Mi sa che ormai lo hanno capito tutti che per quest’anno è andata.
Per quest’anno è andata ma bisognerebbe avere già le idee chiare su cosa si vorrà fare l’anno prossimo.
Boscaglia resterà l’allenatore? Se si, le uniche certezze (mie percezioni personali) di Boscaglia sono: Almici, Marconi, Somma e, forse, Accardi per la difesa. De Rose, Luperini e Palazzi per la mediana. Valente, Lucca, Kanoutè (ma chi ci viri?) e Rauti (se ce lo lasciano) per il reparto avanzato. Tutto il resto è da rifare, a cominciare dal portiere che quello attuale non è cosa da proporre in C a chi volesse vincere il campionato.
Ecco, partendo da queste prospettive io mi chiederei se il per il prossimo anno, le cui risorse disponibili secondo me saranno meno di quelle attuali, sia il caso di intervenire così pesantemente nell’allestimento della rosa, correndo di nuovo il rischio di un difficoltoso se non addirittura del tutto mancante, assemblaggio, oppure fare interventi mirati e meno invasivi ma con un nuovo allenatore, uno che faccia calcio pane e salame, più pragmatico, meno razionale e meno arrivista, uno che anteponga alla (presunta) brillantezza delle sue idee e del suo credo tattico, l’estro e la fantasia dei giocatori più tecnici e l’esuberanza e l’intraprendenza di quelli più giovani. Che se l’avessimo fatto quest’anno sta cosa, molto probabilmente saremmo più avanti in classifica (anche se a parlare col senno del poi siamo tutti bravi).
Perché già è difficile fare accettare alla piazza che questo attuale è stato un anno di transizione ma l’anno prossimo si dovrà fare sul serio se non si vuol far saltare il banco. Quindi si veda cosa si dovrà fare di questo allenatore perché se lo trattieni, per rifondare questa rosa e farla diventare competitiva per i primi posti, con riserve di pari livello o quasi dei titolari, ci vorrà il forziere di paperone. E pare che noi non ce l’abbiamo.