Casorezzo (MI), 12 Febbraio 2016
Caro Ivan,
condividere in toto, a mio avviso, è un tantino esagerato, soprattutto se si tiene presente che non c'è stato negli anni passati soltanto chi ha adulato il ragioniere, ma anche chi ha creduto in lui ad oltranza fino all'ultimo, pronto a pensare che le colpe fossero essenzialmente di Cosentino, quello venuto da fuori. Il 23 Giugno Pulvirenti dichiarò che avrebbe chiarito ogni cosa, quasi a intendere che si trattava solo di un equivoco, a dispetto delle intercettazioni; il 29 dello stesso mese, invece, vuotò il sacco senza lasciare spazio a dubbi o alla disperata speranza che la nostra squadra non fosse stata marchiata con l'infamia dell'illecito. Non si può pertanto non voltare pagina: anche le splendide pagine della nostra storia recente sono ormai sbiadite di fronte a quanto accaduto. Stammi bene,
Marco Tullio
Caro professore,
in effetti in toto è un pò eccessivo, ma a parte il discorso sull'azionariato popolare, che è semplicemente utopistico, ci sono parecchi punti che condivido, sopratutto questi:
“In Italia è difficilissimo trovare qualcuno che dopo aver fatto una cosa sbagliata la ammette e si dichiara pronto a pagare, anche se viene colto con le mani nel sacco! Nella vicenda “Treni del gol” invece non c’era alcun sacco, semmai un pacco. Questo in molti fanno finta di non saperlo. Il presidente Pulvirenti raccontando quel che è successo non solo ha ammesso i propri errori (con giustificazione che potrà piacere o meno) ma anche indicato la strada che porta agli errori di altri. Che nessuno ha voluto percorrere questa strada però non lo dice nessuno, che comportamenti processuali come quello di Pulvirenti non se ne trovano tanti non lo mette in rilievo nessuno. Anzi molti colleghi del Presidente, rappresentanti delle istituzioni sportive e addetti ai lavori hanno assunto il ruolo di feroci censori. Ma se si dovesse applicare alla vicenda il dogma evangelico “chi è senza peccato scagli la prima pietra” voi non pensate che Pulvirenti uscirebbe senza un graffio dalla relativa lapidazione?”
Il punto è sempre quello, e non mi stancherò mai di ripeterlo, pulvirenti ha comprato delle partite? bene, allora qualcuno le ha vendute, e come mai allora a tutt'oggi nessun'altro, a parte il catania, è stato, non dico condannato, ma neanche messo sotto processo?
Hanno steso un velo su tutto, perchè se no il campionato di serie B quest'anno chissa se e quando si sarebbe potuto iniziare?
Nessuno ha venduto queste partite? e allora nessuna partita era truccata, e non c'è stato illecito, ma tentativo di illecito, e allora la pena è stata troppo severa.
In ogni caso ci sono troppi lati oscuri in questa faccenda, che mi ricordi è la prima volta che si verifica un caso del genere, partite comprate con condanna solo per chi ha comprato e niente per chi ha venduto.
E se qualcuno pensa che la D sia il male necessario per potersi liberare dell’attuale proprietà si sta solo tirando martellate nelle parti intime.. Anche perché, pur essendo la società in vendita, non mi pare che all’orizzonte ci sia la fila di interlocutori seri, con garanzie serie. A meno che non si voglia la cessione a tutti i costi, al primo Manenti che passa.
Così come non si può comprare se non c'è nessuno che vende, non si può vendere se non c'è nessuno che vuol comprare, o quanto meno nessuno di serio.
Neanche a me piace questa sorta di limbo, in cui ci troviamo adesso, e sarei ben felice se si presentasse qualcuno di veramente affidabile che vuole rilevare la squadra, cosa che mi pare fino ad adesso non sia successa, quindi è inutile "ca n'addannamu", se non si presenta nessuno c'è poco da fare, e non credo sia neanche positivo, come fa qualcuno, sperare un ulteriore retrocessione e/o un fallimento, per ricominciare da capo,
ma con chi? mi pare che nessuno di quelli che si sono fatti avanti sia da prendere minimamente in considerazione.
Allo stato attuale a noi tifosi non ci resta che sostenere la squadra comunque.