Associazioni, Unioni, Riunioni, Rinascite, … non si capisce più nulla in proposito.
Fino a pochi anni fa si giocava al Celeste, che era un campo piuttosto favorevole al Catania. Il futuro ci dirà se anche lo stadio Franco Scoglio-San Filippo potrà confermare una buona tradizione.
Seconda partita per Petrone, che è stato già criticato. Fa parte del gioco, ma io non sono d’accordo. Nuovo allenatore, nuovo sistema di gioco. Sotto certi aspetti è stato un azzardo, perché è stato tradito da alcuni giocatori che hanno dato poco, anzi nulla. Il modulo passa in secondo piano, basta cambiare qualche giocatore per avere più equilibrio, che era l’imperativo principale di Rigoli, sebbene l’ex allenatore lo portasse alle estreme conseguenze.
Si parla di mentalità, sistemi di gioco, titolari e riserve, ma io credo che a prescindere da tutto debba cambiare la gestione della gara: non è accettabile una squadra a due facce, 25 minuti padrona del campo e il resto della partita a rincorrere gli avversari.
Petrone ha ereditato una squadra che a gennaio ha sostituito quattro titolari e dopo due partite ha sostituito il tecnico. Il pubblico gli chiede mentalità, gioco, atteggiamento da grande squadra e, ovviamente, risultati, perché bisogna fare i Play Off per vincerli. Non si può negare che abbia tra le mani una patata bollente*.
*Non è nel mio stile e nelle mie intenzioni citare Feltri. La metafora è casuale.