Gentili utenti del forum "Calcio Siciliano" del quotidiano on line La Sicilia,
mi chiamo Stanislao De Felice e sono un giovane avvocato che da tre anni sta svolgendo attività di praticantato, ahimè! gratis et amore Dei, presso lo studio legale che sta assistendo il presidente Pulvirenti. Dal momento che non rischio un posto che non ho, mi sono deciso a rivelare quanto sono venuto a sapere da due anni a questa parte relativamente a un uomo ingiustamente calunniato, che ha avuto il coraggio di sfidare la disapprovazione sociale e l'infamia per portare avanti clandestinamente una battaglia di onestà e giustizia. Sì, dovete sapere che in realtà Pulvirenti non è un imbroglione, bancarottiere, traviato da conoscenze equivoche e inconfessabili dipendenze, ma semmai un eroe che non ha esitato un attimo a mettere a repentaglio la propria reputazione per scoperchiare il marciume e la corruzione che stanno divorando il mondo del calcio. Per riuscire in questo generoso intento, ha scelto consapevolmente di rinunciare alla massima serie, perché là è più resistente la cortina di connivenza che favorisce i soliti pochi che tengono in ostaggio fra le proprie mani il sistema calcistico italiano. E sapete di sicuro a chi e che cosa io alluda: basti sapere che la decisione di Pulvirenti ha fatto seguito a quella triste ultima domenica di ottobre del 2012 in cui è stata perpetrata la più squallida ingiustizia che abbia mai avuto per scena un campo di calcio. Nel campionato cadetto è stato più facile raccogliere le prove che il calcio italiano, a tutti i livelli, è un verminaio purulento che sopravvive grazie a diritti televisivi iniquamente distribuiti, ad arbitri pronti a prostituirsi, agiocatori inclini a svendersi per un piatto di lenticchie e, soprattutto, alla lebbra delle scommesse, pavidamente tollerate dallo stato, ormai sempre più somigliante a un marito cor.nuto che la sera conta con soddisfazione i soldi che la sua moglie lussuriosa gli ha portato a casa e che sono il frutto del più disonorevole meretricio. Chi potrebbe credere che Pulvirenti sia stato così scemo da pronunciare discorsi così compromettenti, pur essendo perfettamente a conoscenza di avere il telefono sotto controllo per via della sua denuncia contro ignoti per le minacce subite. Se credete che sia davvero così scemo, abbiate il coraggio di dire che è scemo; se pensate che sia così deficiente, non peritatevi di scrivere su queste pagine che Pulvirenti è un deficiente; se ritenete veramente che sia un tale cogl.ione, urlatelo a piena voce che è un cogl.ione!!! In realtà quelle intercettazioni rivelano il nobile tentativo del nostro presidente, che io ammiro e non rinnegherò mai, di rendere noto come sia facile aggiustare i risultati di un campionato di calcio. Non so se abbiate notato come siano state incredibilmente passate sotto silenzio certe stranezze che sono emerse dalle intercettazioni: ad esempio, la dichiarazione con cui Pulvirenti denuncia di avere capito come funzioni un campionato di serie B ("L'anno prossimo arrivo primo"), oppure la frettolosità con cui si è passati oltre alla partita di Bologna, da cui si comprendeva che anche i felsinei avevano saggiato la disponibilità dei giocatori avversari, o alla rocambolesca sconfitta interna, patita ad opera del Cittadella. Nessuno ha fatto caso che al momento della presunta confessione Pulvirenti ha consegnato al procuratore federale Palazzi un corposo dossier che conteneva le prove del mercimonio in atto, e non certo limitatamente al Catania? Che ne è stato di quel dossier? Palazzi, in vista dello scandalo, aveva pensato a una pena blanda, ma la Gazzetta dello Sport, che rappresenta i poteri forti del calcio con lo zelo servile di uno sgherro risoluto, si è opposta con accanimento, non potendo permettere che si creasse un'incrinatura nella diga di omertà che sorregge il sistema. Pensate a che cosa avrebbe significato un precedente che dimostrasse che vale la pena collaborare con la giustizia! In conclusione, vi porto a conoscenza che il contenuto del misterioso faldone è stato duplicato in formato digitale ed ora da qualche parte in Italia o in Europa è custodito un file in cui sono svelate le vergogne del calcio nostrano. In attesa di futuri sviluppi, vi saluto cordialmente, invitandovi a non essere così severi con il presidente, colui che per otto anni ci ha fatto vivere una splendida storia, neanche immaginabile all'inizio del nuovo millennio. A presto,
Avvocato Stanislao De Felice