Questa è l'ultima, e su questa si basano le mie impressioni..poi, ne possiamo parlare...
http://livestream.com/calciocataniachannel/events/3485800/videos/64834581
In che senso, Gippì?
Possiamo parlare di cosa?
Questa è stata l' ultima dichiarazione pubblica del presidente (ottobre 2014!!!)... ed in questa occasione ha solo sottolineato la sua indole a ritenersi "oltre qualsiasi considerazione degli altri".
Mi spiego.
Inizia attaccando i giornalisti per le domande inopportune e puerili, continua con gli insulti ricevuti sul web, con la contestazione dei tifosi allo stadio, spiega i comportamenti dei calciatori male interpretati dal pubblico (Leto) ed ammette le colpe della dirigenza su scelte e cattiva comunicazione, dicendo di dover correggere questi errori, lì dove è necessario correggere, asserendo che se contestazioni ci sono ed errori si fanno, la responsabilità è solo sua.
Quindi, bisogna contestare lui e le sue scelte.
Poi?
Sparisce!
Ma dove siamo?
In Corea del Nord?
Fermo restando che nella sua posizione si deve trovare sempre la diplomazia, cercando di dosare
sempre le parole, ma ai sostenitori che ogni sabato si aspettavano di vedere una partita di calcio dignitosa, che non vogliono vedere bottigliette d' acqua che volano a destra e a manca dopo una sostituzione, che non vogliono vedere liti a bordo campo fra preparatore atletico e allenatore, che si aspettano che i calciatori con la maglia della propria squadra vadano a salutare a bordo campo chi li ha incitati per 90 minuti, spesso
affrontando trasferte proibitive, ci ha pensato?
No.
E' sparito.
Ha fatto solo questo, obbligando i suoi dipendenti a fare lo stesso.
Lui butta benzina sul fuoco.
Lo snobismo che ha dimostrato, non è, per nulla, inferiore, a quello che i suoi calciatori hanno dimostrato nei confronti suoi e della sua società, con una differenza: lui deve subirlo, prova ne è che ha dovuto accettare mille inutili cartellini gialli e rossi, e sempre dagli stessi, o atteggiamenti e capricci da star Hollywoodiane, senza fiatare, noi, o io, se lo preferisci, mando a quel paese lui e i suoi calciatori.
Senza pensarci due volte.
Se lo merita e se lo meritano.
Hanno solo la supponenza di gestire i colori della mia Città, ma senza me (Noi), hanno in mano solo una scatola vuota.
Sembra uno di quei bambini che, quando eravamo piccoli, portava il pallone e si doveva giocare con delle regole solo sue e, in caso di diniego, esclamava: "il pallone è mio e gioco solo io!"
...per, poi, mettersi a palleggiare, da solo, contro il muro.
Ecco... Pulvirenti sta palleggiando, da solo, contro il muro.
E se deciderà di continuare così, per me, potrà palleggiare fino allo sfinimento, da solo, contro il muro.
Anzi, sai cosa ti dico, se non sterzerà, riportando i rapporti con il pubblico sulla strada dritta, togliendomi davanti gente che si è solo dimostrata incompetente, coi fatti, non con le parole, boicotterò anche lo stadio.
Merita di rimanere, da solo, in uno stadio vuoto, a giocare da solo... tanto... il pallone è suo e gioca solo lui.
Vuole la dittatura? Bene, comandi il gruppo di accoliti che lo segue.
Io sarò un dissidente o, se preferisci, un esiliato sportivo!
Altro che abbonamento...