Da più parti sento, a ragione, che Iachini dovrebbe accantonare chi si sa già che non farà più parte del prossimo Palermo. Ebbene, a meno che non arrivi un diktat imperioso dall'alto, Iachini non lo farà mai. Egli metterà sempre quei giocatori che reputa i migliori per il raggiungimento dei risultati, oltre che per la tutela della sua nuova immagine, conquistata quest'anno, di allenatore di categoria e che la vecchia etichetta di allenatore vincente in serie B adesso sia solo un piacevole ricordo.
Io credo che Iachini non sia cieco nè stupido, ma semplicemente stia cercando di tenere a galla una barca che invece inizia ad avere troppe falle. In questo senso la definizione di "equilibrista" data da Turiddu è splendida.
Barreto gioca a dispetto di ogni logica perché, evidentemente, Iachini sente un forte debito di riconoscenza nei suoi confronti e sa che il paraguayano, a tutt'oggi, è un uomo spogliatoio importante. Spogliatoio che non è solo rose e fiori e da tempo. Penso al ruolo silente di Ujkani, cancellato dalla personalità e dal rendimento di Sorrentino, penso ad un Milanovic non considerato da mesi, penso alla grande intesa fra Vazquez e Dybala e alla altrettanto evidente "non accettazione" di Belotti. Penso allo stato di emarginazione di Makienok e Joao Silva. Penso ai rinnovi dei contratti, avvenuti e mancati, alla partenza di Munoz, penso al cartellino di Dybala, messo in vetrina con abbondante anticipo rispetto al conseguimento dell'unico risultato sportivo possibile, la salvezza, tutte situazioni che potrebbero portare scompiglio in società e squadre ben più forti e strutturate del Palermo attuale.
Secondo me l'equilibrista sta arrivando al limite anche lui: tenere decentemente unita e funzionante ben oltre le sue possibilità una rosa di giocatori come la nostra e contemporaneamente riuscire a gestire il furore zampariniano è cosa difficilissima. Non mi stranizzerei se a fine anno Iachini facesse esattamente come Guidolin e salutasse tutti. "A Palermo più di questo non si può fare", il ciclista era stato chiarissimo dieci anni fa, solo che non lo avevamo capito proprio cosa volesse dire allora...
In ultima analisi credo che più che ai risultati Iachini stia badando ad arrivare a fine campionato con meno giochi pirotecnici possibili. E non è neanche detto che riesca nel suo intento. Per questo un po' sorrido quando sento parlare di tattica, di cambi ritardati, di allenatore di serie B. Probabilmente se non dovesse fare l'equilibrista Iachini avrebbe più tempo e serenità per pensare a cambi e tattica, in pratica per fare il suo lavoro.