Giornata uggiosa, piovosa, niente d'interessante in TV, allora i bimbi mi hanno chiesto di raccontargli qualcosa. Una fiaba, c'ho provato.
C'era una volta un'isola, su quest'isola c'era un vulcano, ai piedi del vulcano c'era è c'è una ridente cittadina.
Oddio ridente, al dire il vero le ultime risate se le era fatte negli anni 60 quando la chiamavano la Milano del sud e Milano era Milano.
Anche calcisticamente aveva sorriso, anzi quasi sghignazzato negli anni 60, poi alti e bassi, più bassi che alti a dire il vero e tutti per merito di un cavaliere. Un cavaliere ne bianco ne azzurro, ma rossazzurro, che arrivo a lasciarci la pelle non metaforicamente per il Catania.
Poi altri alti e bassi, sempre più bassi che alti in mano a gente strana e ambigua. Poi un giorno arrivarono loro, il gatto e la volpe.
Uno era un imprenditore rampante che voleva farsi largo nel mondo dell'imprenditoria nazionale, gli serviva una vetrina importante, niente è meglio di una squadra di calcio si disse. Peccato che lui ne masticasse poco, anzi nulla, quindi chiamo accanto a sè uno che di calcio ne capiva, ne capiva parecchio. Peccato che avesse un carattere di m.e.rd.a tanto per usare un francesismo.
Ma l'accoppiata funziono, o se funziono, fu una cavalcata esaltante, non tanto la promozione dalla B alla A, ma la prima salvezza, mamma mia cosa è stata la prima salvezza. poi una lenta e costante crescita, tra venti che non si possono fermare, salvezze che valgono come scudetti, ma nel mentre si costruiva qualcosa di solido e si sperava di duraturo sulle pendici del vulcano, si costruiva torre del grifo!
Ma i sudditi cominciavano a dare segni d'insofferenza verso a quello che di calcio ne capiva. oddio, certo lui non aiutava con il suo caratterino,a dire il vero neanche la collana e l'anello al mignolo aiutavano...
Quindi si giunse alla separazione e al suo posto arrivo un tipino fino fino, riccio riccio e tinto, parlava con un'accento strano, dolce ma si rivelo duro come il ferro ma soprattutto bravo.
Vette altissime, altissime.... per noi abituati ai bassifondi erano stratosferiche, vedevamo il futuro rosa.. scusate vedevamo il futuro azzurro, azzurrissimo.
E poi chiedono i bimbi, e poi è arrivato un tatuato argentino a dire di non preoccuparsi che adesso ci pensava lui, che si andava a giocare in europa che lui era lui, mica pizza e fichi.
E poi e poi chiedono ancora i bambini, e che gli dico adesso, di solito le fiabe hanno un lieto fine....
"U mastru"
P.S. Lo sò tre peli ha il porco, il porco ha tre peli. Ma come detto piove, in tv non fanno niente d'interessante, lasciatemi almeno sfogare.