Oggi ho visto una squadra.
Per due anni abbiamo visto una serie di giocatori che si alternavano e si infortunavano regolarmente. Ma quei due anni, finalmente, sono finiti e adesso manca l'ultimo passo per mettere alle spalle la delusione di questa estate e la gestione disastrosa di PC. Quindi, senza perdere di mira lo sviluppo di una trattativa molto importante, cioè la cessione della Società, prendiamoci questi pesantissimi tre punti e andiamo avanti.
Innanzitutto un elogio a Pippo Pancaro per la gestione della partita e dei calciatori che aveva a disposizione. Oggi il Catania ha vinto con una difesa improvvisata e nei momenti critici ha trovato le soluzioni adatte per evitare che gli avversari prendessero in mano la partita. Pancaro ha impostato bene la partita sin dall'inizio, con un centrocampista basso (Agazzi), due mediani (Castiglia e Scarsella) e due giocatori sulla trequarti (Russotto e Calil), che facevano salire la difesa avversaria. L'obiettivo era aprire gli spazi per l'inserimento di Di Grazia.
In un modo o in un altro il Catania ha fatto il gol che serviva per poter contenere e ripartire. Poi ha azzeccato i cambi ed è riuscito a fare mantenere il campo a una squadra senza più energie e ridotta in dieci per l'espulsione di Russotto.
Russotto è di un altro livello, si è visto. Era stato l'uomo in più, è un giocatore che fa la differenza e risolverà molte partite. Però oggi ci ha dato due conferme:
1) è un talento;
2) abbiamo capito perché ha fatto una carriera inferiore alle aspettative.
La difesa era improvvisata e tutto sommato ha fatto bene, lo dice il risultato. Ottima partita di Agazzi e ottima partita di Liverani, che ha meritato di essere il portiere titolare.