Io, permettetemi, sono molto dispiaciuto per questa sconfitta. Quella con la Sancataldese era una partita "storica" e si doveva vincere a tutti i costi, gettando il cuore oltre l'ostacolo, superando il ritardo evidente di preparazione, i movimenti ancora da perfezionare e tutte le validissime scusanti che sono state ricordate prima.
Ci siamo compiaciuti per l'ingaggio di giocatori di categoria superiore: ebbene ciò doveva emergere e prendere il sopravvento sui problemi con cui il Catania è sceso in campo a San Cataldo. Alla fine quelli che hanno dimostrato di avere una marcia in più sono stati i giovani under (Castellini e Forchignone su tutti).
Non sono pessimista, tutt'altro: sono dispiaciuto.
Concordo.
Sicuramente la prima partita andava vinta, pur con tutte le difficoltà del caso.
Anche io sono dispiaciuto perché resta una brutta figura epocale (con molti precedenti, ricordo inciampi peggiori in Eccellenza).
Tuttavia ribadisco che non mi piace soprattutto il modo di reagire di molti tifosi e giornalisti.
Prima si dava per scontato che si sarebbe giocato il secondo turno a Paternò, poi improvvisamente si scopre che la Coppa di D non interessa, che anche le altre "grandi" che poi sono state promosse sono uscite al primo turno, che la Sancataldese non ha pensato a giocare (perché noi invece quando andavamo a San Siro ci suicidavamo giocando a viso aperto...).
Queste sono chiacchiere da lasciare ai perdenti (in senso lato), invece bisogna riconoscere i meriti dell'avversario che ha fatto quello che doveva fare e ha anche vinto ai rigori con personalità (gol del portiere e cucchiaio del loro numero 10).
La nostra mentalità deve essere diversa. La macchia resta e deve essere un monito per la squadra, non solo a parole.