Autore Topic: Ceusi jacidi  (Letto 2813 volte)

Offline Marco Tullio

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Ceusi jacidi
« il: 30 Maggio 2016, 11:00:50 pm »
Casorezzo (MI), 30 Maggio 2016
Gentili forensi,
scopro solo adesso che il Ceuso calvo della curva Sud è stato arrestato per usura qualche mese addietro: e dire che nel 2010 il noto giornalista locale "laudetur ista mennula", con immensa faccia tosta, sosteneva in un suo blog collegato a "La Sicilia" che si trattava di persona perbene e dalla fedina immacolata! Guai a parlare soltanto di mafia! Ricordo che proprio in quell'anno la discussa introduzione della tessera del tifoso, per lo meno, aveva reso più respirabile il settore ospiti degli stadi in cui era di scena il Catania. Purtroppo negli ultimi anni la nostra squadra è andata a rotoli, ma questa notizia mi dà sollievo, perché mi sento sbirro dentro, alla facciazza dei terribili cori contro le forze dell'ordine che mi dovevo sorbire, e c'è speranza che tutte le persone che ammorbano l'ambiente, a cominciare dai vertici, possano seguire a ruota l'impresentabile capo ultrà che imponeva anche lo sciopero del tifo con maniere punto belle. Altro che domiciliari! Cordialmente,
Marco Tullio
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Re:Ceusi jacidi
« Risposta #1 il: 08 Dicembre 2016, 12:52:30 pm »
Casorezzo (MI),8 Dicembre 2016
Carissimi,
vi incollo da MondoCatania la notizia di tentata estorsione ai danni di Biagianti, camuffata da richiesta di contributo per una coreografia in curva Sud (!). So accusati in due e chi è il reo con fesso [volutamente staccato n.d.f]? Sempre lui: e meno male che sei anni fa aveva la fedina immacolata! Cordialmente,
Marco Tullio

Tentarono di estorcere duemila euro a Marco Biagianti, centrocampista del Calcio Catania. È l’accusa che i giudici della seconda sezione penale di Catania hanno trasformato in condanna. I destinatari della sentenza di primo grado sono Rosario Piacenti (51enne, già leader dei gruppi organizzati rossazzurri della curva Sud), e Stefano Africano (35enne). Dovranno scontare quattro anni e quattro mesi ciascuno. Nessun risarcimento al calciatore, che non si è costituito parte civile. La sentenza è meno pesante rispetto alle richieste del pubblico ministero, che aveva chiesto sei anni di reclusione e 800mila euro di multa ciascuno. Secondo l’accusa, i due uomini «avvalendosi della forza intimidatrice derivante dall’appartenenza ad associazioni di stampo mafioso della famiglia Piacenti, con la minaccia implicita di ritorsioni in caso di mancata adesione alla richiesta di versare somme di denaro», avrebbero «compiuto atti idonei e diretti in modo non equivocabile a costringere il calciatore del Calcio Catania, a consegnare la somma di cinquemila euro (successivamente ridotta a duemila), evento non verificatosi per motivi indipendenti dalla loro volontà». Secondo la difesa dei due imputati, bocciata dai giudici, le richieste sarebbero state relativa a un contributo chiesto per la realizzazione di una coreografia, senza per altro intimidazioni o minacce finalizzate a ottenere il denaro richiesto. Le indagini erano partite quattro anni fa, in seguito a dei controlli della Polizia che successivamente aveva convocato Biagianti per chiarire l’accaduto.
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