Casorezzo (MI), 24 Gennaio 2019
Caro Sergio,
come finì con il Palermo? Ci stai a giocare a chi ce l'ha più lunga? Intendo la funcia. Ciao,
Marco Tullio
Riporto notizie dei quotidiani regionali online:
Il pronunciamento della Cassazione non è certamente favorevole all’ex presidente del Palermo Maurizio Zamparini al quale sono stati confermati gli arresti domiciliari ma il Palermo ha vinto alcune importanti battaglie.
La Cassazione ha infatti dichiarato inammissibili i due ricorsi della Procura di Palermo che puntavano al sequestro di circa 100 mila euro di proprietà di Zamparini e di poco più di un milione di euro dai conti della società, il che lascia supporre l’insussistenza del reato fiscale e del reato di autoriclaggio, cosa che alleggerirebbe la posizione del Palermo in quanto persona giuridica.
Cosa sostanzialmente ribadita in un altro dei pronunciamenti della suprema Corte, quello sul ricorso della Procura che, nel chiedere i domiciliari per Zamparini, voleva che venissero riconosciuti anche questi due reati. Ricorso che invece è stato esaminato e rigettato.
La Cassazione ha deciso i domiciliari per Zamparini “soltanto” per falso in bilancio e false comunicazioni alla Covisoc, di fatto giudicando le carte ma non intervenendo sui fatti nuovi come la cessione della società alla Sport Capital Group. Per questo motivo i legali di Zamparini (difeso da Antonio Gattuso e Enrico Marzaduri) presenteranno istanza al Gip per chiedere la revoca dei domiciliari proprio sulla base di quanto avvenuto in società nell’ultimo mese.
Le decisioni della Cassazione lasciano dunque supporre che analogo provvedimento di inammissibilità sarà preso il 14 marzo quando saranno discussi gli altri ricorsi della Procura, il più importante dei quali riguarda la richiesta di sequestro di circa 50 milioni per il Palermo.
Di contro la società replica:
“L’U.S. Città di Palermo prende atto della sentenza della Corte di Cassazione che riguarda la Società che, dichiarando inammissibile il ricorso presentato dalla Procura verso l’U.S. Città di Palermo S.p.A., ha definitivamente escluso la ricorrenza dei reati di atti fraudolenti per il pagamento dei debiti fiscali e di autoriciclaggio, presupposto sia della responsabilità diretta della Società sia del sequestro già annullato dal Tribunale del Riesame.Questi provvedimenti quindi escludono la possibilità di ripercussioni economiche e penali dirette sulla Società a seguito delle indagini sulla precedente gestione.
L’U.S. Città di Palermo, prendendo atto del provvedimento della Corte di Cassazione a carico dell’ex Presidente e proprietario del Club, esprime il proprio dispiacere per le conseguenze personali che comportano.
Nel contempo l’attuale dirigenza esprime la massima attenzione per il lavoro della magistratura assicurando la più ampia collaborazione nell’ambito delle attività conseguenti alla odierna notizia e confida che, all’esito dell’indagine giudiziaria nel rispetto dei tempi necessari, risulterà confermata la correttezza del proprio operato”.
Stadionews.it
Cosa accadrà nei giorni a venire è davvero difficile da intuire, almeno per me che sono profondamente profano in tema di carte bollate, sono un semplice tifoso che auspica il ritorno del Calcio a Palermo, dove latita ormai da diversi anni.
Ciao!