Autore Topic: E la Covisoc disse sì  (Letto 3078 volte)

Offline Marco Tullio

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E la Covisoc disse sì
« il: 09 Luglio 2021, 10:42:27 pm »
Per il momento sopravviviamo..
Nuovo Catania, nuovo nome

Offline Marco Tullio

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Re:E la Covisoc disse sì
« Risposta #1 il: 12 Luglio 2021, 03:17:52 pm »
Scusate se esistiamo ancora.
Nuovo Catania, nuovo nome

Offline vasco

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Re:E la Covisoc disse sì
« Risposta #2 il: 14 Luglio 2021, 12:38:17 pm »
Esistiamo ancora, contro tutte le "cassandre" che ci davano per spacciati.
Ora però dobbiamo dimostrare che questa "esistenza" ha un senso. Non solo sul piano sportivo, allestendo una squadra dignitosa per il prossimo campionato, ma soprattutto sul piano societario.

Ora è venuto il momento di mettere il Catania in mano ad un manager dello sport professionista che sappia dimostrare, conti alla mano, che il Catania non è quell'acquisto "a perdere" che in molti dipingono: che il mantenimento della "matricola" ha un valore economico rilevante, che il Centro Sportivo può essere fonde di una redditività economica e sportiva considerevole, che il bacino d'utenza dei tifosi del Catania viene prima di quello di tantissime altre squadre che stanno nelle categorie superiori. E che c'è uno "storico" delle buona gestione del Catania che conferma che tutto ciò non sono chiacchiere e parole al vento, ma una realtà possibile da realizzare.

Insomma, il Catania con la sua storica matricola è un ottimo affare nelle mani di chi ci sa fare. Questa verità per diventare un investimento economico nel Catania deve uscire dal limbo dei "proclami" dei Soci SIGI e diventare un piano d'impresa sportiva reale, concreto, definito quanto a risorse, tempi (sempre aleatori nello sport), e modalità di azione.

Offline bua

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Re:E la Covisoc disse sì
« Risposta #3 il: 15 Luglio 2021, 11:03:21 am »
Tutto tace.
La SiGI ha fatto un appello, ha ottenuto una risposta significativa, ha mandato a Corner Nicolosi per annunciare un cambio di rotta e poi è scomparsa.
Così non va bene.

Occorre intanto ringraziare chi ha contribuito.
Poi bisogna spiegare chi sono i nuovi finanziatori e a che titolo entreranno o sono entrati  in società.
Poi bisogna dire che programmi ci sono, sia sul piano tecnico, che su quello economico.
Gestione di torre del grifo e del settore giovanile, come si intende cambiare passo.
La campagna abbnamenti, coem sarà organizzata in base ai possibili scenari covid.
Illustrare il nuovo organigramma.
Spiegare il pasticcio dello sponsor tecnico.

Qualcuno dice che di queste cose il tifoso debba disinteressarsi, secondo me invece è importante far sentire la nostra presenza e pretendere informazioni (da verificare poi, non da prendere per oro colato).
Perché queste informazioni ci spiegano con chi abbiamo a che fare e cosa dobbiamo aspettarci.

La SiGi probabilmente è il massimo che questa città può esprimere, e questo da solo basterebbe a far crollare le teorie sulle potenzialità della piazza.
Per attirare investitori più forti occorrono prospettive concrete di ritorno economico e bisogna anche stare attenti con chi si tratta.

In definitiva, supporto volentieri questa società, ma devono dimostrare di sapere quello che stanno facendo.

Offline vasco

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Re:E la Covisoc disse sì
« Risposta #4 il: 15 Luglio 2021, 12:12:45 pm »
Tutto tace.
La SiGI ha fatto un appello, ha ottenuto una risposta significativa, ha mandato a Corner Nicolosi per annunciare un cambio di rotta e poi è scomparsa.
Così non va bene.

Occorre intanto ringraziare chi ha contribuito.
Poi bisogna spiegare chi sono i nuovi finanziatori e a che titolo entreranno o sono entrati  in società.
Poi bisogna dire che programmi ci sono, sia sul piano tecnico, che su quello economico.
Gestione di torre del grifo e del settore giovanile, come si intende cambiare passo.
La campagna abbnamenti, coem sarà organizzata in base ai possibili scenari covid.
Illustrare il nuovo organigramma.
Spiegare il pasticcio dello sponsor tecnico.

Qualcuno dice che di queste cose il tifoso debba disinteressarsi, secondo me invece è importante far sentire la nostra presenza e pretendere informazioni (da verificare poi, non da prendere per oro colato).
Perché queste informazioni ci spiegano con chi abbiamo a che fare e cosa dobbiamo aspettarci.

La SiGi probabilmente è il massimo che questa città può esprimere, e questo da solo basterebbe a far crollare le teorie sulle potenzialità della piazza.
Per attirare investitori più forti occorrono prospettive concrete di ritorno economico e bisogna anche stare attenti con chi si tratta.

In definitiva, supporto volentieri questa società, ma devono dimostrare di sapere quello che stanno facendo.
Totalmente daccordo

Offline bua

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Re:E la Covisoc disse sì
« Risposta #5 il: 15 Luglio 2021, 03:31:24 pm »
Escluse il Chievo in B, il Carpi, il Novara, la Sambenedettese, la Casertana e la Paganese in C.

Fa riflettere che alcune di queste società hanno recenti esperienze in A e la Casertana vantava una partnership sospetta con Lotito. La Sambenedettese era appena riuscita ad ottenere il mantenimento di marchio e matricola nonostante il fallimento, dietro il pagamento dei debiti sportivi.

Intanto si parla di una imminente riforma della Serie A con riduzione dell'organico a 18 squadre, forse playoff e minor numero di retrocessioni.
Questo comporterà un minore turnover.
Sarà sempre più difficili per squadre di provincia (dove per "provincia" intendo squadre che non hanno vinto  mai nulla come noi) rimanere ad alti livelli.

Anche se la Superlega è naufragata, di fatto si va verso un calcio riservato all'elite delle squadre con marchi che valgono qualcosa, a discapito di tutto il resto.



Offline vasco

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Re:E la Covisoc disse sì
« Risposta #6 il: 16 Luglio 2021, 10:25:44 am »

Intanto si parla di una imminente riforma della Serie A con riduzione dell'organico a 18 squadre, forse playoff e minor numero di retrocessioni.
Questo comporterà un minore turnover.
Sarà sempre più difficili per squadre di provincia (dove per "provincia" intendo squadre che non hanno vinto  mai nulla come noi) rimanere ad alti livelli.

Anche se la Superlega è naufragata, di fatto si va verso un calcio riservato all'elite delle squadre con marchi che valgono qualcosa, a discapito di tutto il resto.

 Il calcio di elite è la fine del calcio. Anziché ridiscutere la ripartizione delle risorse, la lotta agli sprechi (in primo luogo le provvigioni senza limiti ai procuratori senza scrupoli), la valorizzazione dei settori giovanili e dei relativi campionati, si pensa a chiudere il recinto dei buoi e a proteggere le grandi piazze calcistiche e la loro insana e sfrenata frenesia debitoria.
 
La riforma che stanno progettando è totalmente miope, votata all'unico interesse degli introiti televisivi. A mio parere i play off poi saranno un grande boomerang in quanto la trasformazione della serie A in un torneo di football americano è totalmente fuori dalla nostra tradizione calcistica. Anzi, direi che è fuori dalla tradizione calcistica europea: in primavera si avrebbe un ingorgo di scontri ad eliminazione diretta.
 
Il bello del calcio fino ad ora è stato l'unico modello di campionato, dalla serie A alla terza categoria. Poi hanno introdotto la variazione dei play off e play out, ma sempre salvaguardando i meriti stagionali della prima arrivata ed i demeriti dell'ultima. Decidere in futuro anche la prima in classifica con i play off, trasformerebbe il calcio in uno show televisivo in stile Milly Carlucci o Maria De Filippi.