Premesso e rimarcato che non sono un tecnico ma soltanto un appassionato mi permetto di fare questa riflessione.
“Il Palermo farà un campionato di assestamento e di consolidamento” è un passo, una dichiarazione obbligata da chi non intende vendere chiacchiere ma programmare con raziocinio. E siccome non sono (siamo) somari ma teste pensanti, credo che la società abbia fatto, tra se e se, questo ragionamento:
Premesso che siam venuti qui non per vivacchiare in B ma per stare stabilmente in A dove un campionato a gestione oculata a Palermo è ampiamente autosostenibile (anzi si ci guadagna pure), noi ci tenteremo sin da subito ma poiché sappiamo che il calcio non è una scienza esatta e non sempre 2+2 fa 4 potremmo non riuscirci e pertanto tu tifoso focoso, ultra passionale, impaziente, affamato, irrazionale, non devi vunciarici i cabbasisi qualora non vi riuscissimo perché noi te lo stiamo dicendo sin dall’inizio che questo è un campionato di assestamento. (e guai se non l’avessero detto perché già immagino quali avrebbero potuto essere i commenti, le sentenze e i giudizi).
Si apre il mercato di gennaio ed arrivano Tutino, Verre, Masciangelo, Graves, Orihuela e Aurelio.
Mi pare che sia tanta roba se l’obiettivo rimane la semplice salvezza. Secondo me, ed anche secondo la società, quel mercato testimonia che la società vuol giocarsi le sue carte per riuscire ad esser la terza vincitrice. Ma ci stiamo ammalando di pareggite. Della vecchia rosa che vinse i playoff di serie C sono rimasti ben pochi e sicuramente i migliori. Gli altri sono quasi tutti nuovi innesti, quindi giocatori presi da questa società che li avrà ritenuti sicuramente validi per il raggiungimento degli obiettivi prefissi. Sta a lei, società, chiedersi se è la qualità della rosa che sta manifestando dei limiti, oppure è la qualità della guida tecnica. E sicuramente in società ci sono componenti all’altezza e con le giuste competenze che abbiano ben chiare le cause di quest’andamento lento, quasi zoppicante.
Di sicuro, rimanendo in B (ma anche nella beneaugurante ipotesi che si andasse in A) per l’anno prossimo andranno fatte scelte FORTI ed è molto probabile che anche Corini venga posto in giudizio perché da qualche parte ci dovrà pur essere la responsabilità di un Palermo che raramente ha entusiasmato e già troppe volte ha deluso per essersi lasciato sfuggire dei risultati che per valori espressi in campo sembravano già conseguiti perchè ampiamente alla portata di questi giocatori.