quella da incubo appena trascorsa.


Sulla crescita della società concordo pianamente. Come ho scritto in un precedente post, sono dell'avviso che il Catania non abbia ancora sviluppato una struttura societaria adeguata alle ambizioni proclamate.  A partire dalla comunicazione, ai ruoli nella struttura gestionale.  Siamo fermi a due anni fa: un grande Allenatore ed un ottimo Direttore Sportivo.
Al riguardo ho espresso tutte le mie critiche alle capacità di Grella circa la costruzione e la gestione di una società sportiva ad un livello professionistico. Tuttavia noto come egli goda ancora della fiducia di Pelligra (i rapporti umani vengono prima degli affari e dei soldi: se così fosse questo andrebbe a merito del Presidente Pelligra).
Sono comunque dell'idea che, all'interno del gruppo Pelligra, l'investimento nel settore sportivo (ed il Catania credo sia la voce più rilevante) adesso sia monitorato e giudicato diversamente rispetto a due anni fa (non a caso Grella ha parlato di impossibilità di comunicare con gli "australiani", non riferendosi evidentemente all'amico Ross) e non è detto che ciò rappresenti necessariamente un elemento negativo. Prendo ad esempio i ricchissimi indiani che hanno investito nel Como senza mai strafare, anche adesso che sono in serie A. Le crisi servono anche per crescere: vedremo se questa regola varrà per il Catania.

 






Offline bua

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Re:[Serie C 24/25] 1a - Sorrento-Catania
« Risposta #10 il: 30 Agosto 2024, 09:36:30 am »

Sono comunque dell'idea che, all'interno del gruppo Pelligra, l'investimento nel settore sportivo (ed il Catania credo sia la voce più rilevante) adesso sia monitorato e giudicato diversamente rispetto a due anni fa (non a caso Grella ha parlato di impossibilità di comunicare con gli "australiani", non riferendosi evidentemente all'amico Ross) e non è detto che ciò rappresenti necessariamente un elemento negativo. Prendo ad esempio i ricchissimi indiani che hanno investito nel Como senza mai strafare, anche adesso che sono in serie A. Le crisi servono anche per crescere: vedremo se questa regola varrà per il Catania.


Che la politica si sia mossa per trovare investitori è scontato, le modalità non possiamo conoscerle. Di certo nessuno può  costringerlo a restare all'infinito.
Non credo certo alla favoletta che Pelligra sia stato convinto da Bresciano mentre guardava una partita e che da bambino vedeva le partite del Catania.

La Juve Stabia ha investito pochissimo mi pare meno di due milioni, senza obblighi di vincere, ma è comunque un successo estemporaneo che non penso durerà.
Il Como è un caso ancora diverso, lì hanno programmato in maniera coerente, non a forza bruta spendendo a caso.

Il discorso dello scorso anno sulla sostenibilità era perfettamente coerente, ma è stato contraddetto dai fatti già a gennaio, così come il progetto Tabbiani è stato clamorosamente abbandonato in pochi mesi per prendere Lucarelli (che fa un calcio del tutto diverso) e fare un'altra squadra, del tutto incoerente, millantando che si sarebbe poi ripartiti quest'anno su quella squadra.

Il tuo ragionamento filerebbe se questo cambio di visione con riduzione dei costi fosse stato messo in pratica dall'inizio della stagione, invece si è fatto marcia indietro il 19 agosto, non so se mi spiego, mettendo in difficoltà la società non curandosi del grave danno d'immagine ma soprattutto di quello fatto alla squadra, che ora dovrà inseguire, per non parlare di settore giovanile e femminile. Inoltre penso che Pelligra abbia perso credibilità con Toscano e Faggiano, oltre che con chiunque altro.
I tempi di questo cambiamento dimostrano che Pelligra non ha libertà d'azione e che in generale le idee sono confuse. E questo nella migliore delle ipotesi, perché nella peggiore non si sta affrontando seriamente questo impegno.

D'altra parte non sono mai stati ufficializzati gli obbiettivi, se non per slogan stile Benedetto Mancini.
I programmi aziendali invece vanno illustrati con scadenze e mailstones ed annunciando eventuali deviazioni con dovizia di particolari.
Per me non dureranno ancora molto, ma spero che cambino marcia e mi smentiscano in toto.
« Ultima modifica: 30 Agosto 2024, 09:39:19 am da bua »