Fino a un anno fa la Sicilia aveva propagandato tramite le sue squadre di calcio un'immagine mediamente buona, per quel che è possibile.
Palermo e Messina in A non avevano causato incidenti; l'Acireale in C1, con cospicue partecipazioni alle trasferte (sino a mille persone a Napoli), prendeva i complimenti delle tifoserie avversarie e dava un turno di riposo alle forze dell'ordine. Unico neo, come sempre, il ct, che però in B almeno non aveva derby e restava ignorata dalla grande stampa nazionale.
Quest'anno invece i tifosi del ct hanno subito dato il meglio di sè, infangando il nome della nostra isola una volta per tutte. Queste cose, se ricordate, le prevedevo già prima della promozione del Catania, che infatti speravo non avvenisse. Tutto era già scontato, così come è scontato che le violenze non si fermeranno qui, dato che con ogni probabilità la lega calcio - e direi non a torto - cercherà di fare in modo di sbarazzarsi dello sgradito intruso (come hanno già capito i dirigenti del ct). Al primo arbitraggio contro, se non prima, ci sarà "la valle" e così via per tutto il campionato, con tanto di prime pagine dei giornati, filmati di gente ferita su tutti i Tg, commenti ironici o pseudo-scandalizzati, con la conclusione che la Sicilia è irredimibile, ecc. ecc, ecc.
Ci andassero di mezzo solo i catanesi poco importerebbe, visto che se lo meritano, ma tutti gli altri?
Meno male che, a quanto ne so, i palermitani si sono comportati abbastanza bene (anche in campo!) a fronte dei selvaggi del West Ham.