Si legge spesso in questo periodo che il "calcio d'agosto "non conta niente, che "i conti si faranno più avanti", e tante altre frasi che sminuiscono il valore dei primi risultati di una nuova stagione.
A mio parere invece, proprio in questi eventi iniziali si può intravedere lo sviluppo della stagione sportiva, se il cammino sarà diritto e tortuoso. E' stato così lo scorso anno e credo che sia così anche ora.
Ritengo che la partita di ieri non vada giudicata solo alla luce del risultato (...e una vittoria è sempre un'ottima notizia), ma del momento che il Catania sta vivendo. Il Catania ha subito nei giorni scorsi un brusco ritorno alla realtà, con la consapevolezza che la proprietà non intende spendere risorse infinite, ma rimanere nei limiti di un giusto budget economico. Conseguentemente prima di acquistare altri giocatori bisogna cedere quelli ancora a libro paga e liberare risorse. Morale della favola: la squadra che è scesa in campo ieri è ancora incompleta, sia nei titolari (mancano gli attaccanti) che nelle riserve.
In queste condizioni il Catania ha giocato complessivamente una buona partita al cospetto di un Crotone già al completo e quindi più avanti. Complessivamente, dicevo, perché si sono viste varie fasi in cui il Catania è stato remissivo, specie nel primo tempo, e poi più aggressivo, in ogni caso sempre "tenace" e concentrato (ad eccezione di qualche elemento: stranamente Bethers).
E' il frutto del lavoro estivo dell'allenatore, e la conferma che non si ottengono tante promozioni per caso. Questa squadra ha già una sua personalità, una sua capacità di stare in partita, in tutte le sue fasi. Anche quando si è arrivati alla fine quando senza cambi e il Catania poteva cedere fisicamente, i giocatori in campo hanno resistito e combattuo senza mollare di un centimetro.
Questi sono gli iniziali presupposti di una nuova stagione che a mio parere si sono visti ieri: l'allenatore giusto c'è, la mentalità e la voglia di lottare pure, manca solo di completare la squadra con i giocatori giusti, per disputare una stagione ad un livello certamente superiore rispetto allo scorso anno. Per questo non serve un budget stratosferico, ma sono la sapienza e capacità di scegliere e di spendere bene; due qualità che il nostro DS ritengo possieda. Anche a costo di qualche sacrificio economico (acquistare senza vendere) e rimandando la ricucitura delle ferite dello scorso anno alla prossima sessione di mercato.
Sarebbe un peccato sprecare un'altra stagione.